Non importa chi sono stata, ma cosa potremo essere insieme

Non importa chi sono stata, ma cosa potremo essere insieme

Ultimo aggiornamento: 06 gennaio, 2017

Che importa chi sono stata in passato, se mi hai conosciuto adesso, così come sono? Che importa se ho fallito, se mi sono smontata per poi ricostruirmi da capo ed ora è questo quello che hai incontrato? E non ti chiedo di valutarlo o di giudicarlo, ma solo di godertelo insieme a me. In fondo, non importa chi sono stata, ma ciò che un giorno potremo essere insieme.

Di sicuro, quando ci siamo conosciuti, entrambi abbiamo avuto la sensazione di aver sprecato dei baci, degli abbracci e del tempo prezioso. Sono ormai sfumati nel tempo e sospesi in aria, ci avvolgono di saggezza e prospettiva, ma non sono più parte di noi. Se ne sono andati, magari per aiutare qualcun altro a crescere emotivamente. Adesso, noi continuiamo a crescere, ad andare avanti, continuiamo a sbagliare, ma in modo diverso, con altre storie.

Partiamo da una storia per crearne un’altra

Ognuno deve seguire la propria strada, senza fretta, senza accelerare i propri tempi, ma sapendo che se sbandiamo, non andremo a finire in un precipizio, almeno non senza che l’altro cerchi di evitarlo. Se non la pensiamo e non agiamo in questo modo, a che serve stare insieme?

Perché nessuno ha mai salvato qualcuno, né lo farà, ma l’affetto che ci tiene compagnia e la passione che sentiamo ci dà la forza per fare della fine di ogni giorno una specie di salvazione, un’eroica scommessa congiunta. Non so se credo nell’amore romantico, quello di cui tanto mi hanno parlato è quello che mia ha fatto del male. Adesso, credo solo nell’amore che mi fa stare bene.

“Quando si ama, si ama tutta la persona così com’è, e non come si vuole che sia”.

-Lev Tolstoj-

amore

Potrei spiegarti molte delle cose che ho fatto o della persona che ero un tempo, ma anche se ne sentissi il bisogno, non lo farei mai. Non c’è bisogno di tante spiegazioni, quando c’è un motivo per stare insieme, un motivo più che valido, come quelle ragioni che ti fanno aprire gli occhi e guardare da un nuovo punto di vista e che ti avvolgono con il mistero di ogni pensiero che richiama la persona con la quale sei, la persona che ami.

Perché si può essere in molti modi, ma in pochi si può amare. È per questo che non sento nemmeno il bisogno impellente di specificare uno stato civile. Non sono in quella fase, non voglio regolarizzare nulla, voglio che camminiamo seguendo il ritmo della vita e non quello degli obblighi che arrivano da fuori. Voglio che sbocci, ho una gran voglia di viverlo e non sento il bisogno di mostrarlo agli altri. Il mio amore non è un culto all’ego, il gioco al quale partecipano gli altri.

E che cosa mi dici di te?

Io ti parlerò di me, di ciò che mi interessa, di ciò che è davvero importante. Non conosco la cronologia esatta della tua vita, ma mi interessa sapere da che lato del letto ti piace dormire o capire cosa succede nella mia testa quando mette a tacere la ragione di fronte alla sensazione che provo quando ti vedo felice e so che, almeno in parte, si deve a me.

Potremmo dirci molte cose su chi siamo stati, ma in realtà non farebbe che rovinare tutto. Quando ti interessa di più contemplare gli occhi che ti guardano, che sapere quante volte lo hanno fatto in passato, non sei né cieco né assorto. Sei innamorato e questo è un segnale positivo del mio passato. Quel passato che mi ha portato a stare insieme a te. Non sono nata né ho vissuto per incontrarti, eppure è successo e mi sento fortunata di stare con te.

Cosa ci aspettiamo da noi, anche senza sapere tutto di ciò che siamo stati

Cosa si può aspettare da una coppia che non conosce tutti i dettagli di ciò che l’altro ha fatto in passato? È quanto dicono le persone che concepiscono l’amore come una candidatura per un colloquio di lavoro e i sentimenti come gli ingredienti necessari per preparare il piatto più adatto del quale nutrirsi.

Noi sappiamo ciò che c’è da sapere l’uno dell’altra. Se mi sorprendo della tua bontà, non è perché hai deciso di non sottoporti alla macchina della verità. Se mi sorprendo, è perché tutte le mattine non mi sveglio con le favole, mi sveglio sapendo che ho una storia. Qualcosa che si trova nel mistero dello spogliare la tua anima, ma senza dover per forza rispolverare tutta la tua vita passata, perché quello non fa che diffondere i germi.

Ciò che mi importa più di ogni altra cosa è sapere che anche a te importa ciò che abbiamo insieme. Sapere che supporterai le mie decisioni non perché ti convengono, ma perché sai che mi renderanno felice. Sapere che ti importa cosa faccio, non perché così potrai controllarlo, ma perché vuoi capirmi meglio. Sapere che ti sforzi di parlare, a volte anche di discutere, perché sai che è importante non litigare.

abbraccio

Non è un amore idilliaco, non siamo un principe ed una principessa che si sono incontrati nel bel mezzo della pubertà e che sono stati toccati da una bacchetta magica. Siamo una coppia che costruisce, perché conosciamo già il motivo per il quale vale la pena guarirci, ovvero l’amore. So di te ciò che ho sempre voluto e sognato, e non è una storia perfetta, non è un amore perfetto che segue una strada senza ostacoli.

Volevo un amore tranquillo, ma emozionante al tempo stesso, un po’ trasandato, una sfida, ma nulla di pericoloso, ispiratore, ma non pieno di intrighi irrisolvibili. Non ho bisogno di sapere altro di te, perché ciò che so già mi sembra troppo.

Con ciò che so adesso e con ciò che immagino per il nostro futuro, ho già abbastanza emozioni da gestire, da capire e da godermi la nostra storia. Se siamo in questo stesso punto, cosa ci si può aspettare da noi? Beh, secondo me, tutto e niente allo stesso tempo e questo è il bello di abbandonare ciò che è esplicito per afferrare ciò che è sincero.


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