Alcuni atteggiamenti separano più della distanza

Alcuni atteggiamenti separano più della distanza
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Alcuni atteggiamenti separano con la stessa distanza di un freddo oceano. Non importa se si tratta del familiare con il quale conviviamo o di quel collega che vediamo tutti i giorni. I loro schemi rigidi, il loro inflessibile modo di pensare e i loro perentori valori sollevano muraglie, assedi e trappole emotive che turbano seriamente l’ambiente in cui viviamo.

Come si dice spesso, nei nostri rapporti sociali e affettivi quello che conta, al di là delle parole, sono senz’altro gli atteggiamenti. Poche dimensioni sono importanti e interessanti nel campo della psicologia come i processi che entrano in gioco nelle relazioni. Come disse a suo tempo Thurstone, sono come un amalgama caotico nel quale confluiscono pregiudizi, preconcetti, paure, valutazioni e determinate tendenze all’azione.

Bisogna dire che lo studio degli atteggiamenti rientra tra le discipline classiche della psicologia. Tuttavia, il suo sviluppo nel corso dei decenni ci ha dimostrato che i nostri atteggiamenti ci inducono ad uno stile di vita più felice o, viceversa, alla complessità esistenziale nella quale si vedono ogni giorno più conflitti che opportunità.  

Di fatto, vi è un aspetto visibile nella vita di tutti i giorni. I nostri ambienti più intimi sono sempre popolati da determinate persone che, con i loro atteggiamenti, il loro modo di pensare e di agire, facilitano o ostacolano seriamente la convivenza. Queste dimensioni psicologiche hanno la loro espressione nei contesti sociali e, pertanto, nessuno ne è immune. C’è di più, a volte agiscono come semi delle avversità e come il detonatore di autentici conflitti.

Ragazza con innaffiatoio in mano

I diversi atteggiamenti che dobbiamo conoscere

Viktor E. Frankl disse che “tutto può essere tolto all’uomo, tranne una cosa, l’ultima delle libertà umane: scegliere il proprio atteggiamento in una data serie di circostanze, scegliere la strada”.

Tutto ciò ci fa giungere alla conclusione che pochi strumenti risultano indispensabili e meravigliosi come il potere dei nostri atteggiamenti. Tuttavia, è necessario contare su un approccio costruttivo, flessibile e sano per poter sopravvivere molto meglio in questo mondo a volte complesso e persino contraddittorio.

Una delle prime domande che ci vengono senz’altro in mente è come si formano e come si integrano in noi tali atteggiamenti. È interessante sapere che essi vengono appresi. Durante la nostra infanzia “assorbiamo”, molte volte senza accorgercene, molti dei valori, delle interpretazioni e delle attribuzioni che ci vengono trasmessi dalla nostra famiglia.

Tuttavia, giunge un momento nel quale molti di noi modificano quanto appreso. Lo fanno in seguito alle esperienze vissute o alle interazioni avute nei distinti mezzi sociali nei quali ci si muove e iniziano a relativizzare molte idee insegnategli.

Non tutti gli atteggiamenti facilitano la convivenza

Lo dicevamo all’inizio. Gli atteggiamenti a volte agiscono come fonti di conflitto creando distanze a volte incolmabili. Succede perché ci sono individui che adottano sempre un atteggiamento difensivo; altri sono molto resistenti al cambiamento e basano le loro interazioni sui pregiudizi; alcuni lasciano intravedere un substrato basato solo sul narcisismo e sull’egoismo.

Vediamo adesso a quali atteggiamenti possiamo assistere nelle nostre giornate:

  • Atteggiamento disinteressato o integratore. È l’atteggiamento più positivo e che più facilita la convivenza. Si basa su qualità quali la disponibilità, l’apertura, l’accettazione e la sollecitudine con le quali si cerca di ottenere un mutuo beneficio.
  • Atteggiamento manipolatore. In questo caso ci troviamo davanti alle classiche persone che puntano ad un unico obiettivo: il proprio benessere. Ogni comportamento e ogni parola farà uso dell’inganno più sibilino per ottenere il proprio scopo.
  • Atteggiamento interessato. Ci sono persone che hanno carenze e diverse necessità. Per questo motivo, ogni loro azione sarà volta solo a soddisfare questa situazione di abbandono attirando l’attenzione o vittimizzandosi.
  • Atteggiamento aggressivo. In questo caso vi sono individui ai quali piace creare distanza in modo sfacciato lasciandosi trasportare dai loro pregiudizi e dai valori spesso aggressivi che causano numerosi problemi.

Quattro atteggiamenti di cui abbiamo bisogno per essere felici

La psicologia positiva ci ricorda che la felicità dipende da diversi fattori. Uno di questi si trova nella genetica, un altro nella nostra situazione personale (contesto sociale, educazione, lavoro, relazioni, salute…) e l’ultimo, il più rilevante di tutti, fa senz’altro riferimento ai nostri atteggiamenti.

Pertanto, vale la pena di conoscere gli atteggiamenti che dovremmo integrare nella nostra vita quotidiana per iniziare a notare dei cambiamenti. Sono i seguenti:

  • Assumere un approccio più favorevole sul comportamento delle persone attorno a sé. Comprendere che gli altri non possono agire sempre come si vuole, dunque, bisogna accettarle come sono concentrandosi molto di più su se stessi.
  • Applicare una visione più positiva sul futuro e su quello che sta per succedere. Bisogna avere fiducia in sé e in quello che il domani può offrire.
  • Smettere di ossessionarsi con quello di cui si ha bisogno per essere felice. Spesso quello di cui c’è davvero bisogno si trova dentro di sé.
  • Essere più fiduciosi in se stessi. Sentirsi protagonista della propria vita, responsabile ultimo della propria felicità.
Ragazza e luna rossa

Per concludere, come abbiamo potuto vedere, il campo di studio degli atteggiamenti è ampio e arricchente. Sebbene a volte possa risultare tremendamente complesso convivere con persone che manifestano atteggiamenti ostili e complicati, il segreto risiede nel salvaguardare i propri.   

Perché, in fin dei conti, sono i nostri atteggiamenti a renderci grandi, ad avvicinarci alla felicità e a proteggerci in ogni momento. 

Immagini per gentile concessione di Katrin Honesta


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.