Colpo di fortuna: può rovinarci?

Speriamo tutti in un colpo di fortuna. Tuttavia, molte persone sono finite in rovina o prigioniere di una dipendenza dal denaro
Colpo di fortuna: può rovinarci?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

Ogni mese vi sono numerose estrazioni come il gioco del Lotto, il SuperEnalotto e l’Eurojackpot. In questi giochi, a fronte di una spesa di pochi euro, si possono vincere milioni. Alla fine e all’inizio dell’anno, si celebrano altri giochi con una maggiore attrattiva popolare: la lotteria di capodanno, per esempio. Sono molte le persone che sperano in questo colpo di fortuna, che premia alcuni numeri determinati .

Alcune persone giocano per tutta la loro vita, in attesa di una vincita che non arriverà mai. Confidano passivamente in questo colpo di fortuna, credendo che non vi sia un altro modo per accumulare ricchezza. Ma cosa accade a chi viene baciato dalla dea bendata?

Il cervello e la lotteria

Invece di aspettare che ci capiti di vincere la lotteria per poter essere felici, vivere senza preoccupazioni e con una sensazione di ordine, dovremmo riflettere su come si comporta il nostro cervello di fronte alle cose più banali.

Per esempio, perché pur avendo l’armadio pieno di vestiti indossiamo sempre gli stessi? Perché desideriamo sempre una macchina più bella? Una casa più grande? Sotto molti punti di vista quello che abbiamo non è forse sufficiente?

Donna che sogna di vincere soldi

Il paradosso è che se vincessimo un milione di euro, dopo qualche giorno ne vorremmo di più. Per quanto in realtà non se ne abbia bisogno. In qualità di esseri umani, il nostro sguardo è pieno di desiderio. Un desiderio che è però orientato al consumo, che deriva dai bisogni artificiali generati dalla società che ci circonda e di cui siamo parte.

Cerchiamo quell’eccitazione iniziale che si prova quando si ottiene qualcosa che non si ha; che sia perché è migliore o semplicemente perché è simbolo dell’appartenenza a un gruppo o a una classe sociale superiore. Una felicità sorprendente, ma momentanea, che ci fa provare gioia per aver ottenuto quello che tanto bramavamo.

Questo trova spiegazione nei centri di ricompensa del cervello. Lo stimolo sarebbe la lotteria che, sommata alle condotte apprese e alle credenze, diventa qualcosa di desiderabile. Tuttavia, una volta ottenuto l’oggetto del desiderio, di cosa ha bisogno il cervello per provare di nuovo la stessa emozione? Vincere ancora una volta la lotteria? O forse accumulare altri soldi?

“Il 70% delle persone che diventano ricche in poco tempo finisce per rovinarsi in meno di cinque anni”.

-Francisco Isidro-

Un colpo di fortuna velenoso

Negli annunci le persone che vincono la lotteria appaiono sorridenti. Possono viaggiare e concedersi i propri capricci senza badare al conto in banca. Si mostrano prive di preoccupazioni e felici. Queste sono le nostre aspettative e ciò che ci induce a imitare tale modello o a stare male perché, di fronte al numero vincente, non provano quella sensazione di gioia così intensa che ci era stata annunciata.

José Manuel Calvo Vaz, impiegato comunale di un comune della provincia di Ourense, Spagna, nel 2003 vinse più di nove milioni di euro alla lotteria spagnola La Primitiva. Dopo aver aperto diverse attività poi fallite, sperperò i soldi in macchine di lusso di cui non aveva bisogno e si circondò di persone che stavano con lui solo per interesse. Finì per suicidarsi.

Nel 2005 Roger Griffits vinse 2,3 milioni di dollari alla Lotteria Nazionale del Regno Unito. Lui e la moglie, dopo il colpo di fortuna, lasciarono il lavoro e si dedicarono a una vita fatta di lussi. Pensavano che i soldi sarebbero durati per sempre, invece finirono, e insieme a essi anche il loro matrimonio. Dovettero vendere tutto quello che avevano comprato per ripagare tutti i debiti contratti. Attualmente, Roger vive in una piccola baita nel West Yorkshire.

“Erano troppi soldi per qualcuno così giovane. Anche se pensi che la tua vita non cambierà, lo fa comunque, e non in senso positivo. Mi ha quasi distrutta. Per fortuna, oggi sono più forte”.

-Callie Rogers (vinse la Lotteria nel 2003, quando aveva 16 anni)-

Callie Rogers

Speriamo tutti in un colpo di fortuna. Tuttavia, molte persone sono finite in rovina o prigioniere di una dipendenza in cui, altrimenti, non sarebbero cadute. Ritrovarsi con tanti soldi dal giorno alla notte può rappresentare un cambiamento radicale e non sempre in meglio, come fanno credere gli annunci. La realtà molte volte è ben diversa.

Grandi somme di denaro raramente danno la felicità. Quest’ultima viene data, invece, dall’abilità di sfruttare con intelligenza i colpi di fortuna che, in un modo o nell’altro, in maggiore o minore misura, tutti abbiamo. In caso contrario, quest’apparente benedizione della dea bendata può trasformarsi in un abbraccio velenoso di cui finiamo per essere prigionieri.


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