Camellia sinensis: la pianta del tè

Camellia sinensis: la pianta del tè

Ultimo aggiornamento: 15 giugno, 2016

Oggi vi parleremo di una bevanda che di sicuro tutti conoscete. Il nome scientifico della pianta da cui si ricava è Camellia sinensis, ma è comunemente nota come pianta del tè. Il tè viene preparato con le foglie di questa pianta, le quali hanno proprietà medicinali conosciute fin dall’antichità (infatti la pianta del tè era usata nell’antica Cina a scopi medicinali). Questa pianta, inoltre, ha bellissimi fiori.

In Occidente il tè fu introdotto dagli olandesi che ritornavano in Europa dai loro viaggi in Asia; tuttavia, furono gli inglesi a farlo diventare famoso (in Inghilterra una delle frasi più ripetute è “Would you like a cup of tea?”, che in italiano corrisponde a “Vorresti una tazza di tè?”).

Si dice che non esista malattia che le piante non possano curare. L’essere umano utilizza le piante e le erbe come rimedio medicinale da secoli (nelle culture mesopotamica, egizia, greca, etc.) sia in Europa sia in Asia, anche se l’impiego del tè ha origini asiatiche.

Benefici della pianta del tè

Il tè apporta molteplici benefici se bevuto in modo regolare. Innanzitutto, il tè contiene caffeina, e anche se questo può essere un problema per certe persone (infatti è sconsigliato a bambini molto piccoli o a chi soffre di ipertensione), può aiutarci a mantenerci svegli e attivi, oltre a migliorare l’agilità mentale e la concentrazione; quindi è la bevanda ideale durante il periodo di esami o in giornate di lavoro molto stressanti.

Il tè contiene meno caffeina rispetto al caffè, quindi è un’alternativa ideale. Il tè non solo aiuta la mente, ma tutto l’organismo in generale. Gli antiossidanti contribuiscono a stimolare la circolazione e non dimentichiamo il contenuto di vitamine, tra cui la vitamina C.

È utile anche per combattere le carie ai denti, perché contiene anche fluoruri che rafforzano lo smalto. Questo non sempre è un beneficio perché i fluoruri in eccesso sono tossici (non allarmatevi, la quantità che bisognerebbe assumere perché questo accadesse è ingente e senza dubbio creerebbe problemi prima, non tanto per i fluoruri, ma per la quantità di liquido assunto).

Si consiglia di bere tè lontano dai pasti perché ostacola l’assorbimento del ferro.

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Come va bevuto?

L’ideale è bere tè tutti i giorni perché ne vale davvero la pena. Esistono molte ricette su libri o su internet per prepararne diverse versioni e in genere è molto semplice. Il risultato è una bevanda molto buona e sana, preparata con il minimo sforzo. Non preoccupatevi se lo bevete freddo, le sue proprietà non vengono intaccate, anzi, proprio come l’acqua, toglie la sete e non ha effetti negativi come altre bevande, ad esempio le bibite gassate.

Queste ultime, infatti, contengono tantissimo zucchero, circa 10 cucchiai. L’organismo deve smaltire in qualche modo questa quantità di zucchero, quindi il fegato risponde all’aumento di insulina producendo grasso. Tuttavia, oltre allo zucchero, ci sono ingredienti peggiori, come il composto  E388, che non è altro che acido fosforico.

Per questo motivo e per tanti altri, vi consigliamo di provare il tè come sana alternativa, di sicuro vi piacerà.


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