Dedicarsi agli altri vuol dire dedicarsi a se stessi

Dedicarsi agli altri vuol dire dedicarsi a se stessi

Ultimo aggiornamento: 19 aprile, 2016

Aiutare, dare, consegnare, contribuire, alimentare, porgere la mano, ascoltare, proteggere, accudire o abbracciare. Siamo tutti d’accordo con l’atto di coraggio e generosità che richiedono queste azioni che hanno a che vedere con il dedicarsi, perché sono davvero difficili.

Tuttavia, ripagano, e questa ricompensa è più intensa della fatica. Per questo motivo, non la distinguiamo in modo così chiaro e chi non si dedica agli altri, non comprende chi lo fa quotidianamente, e questa azione gli sembra più un’eccezione che la regola.

Per differenziarsi, non è necessario intraprendere un lungo viaggio in cerca di persone bisognose, basta aprire gli occhi e guardare, ascoltare chi chiede da mangiare, firmare perché non si commetta un’ingiustizia o parlare per qualche minuto.

Cosa vuol dire dedicarsi a qualcuno?

Questo termine deriva dal latino – ‘de-’ e dicāre, intens. di dicĕre, ‘dire’. Se cerchiamo la definizione sul dizionario, troviamo: consacrarsi, darsi interamente a qualche cosa; anche, occuparsi attivamente di qualche cosa. 

Pensate a quando vi dedicate a qualcuno o qualcosa, per esempio a vostro figlio, al vostro animale domestico o ad una pianta. Dedicarsi a qualcuno o a qualcosa significa prendersene cura, mettendo da parte i propri bisogni e prestando attenzione alle sue necessità. 

dedicarsi ad un fiore

L’atto di dedicarsi muta in funzione dell’essere a cui ci si dedica. Ad un bambino si rimboccano le coperte, un cane si porta dal veterinario e una pianta viene innaffiata. Non importa la singola azione, ma l’atteggiamento che si ha nei confronti di questo essere. Possiamo dedicarci anche ad oggetti (come l’auto o la casa) e questioni astratte (l’ideologia, i valori) ed è uguale; offriamo tempo e dedizione, affinché siano protetti e non vengano danneggiati, rotti o sciupati.

Prima devo dedicarmi a me stesso?

Di certo conoscerete la frase “ama prima te stesso per poi amare gli altri”. Succede una cosa simile quando ci si dedica a qualcuno. È del tutto vero dire che in un primo momento si ha la necessità di prendersi cura di se stessi, per poi poterlo fare con gli altri. 

Facciamo un esempio pratico in cui si dimostra la necessità di dedicarsi prima a se stessi e poi agli altri. Le norme di sicurezza aeree indicano che, in caso di turbolenza, quando cade la mascherina dell’ossigeno, prima dobbiamo indossare la nostra e poi farla  indossare ai nostri figli. Significa essere un cattivo genitore? Assolutamente no. Significa prendersi cura della propria integrità fisica per potersi fare carico dei più piccoli, altrimenti non lo farà nessuno al nostro posto.

Non potete pretendere di passare ore e ore in bianco dedicandovi ad un familiare malato, perché vi ritroverete privi delle condizioni necessarie per prestare attenzione alle sue necessità. Non siete egoisti se lo fate, tutto il contrario. Vi disponete per aiutare in modo intelligente e non disperato.

Non confondete l’amor proprio con l’egoismo, non sentitevi colpevoli. Gli egoisti gonfiano la loro autostima traendo beneficio dagli altri. Chi possiede amor proprio si rende conto del fatto che se prima rispetta se stesso, poi sarà molto più facile rispettare gli altri.

donna che si abbraccia

Dedicarsi agli altri vuol dire dedicarsi a se stessi

Attingiamo nuovamente alla saggezza popolare: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” o, in una chiave più positiva, “fai all’altro ciò che vorresti fosse fatto a te”.

Quando ci si dedica a qualcuno, bisogna pensare al modo in cui vorremmo che gli altri si dedicassero a noi. Se foste malati, cosa dovrebbe tenere in conto chi si prende cura di voi? Se foste bambini, in che modo proteggereste vostra madre o vostro padre? Quando sarete anziani, come vi piacerebbe che i vostri cari si occupassero di voi?

Dedicarsi a qualcuno è uno dei compiti più nobili a cui possiamo aspirare: dedicarsi a qualcuno o qualcosa ci rende utili, abili e coraggiosi di fronte a noi stessi, e agli altri. Forse nemmeno Dio né il Karma né il mondo vi ringrazieranno, ma il vostro cuore lo farà di certo.


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