Conoscete il curioso Effetto Mandela?

Conoscete il curioso Effetto Mandela?

Ultimo aggiornamento: 17 luglio, 2017

Il cosiddetto Effetto Mandela è una distorsione della memoria che porta una persona a ricordare qualcosa che in realtà non è mai successa. Forse il nome vi sembrerà curioso, a cosa è dovuta l’associazione tra questo scivolone della memoria e l’uomo che disse “l’educazione è l’arma più potente che si può usare per cambiare il mondo”?

In realtà la spiegazione è più semplice di quanto si possa credere. L’Effetto Mandela deve il suo nome al fatto che sebbene il leader sudafricano sia morto nella sua casa a causa di un’infezione respiratoria, alcuni ricordano la storia in maniera diversa. Un buon numero di persone, infatti, è in grado di raccontare con tanto di dettagli la dipartita del politico sudafricano molto tempo prima nella prigione di Robben Island.

Le origini dell’Effetto Mandela

L’investigatrice dell’occulto Fiona Bromme è stata tra le prime ad usare il termine. Ciò si deve al fatto che la donna era fermamente convinta che Mandela fosse morto anni prima della data reale del suo decesso avvennuto nel 2013. Di fatto, poteva raccontare con totale certezza persino alcuni dettagli del suo funerale.

Per la donna fu un vero e proprio shock scoprire che i suoi ricordi legati alla scomparsa del leader sudafricano erano completamente falsi. In seguito, indagando sulla questione, si rese conto di non essere l’unica ad aver sofferto degli stessi sintomi. Numerose persone avevano provato la stessa cosa.

 “A differenza di alcuni politici, posso ammettere un errore.”

– Nelson Mandela-

Anche se il caso di Nelson Mandela non è l’unico legato a questo peculiare effetto, ad oggi è il più noto. Non stupisce, dunque, se sia stato scelto proprio il nome dell’uomo che lottò contro l’apartheid.

A cosa è dovuto l’Effetto Mandela?

Oggi giorno si sta ancora cercando di trovare una spiegazione a questo singolare fenomeno. Di fatto, la questione è stata causa di accesi dibattiti e ha dato origine ad un ampio ventaglio di teorie. Tra i vari tentativi c’è chi si addentra nella psicologia o nell’universo quantistico, tuttavia nessuno ha ancora trovato una ragione che convinca tutti. Le ipotesi più gettonate sono le seguenti:

  • Teoria degli universi multipli. Incredibile, ma vero. C’è chi crede che a causa della sovrapposizione di diverse linee temporali, si creino realtà alternative che portano alla comparsa nella memoria di eventi non accaduti nella nostra realtà.
  • Teoria quantistica. In questo caso si crede che l’effetto sia dovuto ad un dislocamento della coscienza umana per universi alterni. Ciò provoca una confusione originata dalla dissociazione tra ciò che si ricorda e quello che è accaduto davvero. C’è persino chi crede che sia dovuto all’attività del CERN, il più grande laboratorio al mondo di ricerca nucleare.
  • Teorie manipolative. Vi è anche chi ritiene che il fenomeno si debba alla manipolazione mentale e agli esperimenti governativi. Le teorie di cospirazione suscitano sempre un enorme interesse e danno il via libera facile all’immaginazione e alla paranoia.
  • Teoria psicologica. Da un punto di vista psicologico, l’effetto potrebbe essere provocato da un deficit nella memoria che ne provoca il malfunzionamento e la distorsione dei ricordi. Questa potrebbe riempire dei vuoti con frammenti estratti da altri ricordi diversi o persino inconsapevolmente inventati. Questa teoria parla di confabulazione ed è riscontrabile nelle persone affette da demenza, amnesiao vittime di altri gravi traumi.
  • Teoria dell’induzione esterna. Un’altra teoria volta a spiegare il fenomeno riguarda la scoperta di processi ipnotici o suggestivi. Secondo quanto dimostrato dalla psicologa Elizabeth Loftus, è possibile indurre determinate persone a generare o modificare i propri ricordi.
  • Teoria della criptomnesia. In questo caso, si fa riferimento al fatto che un ricordo può essere provato in maniera vivida proprio perché le sue origini appaiono confuse. Un’informazione letta, sentita o vista, viene, dunque, immagazzinata dal cervello rendendola reale e nostra.

Altri esempi legati all’Effetto Mandela

Come abbiamo visto si tratta di un fenomeno difficile da spiegare, attorno al quale neppure la scienza ha ancora trovato una linea comune. Tuttavia, la morte di Nelson Mandela non è l’unica vicenda legata al fenomeno.

Lo stesso, infatti, è successo anche in relazione agli eventi di Piazza Tienanmen nella Cina del 1989, per cui in molti si convinsero che il giovane che portò alla protesta fosse stato investito da un carro armato anche se le cose non andarono così. Accadde lo stesso con la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta o con la morte di Mohamed Alì.

 “Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.

Nelson Mandela

Come abbiamo potuto vedere l’Effetto Mandela è davvero particolare e difficile da spiegare. E a voi è mai capitato? La verità è che non è poi così raro trovare qualcuno che ne abbia sofferto almeno una volta. Prima o poi, forse, troveremo anche una spiegazione. Che esista un altro IO in un universo parallelo che ci sta giocando un brutto scherzo?


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