Controllare la fame nervosa

Controllare la fame nervosa
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

La scrittrice Pearl Buck una volta disse che la fame fa di ogni uomo un ladro. Ma la mancanza di cibo non spinge l’essere umano solo a rubare, a volte è legata anche a determinate condizioni psicologiche. Oggi vediamo alcune strategie per controllare la fame nervosa.

I disturbi d’ansia possono interferire in tutte le aree della vita, facendoci incorrere anche in cattive abitudini alimentari. Molte persone che si rivolgono un dietologo in realtà nascondono un disturbo emotivo.

Perché l’ansia ci porta a mangiare

L’ alimentazione emotiva  si verifica quando il nostro stato d’animo condiziona quello che mangiamo. Una persona molto ansiosa non mangia a seguito di un reale bisogno di nutrirsi. Semplicemente mangiare la fa stare bene, più rilassata, poiché vengono secreti neurotrasmettitori come la dopamina.

Tuttavia, in molte occasioni questo benessere è transitorio. Quando si finisce di mangiare, arriva il senso di colpa. In realtà la ricompensa che riceviamo attraverso il cibo dura per un tempo molto breve, e nel medio e lungo termine la fame compulsivo causa angoscia e probabilmente anche altra ansia.

Ragazza che mangia un hamburger

In molte occasioni, di fatto, il cibo causa più effetti ben più in chi soffre d’ansia. Questo perché, trovandosi in stati d’animo angoscianti, di solito si scelgono pasti decisamente non sani, che alterano e complicano ulteriormente la situazione.

Il problema principale è che gli stati di ansia non possono essere placati mangiando. Nella maggior parte dei casi, inoltre, cercare di calmare l’angoscia attraverso il cibo peggiora la situazione, perché il problema è molto più complesso e solitamente è causato da:

  • Scarsa capacità di gestire le emozioni. È una situazione molto comune ed è spesso correlata alle emozioni negative,  non ben accolte dalla società. L’incapacità di gestire le proprie emozioni può portare a volerle evitare, e il cibo viene visto come una “soluzione” temporanea a questo problema.
  • Eccessivo autocontrollo. Se si tenta di sopprimere il desiderio di mangiare molto, si può innescare un effetto di rimbalzo e quella che dovrebbe essere la soluzione non fa altro che aggravare il problema.
  • Il cibo come fonte di piacere unico. Se l’unico modo per ottenere benessere è rappresentato dal cibo, è molto facile finire per lasciarsi trasportare dalla fame nervosa che potrebbe divenire una vera dipendenza se non viene tenuto sotto controllo.

“L’uomo vince tutto, tranne la fame.”

-Seneca-

Imparare a controllare la fame nervosa

Per imparare a controllare la fame nervosa, dobbiamo saperla distinguere… da cosa? Dalla normale fame, ovviamente. Se sappiamo quali sono le caratteristiche di entrambi i tipi di fame, possiamo individuare il problema e applicare una soluzione.

La fame nervosa è improvvisa

Di solito appare all’improvviso, con grande intensità e ci risulta estremamente difficile resisterle. Se sentiamo che l’appetito arriva inaspettatamente e che, più che nello stomaco, dipende dalla nostra mente, dobbiamo stare attenti! Questa fame non dipende da un vero bisogno fisico, è uno stimolo motivato dal puro piacere, accompagnato da immagini di cibo spazzatura, pur essendo sazi. Se cedete e mangiate, poi arriverà il senso di colpa e un maggiore disagio.

Per combattere la fame nervosa, dovrete imparare a riconoscere queste situazioni. Pensate se avete vissuto un evento che ha potuto alterarvi emotivamente, forse al lavoro, con un amico o un parente, ecc.

Se sapete individuare queste situazioni, vi sarà possibile prevenire la fame nervosa. In caso contrario, sarà più facile soccombere a essa senza accorgersene o farlo solo quando è già tardi.

Gestire le proprie emozioni

Come abbiamo detto, reprimere le emozioni è un errore, anche se può sembrare socialmente accettabile. Le emozioni negative fanno parte del nostro essere e come tali dobbiamo accettarle e condividerle o mostrarle se necessario.

Imparando a gestire le nostre emozioni, sia negative che positive, il nostro livello di ansia diminuisce, e con esso la tensione e l’angoscia e il desiderio di mangiare.

Ragazza triste che mangia un gelato per fame ansiosa

Rilassarsi

Sappiamo che non è facile, ma è importante rilassarsi nei momenti di forte ansia, oltre a farlo prima che la situazione sia fuori controllo. Se impediamo a noi stessi di finire nel vortice dell’angoscia, miglioreremo enormemente la nostra situazione. Come? Ci sono molte tecniche che ci permettono di calmarci.

“Fame e amore fanno girare il mondo.”

-Friedrich Schiller-

È positivo anche dormire bene e non meno di 7 ore a notte, cercare ricompense alternative, fare attività fisica, idratarsi a dovere e occupare la mente in attività utili come la lettura. Ciò renderà molto più facile controllare la fame nervosa. Ma se non ci riuscite, non esitate ad affidarvi a un professionista.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.