Errori emotivi che limitano la nostra felicità

Errori emotivi che limitano la nostra felicità
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Il benessere, proprio come l’equilibrio interiore, non è qualcosa che si modifica periodicamente e regolarmente, come fa il tempo. La qualità delle nostre scelte e decisioni dipendono spesso dalle nostre emozioni. Per questo possiamo dire che le emozioni condizionano la  qualità della nostra vita. Tenendo conto di ciò, è importante saper riconoscere una serie di errori emotivi che limitano la nostra felicità. Per correggere questi errori emotivi dobbiamo iniziare ad apportare dei cambiamenti sin da subito.

Daniel Goleman nel suo libro Essere leader afferma che almeno l’80% del successo che raggiungiamo nella vita dipende dalla nostra capacità di gestire le emozioni. Con successo non si riferisce solo a un posto di rilevanza nella sfera lavorativa. Non si tratta nemmeno di diventare una persona di riferimento o essere un guru indiscusso in determinate competenze.

Cos’è la felicità?

Per successo, intendiamo una cosa molto semplice: essere felici. Prima o poi, comprendiamo tutti che la felicità non si trova per caso. Non possiamo sperare di trovarla un giorno nella buca della posta. La felicità è uno stato d’animo che dobbiamo curare ogni giorno come se fosse un giardino delicato. Dobbiamo eliminare le erbacce, seminare determinati semi, potare un certo numero di rami e sapere quali sostanze lo nutrono.

Allo stesso modo, essere competenti in materia di intelligenza emotiva ci può aprire numerose strade. A volte, però, invece di agire con saggezza in questo campo, ci lasciamo andare. Ci limitiamo ad andare a tastoni, agendo istintivamente. Siamo spesso spinti da un’educazione insufficiente in materia emotiva.

Foglia a forma di cuore

Tre errori emotivi che limitano la nostra felicità

La negazione

Vedo che non ci sei riuscito. Come ti senti? Sicuro che stai bene? / Davvero non sei arrabbiato? / Sicuro che non ti succede niente? / Mi assicuri che quello che è successo non ti interessa? / Che ne dici di metterci una pietra sopra?

Sono solo alcuni esempi di tutta una serie di domande che ci vengono fatte comunemente nella vita di tutti i giorni. Di solito la risposta è sempre la stessa: “Non succede niente, tutto bene”. Nascondere o negare i nostri sentimenti è una reazione quasi normale per molti di noi. Questo, però, è uno dei peggiori errori emotivi che limitano la nostra capacità di essere felici.

Ovviamente non possiamo essere sempre trasparenti con tutti. Ciò nonostante, sono davvero pochi i principi di igiene personale così rilevanti come praticare l’asserzione emotiva. Perché sopprimere o dissimulare ciò che ci fa male non ci renderà né più forti né più competenti. Al contrario ci distruggerà interiormente, a poco a poco. Non siamo come il mare e le sue onde che si infrangono ogni giorno senza lamentarsi. Noi abbiamo tutto il diritto e il dovere di mettere in evidenza ciò che ci fa male, di lamentarci e di aprirci a vicenda.

Fuggiamo dai sentimenti fastidiosi

Alcune emozioni non ci piacciono, ci mettono a disagio e li lasciamo da parte perché non li tolleriamo nella nostra vita. La rabbia, la frustrazione, la delusione, l’angoscia, ecc. Quanot possono essere sgradevoli, non è vero? Finiamo per metterli in un angolino perché, oltre a metterci a disagio, non sappiamo cosa farcene.

Non dimentichiamo quanto sottolineato dal celebre neurologo Antonio Damasio: siamo esseri emotivi che un giorno abbiamo imparato a pensare. Non siamo macchine che all’improvviso si sono rese conto  di avere dei sentimenti. Lasciare spazio alle emozioni, lasciarle fluire e trovare il loro proprio posto, vuol dire accettare noi stessi. Vuol dire corroborare la salute mentale.

Devo essere felice!

Il terzo dei nostri errori emotivi è questo bisogno che va tanto di moda oggi: l’ossessione per essere felici. Rincorriamo la felicità come chi si imbarca per un viaggio senza destinazione. Come chi va a comprare, senza sapere cosa. Come chi prova un vuoto immenso e non sa come colmarlo. Questo tipo di angoscia, ovvero intuire che ci manca qualcosa, spesso ci induce a nutrirci di un surrogato della felicità che non ci ristora né ci soddisfa. Al contrario, causa frustrazione e infelicità.

Fermiamoci un attimo. Solo un momento per prendere fiato e riflettere. Perché spesso ci accontentiamo di semplici gratificazioni senza investire in un progetto solido. Questo progetto siamo noi stessi. Pochi errori emotivi sono tanto gravi come cercare altrove ciò che invece è dentro di noi. Capire questo concetto ci eviterà grandi sofferenze.

Uomo con uccelliera in testa

Lavoriamo ogni giorno in questa delicata oreficeria nella quale si incastonano autostima, amor proprio, progetti vitali, affermazione di sé e passione. Perché ogni vita che ha un significato si avvicina alla felicità. Tutti questi errori emotivi possono essere modificati e corretti oggi stesso se agiamo con forza di volontà.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.