Test dell'albero di Karl Koch per interpretare la personalità

Test dell'albero di Karl Koch per interpretare la personalità
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Il test dell’albero di Karl Koch è un test psicologico proiettivo per analizzare la personalità delle persone e l’universo emotivo sottostante. Data la facilità della sua applicazione, viene comunemente somministrato ai bambini. Tuttavia, è un utile strumento di auto-analisi anche per gli adulti, dato che aiuta a conoscersi un po’ meglio.

Questo test, conosciuto anche come “Baumtest”, è stato sviluppato dallo psicologo Charles Koch intorno agli anni ’50. Sarebbe riduttivo dire che il test consiste semplicemente nel chiedere a un bambino o a un adulto di disegnare un albero con le radici, il tronco e la chioma, molti lettori dubiterebbero dell’affidabilità e della validità di questo strumento di valutazione.

Prima di giungere a questa conclusione, vale la pena di considerare alcune questioni. I test proiettivi sono uno strumento clinico molto utile perché consentono di capire come i pazienti percepiscono, comprendono e gestiscono il loro mondo. Assieme al test di Rorschach e al disegno della persona sotto la pioggia, il test dell’albero è una prova molto efficace e complementare (non esclusiva, quindi) a molte altre.

C’è da dire, inoltre, che il Dottor Koch scelse la figura dell’albero per questa prova diagnostica per via della simbologia che racchiude. In tutte le culture e i paesi gli alberi hanno da sempre dei riferimenti mitologici e totemici. Cercare di plasmarli, di disegnarli, è come cercare di far uscire le luci e le ombre che sono dentro di noi.

Albero con nuvole sullo sfondo

Cosa valuta il test dell’albero di Koch?

Il test dell’albero di Karl Koch, come qualsiasi altro esercizio che invita a fare un disegno, a scegliere dei colori, a creare una figura dal nulla su un foglio bianco, dà alcuni indizi sulla nostra personalità. Inoltre, denota un determinato stato emotivo.

  • Misura anche la stabilità di una persona, la presenza o meno di conflitti interiori, la vulnerabilità e la sensibilità.
  • D’altra parte, certe correnti psicologiche, come la psicanalisi, sostengono che questo test riveli anche la struttura della psiche o il contenuto del nostro inconscio.
  • Secondo un recente studio, il test dell’albero è risultato molto efficace nella diagnosi di disabilità cognitive o anche principi di demenza.

Come si esegue il test?

Questo test può essere assegnato a chiunque a partire dai 5 o 6 anni di età. Sono richieste determinate abilità motorie di base coinvolte nel processo del disegno.

  • Alla persona vengono dati dei fogli bianchi, matite colorate e una gomma da cancellare.
  • Le viene chiesto di disegnare un albero con le radici, il tronco, i rami, ecc.
  • Ai bambini di 5 o 6 anni viene chiesto di fare due disegni. Il primo, un disegno libero: “disegna l’albero che vuoi, uno che ti piace”. Il secondo disegno deve essere un albero diverso dal primo. In questo senso, due disegni permettono di fare una valutazione più precisa.
  • Il tempo di esecuzione del test va da 10 a 30 minuti, a seconda della persona.
Disegno di una albero fatto da un bambino

Come si analizza il test dell’albero di Karl Koch?

Bisogna fare attenzione a diversi elementi:

Terreno

  • Un disegno in cui manca la linea del terreno o le radici può indicare mancanza di stabilità emotiva e personale.
  • Radici sproporzionate e a forma di raggi possono suggerire la presenza di problemi di repressione emotiva, rabbia e instabilità.

Tronco

  • Un tronco molto sottile viene associato a persone molto sensibili e delicate oppure potrebbe suggerire la presenza di tensioni o richieste esterne che ne alterano la calma e il benessere.
  • Un tronco molto ampio indica impulsività, alta emotività e scarsa capacità di autocontrollo.
  • Un tronco formato da linee rette denota precisione e grande capacità di astrazione.
  • Un tronco dalle linee ondulate è indice di grande capacità di socializzazione e di dolcezza.
  • Tronchi con irregolarità, macchie, vuoti, punte indicano la presenza di paure, traumi, emozioni represse, inibizione.

Chioma

La chioma dell’albero riflette l’interazione con il mondo fisico ed esterno. Mentre il tronco e le radici si associano più al mondo interiore ed emotivo, i rami rappresentano un diverso livello psichico.

  • Chioma ristretta: fino ai 9 anni, i bambini disegnano sempre una chioma ristretta, piccola. È normale, denota immaturità e un legame con il mondo infantile.
  • Chioma grande: può suggerire che la persona sia dotata di grande fantasia, entusiasmo o che possa presentare alcune caratteristiche di narcisismo.
  • Un albero senza chioma può indicare che la persona in questione abbia un possibile problema di sviluppo cognitivo.
  • Chioma a spirale: la persona ha capacità comunicative, buon gusto ed è delicata.
  • Chioma a forma di raggi o aste: la persona è impulsiva, cova rabbia o sentimenti provocatori.
  • Chioma con foglie: la persona è vivace.
  • Chioma con frutti: la persona ha degli obiettivi e dei desideri da realizzare.
Test dell'albero di Karl Koch

A questi valori se ne aggiungono molti altri, come la presenza di elementi “accessori”, come case, uccellini, colline… In altre parole, dettagli non richiesti dallo psicologo che possono comunque suggerire delle informazioni rilevanti. È bene tenere conto anche dei colori scelti per disegnare l’albero e le dimensioni delle figure.

Elementi come rami tagliati, buchi o solchi nei tronchi, mancanza delle radici o l’uso di colori scuri attirano senz’altro l’attenzione. Tutto questo potrebbe suggerire la presenza di traumi. Tuttavia, come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, il test dell’albero di Karl Koch non viene usato come unico ed esclusivo test diagnostico. Si tratta di uno strumento di valutazione molto interessante che, in combinazione con altri altrettanto validi, può fornire informazioni utili al fine di elaborare una diagnosi più precisa.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.