Perdonarsi e smettere di criticarsi

Perdonarsi e smettere di criticarsi
Gema Sánchez Cuevas

Scritto e verificato la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Perdonarsi. Essere abbastanza coraggiosi da essere compassionevoli con se stessi. Smettere di criticarsi, di darsi la colpa, di pensare a cosa sarebbe successo se si avesse agito diversamente… Perché maltrattarsi così tanto?

Pensate davvero che trattando voi stessi in questo modo otterrete qualcosa? Pensate che la soluzione sia quella di punirvi per i vostri errori? Un errore è solo un modo andato male di provare qualcosa, ma non deve essere motivo per affondare chi lo ha commesso. La chiave è perdonarsi.

Non c’è bisogno di odiarvi, di gridarvi contro dall’interno, di rivolgervi tutti i peggiori aggettivi che vi vengano in mente… E nemmeno che ciò che avete fatto e che non era giusto costituisca adesso una parte predominante della vostra identità. Come potete ridurre a un errore tutto quello che siete? Perché nascondere i vostri valori, le vostre virtù, il vostro genio? Ancora una volta la soluzione è perdonarsi.

Va bene, non volevate andasse in questo modo, non era questa la vostra intenzione, ma non ha senso che da ora in poi vi nascondiate nella profonda grotta di disprezzo verso voi stessi. Lasciatevi dire un po’ di cose. Non vogliamo convincervi, semplicemente fate una riflessione. E poi potete decidere voi.

Donna triste

Errare è umano

Errare è umano. È così. Sbagliare è una cosa comune, soprattutto se vogliamo evolvere. Non sbagliate solo voi, tutti quanti sbagliano. Alcuni tutti i giorni, altri di tanto in tanto… In una vita scegliamo talmente tante volte che è impossibile azzeccare sempre l’opzione migliore. Inoltre, come diceva William James, quando facciamo una scelta e quando non la facciamo, anche questa è già di per sé una scelta, e come tale porta con sé la possibilità di sbagliare.

Come vedete, non avete fatto nulla che non abbiano fatto anche gli altri. È anzi la norma piuttosto che l’eccezione. Per quanto vi ostiniate a pensare il contrario. Un errore è un invito a scoprire un altro percorso, un altro modo di fare le cose. Un trampolino verso il miglioramento. Non il foro in cui cadere per non uscirne più, per rimanere intrappolati e mollare. Non è nemmeno la ragione per fustigarvi, per essere al contempo il vostro stesso giudice e boia.

Ci sono errori ed errori, questo è chiaro. Bisogna dirlo. Quelli che sono fatti involontariamente e quelli che portano un’offesa e un’umiliazione deliberate verso altre persone. Questi sono molto più complessi e richiedono un discorso a parte, soprattutto se ripetuti nel tempo.

Forse sono segnali di orgoglio, risentimento o immaturità emotiva. In ogni caso, quando si perde il controllo su di essi, è meglio consultare un professionista. Ma non siamo qui per parlare di questi ultimi, bensì dell’altro tipo. Di quelli che commettiamo più spesso e diventano le nostre catene…

Non diventate il vostro peggior nemico

Forse non ve ne siete ancora accorti, ma a partire dal vostro errore vi siete a poco a poco trasformati nel vostro peggior nemico. Il primo giorno vi siete dispiaciuti e avete pensato a quanto siete stati stupidi, ma in seguito tutto quello che avete fatto è stato lanciare a voi stessi parole avvelenate. Avete dichiarato guerra a voi stessi.

Siete caduti nell’autocritica più vorace e spietata… fino ad arrivare al più profondo disprezzo. E tutto questo in silenzio. Sì, durante la vostra vita quotidiana, mentre andavate da una parte all’altra, sotto la doccia, a letto… Senza rendervene conto vi siete classificati come dei mostri e, sebbene quasi nessuno la percepisca dal di fuori, dentro di voi qualcosa è andato rompendosi.

Forse state lasciando qualche indizio, come stare sulla difensiva o più spenti del solito. Può anche essere che abbiate limitato un po’ di più la vostra vita. Non vi va più di fare alcune cose oppure a volte avete smesso di parlare con gli altri. Il punto è che aver commesso un errore ha invaso completamente la vostra vita e vi ha disorientati.

Il dubbio, la preoccupazione eccessiva, il confronto, la colpa e la critica sono ora i vostri migliori amici. Sembra che non sappiate fare più niente senza di essi, e se non appaiono, vi mettete a cercarli. Siete rimasti intrappolati nel malessere.

Occhio con una lacrima, simbolo della capacità di perdonarsi

Perdonarsi per avanzare

Pensate ancora di aver affrontato il vostro errore nel miglior modo possibile? Pensate che diventare il vostro nemico sia il prezzo giusto per esservi sbagliati? Ebbene, no. Siete molto più che la raccolta di tutti i vostri errori.

Perdonare è imparare a lasciare andare per reinventare sé stessi.

Perdonarsi è l’unico modo per rompere con tutto ciò che di distruttivo si è costruito finora. Il modo migliore per rompere le catene che intrappolano per poter così andare avanti. Ma non bisogna farlo perché ci si sente in obbligo o perché si lo si sta leggendo, ma perché si sente di doverlo fare davvero.

Ciò che è fatto è fatto. Non potete cambiarlo. Non avete il potere di viaggiare nel tempo per cambiare quello che è successo, ma avete coraggio sufficiente per rimediare a quell’errore alla ricerca di altre alternative. Questo non significa ignorarlo, ma avere il coraggio di assumersi la responsabilità che ne derivano.

Guardarsi allo specchio e riconciliarsi con sé stessi. Chiedetevi perdono. Fatelo davvero, dal profondo del vostro cuore. Date a voi stessi un’altra occasione. Perché nulla ci educa più di un errore. Se lo rendiamo un insegnante e non un compagno, chiaro.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.