Abuso emotivo e ansia: che relazione esiste?

Abuso emotivo e ansia: che relazione esiste?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 14 febbraio, 2023

L’ansia è una conseguenza comune delle relazioni abusive, ma non tutti gli abusi sono fisici. Ne esiste anche un altro tipo, ovvero l’abuso emotivo.

Questo tipo di abuso ha conseguenze gravi e significative per la persona che lo subisce. In questo articolo vediamo come si relazionano abuso emotivo e ansia.

“La violenza, sotto qualunque forma si manifesti, è un fallimento.”

-Jean Paul Sartre-

Cos’è l’abuso emotivo?

Abuso emotivo è un termine per definire i comportamenti che una persona usa per ferire, controllare, manipolare o spaventare il proprio partner.

Si tratta di una forma di abuso contro le emozioni, e non il fisico, di qualcuno. A volte è talmente indiretto che è difficile notare quando si verifica.

Ragazza disperata e fidanzato arrabbiato

Alcuni esempi di abuso emotivo sono le seguenti:

  • Minaccia di suicidio se il partner lascia o si comporta in modo diverso da quello desiderato.
  • Insulti frequenti, umiliazioni e dichiarazioni pungenti.
  • Controllo dei comportamenti, persino dell’aspetto, con chi si esce e cosa si fa.
  • Minacce o comportamenti intimidatori.
  • Manipolazione.

Altre forme molto più indirette sono invece:

  • Trattamento del silenzio, ovvero quando la persona si rifiuta di parlare.
  • Rifiutarsi di avere rapporti sessuali per ottenere qualcosa.
  • Scherzi di cattivo gusto, non esprimere nessun complimento o tentativo di incoraggiare il partner.
  • Minacciare di porre fine alla relazione (o di andarsene di casa) dopo un piccolo litigio.
  • Non permettere al partner di parlare con nessuna persona del sesso opposto.
  • Controllare il telefono del partner, per verificare le chiamate, i messaggi, ecc.
  • Essere gelosi, anche senza motivo.
  • Incolpare il partner di problemi personali.

Sono davvero poche le persone che non hanno mai abusato emotivamente dei propri cari (figli, genitori o altre persone). Se queste condotte si verificano con una certa frequenza e condizionano il modo in cui si pensa, sente o agisce, è possibile che si tratti di una relazione emotivamente abusiva.

Abuso emotivo e ansia: effetti invisibili dell’abuso

L’abuso emotivo non causa lividi né gravi lesioni fisiche. Eppure, gli effetti delle relazioni emotivamente abusive sono seri, tanto da parlare di conseguenze emotive durature.

Le persone che hanno una relazione emotivamente abusiva possono avere la sensazione di non valere niente, questo perché il loro rapporto ne divora l’autostima e la fiducia. Possono essere tristi o depresse, e persino avvertire dei dolori senza una ragione apparente. Possono sentirsi sole o avere l’impressione che resteranno sole se il partner le lascia.

Tuttavia, non tutti sperimentano questi sintomi. Inoltre, a causa del fatto che l’abuso emotivo può essere bilaterale (entrambi i partner abusano emotivamente), è probabile che la coppia adotti gli stessi comportamenti (rabbia, trattamenti del silenzio o urla) come risultato dell’abuso.

Donna che si guarda in specchio rotto

Vi è un sintomo che tende a estendersi all’esterno della relazione e che può durare tutta la vita se non viene trattato: l’ansia. Questo è forse uno dei sintomi più comuni dell’abuso emotivo. A volte l’ansia riguarda la sola relazione, ma altre può estendersi e coinvolgere altri contesti, come il luogo di lavoro. E può continuare a sussistere anche se termina la relazione.

L’abuso emotivo causa spesso ansia, trattandosi della tempesta perfetta per gli eventi che producono questo stato d’animo:

  • Stress cronico, che è una delle cause più comuni di ansia.
  • Pensieri ossessivi.
  • Bassa autostima e fiducia in se stessi.
  • Nervosismo e paura che gli altri feriscano.
  • Assenza di supporto sociale.

Questa combinazione di diversi problemi fa sì che l’ abuso emotivo possa facilmente scatenare ansia in chi lo sperimenta a breve e lungo termine. In casi gravi può condurre a una combinazione di ansia e depressione, e persino di attacchi di panico.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.