Coercizione sessuale: cos'è e come prevenirla

Coercizione sessuale: cos'è e come prevenirla
Judith Francisco

Scritto e verificato la psicologa Judith Francisco.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Si considera coercizione sessuale qualsiasi condotta messa in atto per forzare la volontà sessuale dell’altra persona. Detta condotta si sviluppa nel corso di un continuum nel quale possiamo riscontrare diverse manifestazioni. Fra le più evidenti si trovano la pressione verbale , l’utilizzo di sostanze tossiche o l’uso della forza. Attualmente, le donne soffrono questa coercizione con un’incidenza così alta da rendere particolarmente importante il bisogno di trovare una soluzione.

In presenza di un numero così alto di morti per violenza di genere, è naturale chiedersi cosa stia causando tali condotte o dove risiede l’origine delle stesse. Sono molteplici i fattori che possono agire congiuntamente, da un punto di vista socioculturale a quello personale. La cultura, l’ambiente e i modelli di apprendimento favoriscono l’esistenza di atteggiamenti, norme di genere, valori, modelli sessuali, ecc., che sembrano trovarsi alla base della coercizione sessuale.

Donna a letto spaventata con mano davanti

Fattori associati alla coercizione sessuale verso le donne

I fattori di rischio negli uomini fanno capo alla combinazione fra la mascolinità ostile e alcune variabili relazionate alla motivazione e all’esperienza sessuale. Ma cosa significano questi termini? Ve li spieghiamo a seguire:

  • Mascolinità ostile: si riferisce alla necessità del maschio coercitivo di controllare e dominare le donne.
  • Motivazione ed esperienza sessuale: questi concetti fanno riferimento all’eccesso di sicurezza in alcuni uomini sulle proprie capacità sessuali, sull’interesse per il sesso senza impegno e sulla preoccupazione di essere sempre attivi sessualmente e in modo efficace.

Secondo il Modello di Confluenza di Malamuth, la convergenza di entrambe le caratteristiche porta gli uomini a mettere in atto condotte sessualmente coercitive.

D’altra parte, sono state oggetto di studio anche le condotte femminili in relazione alla loro vulnerabilità alla coercizione sessuale. Il fattore di rischio più  importante per le donne è ritrovarsi con un uomo disposto a commettere un’aggressione sessuale. Questo non significa che le donne non possano fare niente per evitarlo. Alcuni fattori di protezione che possono aiutarle sono:

  • Autoefficacia in relazione alla coercizione sessuale: le donne che credono di essere capaci di affrontare una situazione di questo tipo evitano più efficacemente le condotte sessuali indesiderate.
  • Aspettative negative riguardo al consumo di alcol.
  • Condotta assertiva di fronte alle pressioni verbali: è il fattore di protezione più importante. Fa riferimento al saper esprimere quello che ci sembra giusto o meno. Le donne assertive sono più capaci di evitare le condotte sessuali indesiderate.

Programma di prevenzione della coercizione sessuale

L’obiettivo del programma preventivo è ridurre i fattori di rischio, di entrambi i sessi, e fomentare i fattori di protezione. Da qualche anno, il Ministero dell’Istruzione ha avviato un progetto di ricerca nel quale sono stati impartiti i seguenti contenuti:

  • Interazioni consensuali vs non consensuali: l’obiettivo è riconoscere e distinguere entrambi i tipi di interazione. A tale scopo, dobbiamo mettere in atto un brainstorming in cui ciascuno esprime il significato che attribuisce alle libertà sessuali e i modi possibili per limitare la libertà sessuale.
  • Aspettative e miti sui rapporti sessuali e la coercizione sessuale: si tratta di mettere in discussione la validità di queste credenze e acquisire consapevolezza su come possono condurci alla coercizioni. Alcuni dei miti più diffusi che possiamo analizzare sono: “le donne molte volte dicono di sì, anche quando vogliono dire di no” o “la virilità di un uomo si dimostra nei rapporti sessuali”.
  • Evitare le situazioni di rischio: l’obiettivo è riconoscere le situazioni associate alla coercizione sessuale o a un alto rischio di subirla. Si può proiettare un video e porre alcune domande quali: “ti sembrano maschilisti alcuni dei suoi commenti?”.
  • Allenamento all’assertività e alla capacità di comunicazione: essere capaci di esprimere quello che si desidera o meno, così come di negoziare o raggiungere degli accordi nelle proprie relazioni.
Ragazza che piange per coercizione sessuale

In definitiva, conoscendo l’origine del problema e alcune delle misure che è possibile mettere in atto per risolverlo, si fa un passo avanti a favore di tutte le donne. La violenza di genere deve essere un tema prioritario nella nostra società, affinché un giorno scompaia.


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