5 fattori che alimentano una catastrofe spirituale

5 fattori che alimentano una catastrofe spirituale
Cristina Roda Rivera

Scritto e verificato la psicologa Cristina Roda Rivera.

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio, 2023

Nella società occidentale siamo alla ricerca di una spiritualità che non ci faccia sentire alla deriva, ma che ci dia la sensazione che la nostra vita è qualcosa che possiamo modellare, senza caricarci di troppe responsabilità o senso di colpa per le nostre azioni.

A volte cerchiamo una guida spirituale che renda la nostra vita più piacevole, invece di metterci in discussione e soffrire tanto.

Questa ricerca della spiritualità è direttamente collegata a un altro concetto che spinge la gente ad affollare le sale d’attesa degli psicologi: le persone vogliono sentirsi bene, in pace con se stesse e con gli altri. Le persone cercano il benessere psicologico.

La ricerca del benessere psicologico e la spiritualità

La psicologia può dare alcuni consigli relativi alla spiritualità e al benessere psicologico, infatti questi concetti non alimentano solo correnti di pensiero ancestrali e religiose, ma sono validi anche per la psicologia scientifica.

Questo benessere psicologico e spirituale, però, non è qualcosa di arbitrario o casuale che viene dal nulla senza la possibilità di un nostro intervento. Perché il benessere funzioni, da parte nostra sono necessari un grande sforzo, impegno e dedizione.

Di conseguenza, la ricerca del benessere psicologico e spirituale richiede un compromesso da approfondire nel processo che ci porta a raggiungerlo.

In questo articolo, parleremo dei cinque aspetti che causano una catastrofe spirituale e psicologica, ampiamente trattati e studiati nell’ambito della psicologia:

  • L’invidia
  • Il confronto con gli altri
  • La continua valutazione della nostra vita
  • L’idealizzazione
  • Il pensiero pessimista
Tramonto

L’invidia

In molte occasioni, distinguiamo l’invidia “sana” da quella “malsana”, anche se cercando la definizione, non troveremmo questa differenza.

Provare invidia momentanea di fronte a un fatto concreto è normale, a meno di non voler usurpare l’identità dell’altra persona o augurarle del male. Se questa condizione si protrae nel tempo e diventa più intensa, allora potrebbe non essere più così normale.

L’invidia ci mette in una situazione di inutilità, di tossicità e a volte anche di aggressività.

Il confronto con gli altri

Confrontarci con gli altri è un atteggiamento che ci inculcano fin da piccoli per raggiungere il successo attraverso la competizione e, di conseguenza, a trovare la “normalità” nel criterio della società.

Quello che non ci dicono con convinzione è che ognuno di noi è unico per quanto riguarda abilità, carattere e circostanze.

Tulipani

Fare dei confronti ci allontana dalla nostra realtà, crea falsi miti e spesso anche una profonda sensazione di fallimento.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.