Wilhelm Wundt: le 10 citazioni migliori

Wilhelm Wundt: le 10 citazioni migliori
Sara Clemente

Scritto e verificato Psicologa e giornalista Sara Clemente.

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

Wilhelm Wundt è considerato uno dei più rilevanti e prestigiosi psicologi di tutti i tempi. Difatti, le sue riflessioni lo hanno reso uno dei “padri della psicologia“. E anche se il modello che questi propose non fu né l’unico né il primo, le sue idee ottennero un gran numero di seguaci nell’Europa del XX secolo. Nell’articolo di oggi riassumiamo il pensiero di Wilhelm Wundt in 10 frasi.

Wilhelm Wundt fu un medico, psicologo e filosofo tedesco di famiglia protestante. Fu cattedratico dell’Università di Zurigo e poi di quella di Leipzig, nella quale diresse più di 200 tesi dottorali. Pubblicò più di 500 opere, tra le quali ricordiamo Fondamenti di psicologia fisiologica (1874) e Elementi di psicologia dei popoli, in 10 volumi (1900-1904).

Wilhelm Wundt

L’unione tra psicologia e fisiologia nelle citazioni di Wilhelm Wundt

A soli 23 anni, divenne dottore in medicina cum laude. Solamente due anni più tardi, si laureò nuovamente dopo avere studiato con il fisiologo Müller. Wundt fu un precursore dell’unione di filosofia e fisiologia, per far nascere la psicologia. Per questo motivo, le sue ricerche furono a metà strada tra l’aspetto fisico e mentale, integrate da fenomeni che possono essere oggetto di studio di entrambe le scienze.

Mentre la fisiologia apporta informazioni che percepiamo tramite i sensi, la psicologia permette all’individuo di scrutare dentro se stesso. La concezione dello studioso di entrambe le discipline segnò l’inizio della psicologia fisiologica.

Oggetto di studio: la coscienza

Wundt cercò di analizzare le questioni filosofiche riguardanti la psicologia. In tal modo, dall’essere concepita come un mondo delle idee, secondo Descartes e Locke, divenne una scienza non speculativa.  

Questa è una delle citazioni di Wilhelm Wundt più selettive riguardo all’ambito nel quale pensava dovesse muoversi questa disciplina e sul suo obbiettivo principale: studiare le dimensioni e la struttura della mente.

La sua psicologia introspettiva o strutturalista si concentra sulla mente cosciente, e priva di importanza la condotta esterna. Secondo questo fisiologo, pertanto, il metodo più indicato per poter conoscere il contenuto della psiche è l’auto-osservazione sperimentale.     

Cervello rappresentato come labirinto

Idee in costante movimento

Wundt considerava la mente come una forza creativa, dinamica, volitiva, che non poteva mai essere intesa mediante la semplice identificazione dei suoi elementi o della sua struttura statica. Questa è una delle citazioni di Wilhem Wundt su tale concetto:

Al contrario, dev’essere intesa tramite l’analisi della sua attività.

Psicologia etnica o dei popoli

Wundt riconobbe che un approccio puramente naturale risultava insufficiente in psicologia. Per questo, credette necessario complementare la sua psicologia fisiologica (individuale, analitica e sperimentale), valida per studiare i processi semplici, con una psicologia dei popoli, chiamata anche psicologia etnica o etnologia.

La psicologia dei popoli studia i risultati della vita comune (il linguaggio, le abitudini, i miti…). Questi fattori indicherebbero l’esistenza di operazioni superiori nella mente.

Per questo studioso, la psicologia sperimentale si limitava a un’analisi superficiale della mente, mentre quella dei popoli andava oltre. Concepiva la storia dei popoli come un mezzo per comprendere la psicologia umana e le diverse culture. Quella che vi presentiamo a seguire è una delle citazioni di Wilhelm Wundt che sintetizza al meglio quest’idea:

Mongolfiere in volo al tramonto

Precursore della fase scientifica della psicologia

Il più grande successo di Wilhem Wundt fu senz’altro l’apertura, nel 1879, del primo laboratorio di psicologia sperimentale, a  Leipzig (in Germania). Grazie a ciò, la psicologia acquisì, poco per volta, uno status di specialità accademica. Grazie al suo enorme contributo, si stabilirono le basi per lo sviluppo autonomo della disciplina con un conseguente miglioramento del sostegno sociale e istituzionale.

Questa apertura segnò un prima e un dopo nella disciplina, che intraprese così la sua fase scientifica. Tuttavia, Wundt commise un grave errore sottovalutando altri rami della psicologia, che risultarono poi ugualmente rilevanti:

Sono poche le figure che hanno occupato un posto così apprezzabile nella storia della psicologia, e le frasi di Wilhelm Wundt ne sono la prova. Questo ricercatore segnò l’inizio della psicologia scientifica. Inoltre, fu uno dei primi ad affrontare i problemi relativi allo studio dei processi mentali su un piano pratico ed epistemologico.


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