Como posso aiutare mio figlio che soffre di depressione?

Como posso aiutare mio figlio che soffre di depressione?
Laura Reguera

Scritto e verificato la psicologa Laura Reguera.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I bambini possono soffrire di depressione proprio come gli adulti. Tuttavia, se i nostri bambini si mostrano o ci raccontano di essere tristi, infelici, irritati o scoraggiati per un breve periodo non vuol dire che essi vivano questo disturbo. Bisogna saper differenziare l’esternazione di emozioni negative dalla presenza di una patologia.

Quando le emozioni negative si sedimentano nella vita del bambino, invadendola poco a poco e interferendo nei diversi aspetti della sua vita, come nel suo rendimento scolastico o nella convivenza familiare, allora sì che si tratta di depressione. Possiamo fare qualcosa come genitori per aiutare nostro figlio che soffre di depressione? Sì. Continuate a leggere e scoprite come!

“Una delle cose più fortunate che possono succedere nella vita è avere un’infanzia felice”

-Agatha Christie-

Como posso sapere se mio figlio soffre di depressione?

Prima di porvi rimedio, in primis, dovremo sapere se si tratta di un problema realmente presente nel nostro bambino. A tale scopo, possiamo prestare attenzione ad alcuni sintomi che possono rivelarci l’effettiva presenza della depressione. Tuttavia, anche in questo caso, sarà necessaria la diagnosi di un professionista.

I sintomi di cui dobbiamo tenere conto sono: stato d’animo irritabile o depressivo, problemi di condotta o di disciplina, perdita di interesse o piacere, bassa autostima, isolamento sociale, agitazione, difficoltà di concentrazione e disperazione.

Aiutare mio figlio che soffre di depressione

Altri campanelli d’allarme sono: diminuzione dell’appetito, pianti ricorrenti, disturbi del sonno (sia la mancanza di quest’ultimo, sia l’eccesso), dolori fisici, stanchezza, aumento o perdita di peso. Atteggiamenti orientati a ferire se stessi, crescita e peso non appropriati per l’età e lo sviluppo del bambino, e, infine, parlare o cercare di commettere un suicidio.

Bisogna tenere conto del fatto che queste circostanze possono essere associate  anche ad altri problemi o disturbi. In questo modo, può risultare difficile per i genitori capire se si tratta di depressione o di altro. Ciò che è evidente è che ci segnalano che sia il bambino sia noi stessi abbiamo bisogno d’aiuto…Chiediamolo e affidiamoci ad uno psicologo adeguato!

“Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell’infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un genitore”

-Sigmund Freud-

Cosa devo fare per aiutare mio figlio che soffre di depressione?

Oltre all’aiuto professionale, è importante, come genitori, dare il proprio sostegno ai propri figli. Prima di tutto, se il nostro bambino ha una bassa autostima e tende a criticare se stesso, possiamo lodarlo ed enfatizzarne gli aspetti positivi in modo sincero. Possiamo parlare con lui delle critiche negative che rivolge a se stesso e fargli notare i pensieri negativi che ha di solito.

I una persona depressa spesso emerge il senso di colpa. Quando ciò accade, dobbiamo aiutare il bambino a capire cosa può controllare e cosa, invece, non gli è possibile dominare. Se si sente impotente o disperato, possiamo esortarlo a scrivere o a parlare dei suoi sentimenti, e a prendere nota dei pensieri positivi 3 o 4 volte al giorno. All’inizio farà fatica, ma è un esercizio che lo aiuterà ad aumentare il proprio impatto positivo.

“Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice”

-Tom Robbins-

Genitore che aiuta il figlio che soffre di depressione

Se avvertiamo tristezza e perdita di interessi nei nostri figli, possiamo preparare un’attività interessante ogni giorno. Ci può essere utile anche organizzare degli eventi speciali e parlare di argomenti gradevoli quando si è in  famiglia. Quest’ultima, infatti, ha un ruolo fondamentale in tutto questo. Creare un ambiente stabile e sereno aiuterà notevolmente nostro figlio che soffre di depressione. A cosa ci riferiamo? A mantenere una routine e a ridurre i cambiamenti riguardo a questioni familiari, cercando di parlare di quest’ultimi, qualora si presentino, in modo da limitare le preoccupazioni del piccolo.

Se notiamo pensieri o segnali relazionati al suicidio, dobbiamo rivolgerci ad un professionista il prima possibile. In conclusione, è importante supportare nostro figlio e aiutarlo il più possibile. La sua tristezza e i suoi pensieri negativi sono altrettanto rilevanti.

Immagini per gentile concessione di Annie Spratt e London Scout.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.