Disturbi mentali: e se fossero case?

Disturbi mentali: e se fossero case?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Se i disturbi mentali fossero case, la depressione sarebbe la più isolata, l’ansia un carcere asfissiante e l’insonnia una dimora abitata da orologi senza lancette perché il tempo non scorre. Questo è il pensiero di Federico Babina, un architetto che ha voluto mostrarci quali abitazioni possono rappresentare queste realtà dove la nostra mentre diventa presto anche la nostra guardia carceraria.

Chiunque abbia attraversato o sofferto di un disturbo mentale, si identificherà senz’altro con questo curioso, ma ragguardevole, lavoro artistico. Ad ogni modo, non è necessario vivere sulla propria pelle queste situazioni per comprenderle perché, chi più chi meno, tutti avranno avuto contatti con una persona affetta da Alzheimer, con qualcuno che soffre di schizofrenia, di disturbi dello spettro autistico, di qualche fobia o persino di insonnia cronica.

Dire che i disturbi mentali creano veri e propri recinti che ci rendono prigionieri, isolati e persino persi è ovvio. Tuttavia, per quanto sembri evidente alla maggior parte di noi, vi è ancora chi non riesce a vederlo e ancor meno a comprenderlo. I disturbi mentali, lo si voglia o meno, continuano a essere uno stigma nella nostra società.


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