Essere felici affrontando le emozioni più cupe

Essere felici affrontando le emozioni più cupe
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Vi sentite tristi, arrabbiati, preoccupati o ansiosi? La buona notizia è che non c’è niente di male: le emozioni negative sono fondamentali per la salute mentale, purché non si resti intrappolati per sempre in esse. Vediamo dunque come essere felici affrontando le emozioni più cupe.

Secondo i ricercatori, per l’essere umano è essenziale affrontare le proprie emozioni più cupe perché solo così sarà possibile sanarle ed essere felici. Ricordiamo che un’emozione non è solo un sostantivo, ma un grado per esprimere ciò che la mente pensa.

Nonostante sembri logico cercare di evitare le emozioni e i ricordi più negativi, la verità è che nella vita non si hanno sempre e solo momenti belli. E queste emozioni cupe, questi ricordi sgradevoli, formano anch’essi parte di noi, della nostra storia.

Il corpo può trattenere le emozioni più cupe creando dei luoghi di dolore. Affrontandole, questo dolore, fisico ed emotivo, verrà liberato. In altre parole, conoscere e gestire le emozioni negative nascoste e bloccate, come l’odio, l’ira o il rancore, può alleviare il dolore fisico che ne deriva.

Secondo le ultime ricerche, affinché una persona sia davvero felice, deve accettare le sue emozioni più cupe e comprendere che la vita non può sempre essere rose e fiori.

Uomo con nube sul volto

3 strategie di regolazione emotiva

Una ricerca pubblicata sull’Australian Journal of Psychology spiega come venire a patti con le nostre emozioni più cupe. I ricercatori hanno individuato tre strategie di regolazione emotiva: accettazione, distanziamento cognitivo e cambiamento cognitivo.

  • Gli esercizi per allenare l’accettazione aiutano a conoscere le emozioni, le loro sensazioni fisiche e cognitive. L’accettazione è il primo passo per imparare a gestirle.
  • Il distanziamento cognitivo si ottiene mediante l’acquisizione della prospettiva. Per esempio, osservando gli eventi come farebbe il narratore di una storia, in altre parole come un agente esterno.
  • Il cambiamento cognitivo fomenta una prospettiva di auto-compassione, ad esempio immaginando di parlare dei nostri pensieri e sentimenti più cupi con una persona che si mostra molto affettuosa. Si può anche usare l’ascoltatore immaginario per parlargli e ricordargli i nostri punti di forza e le nostre capacità di affrontare le situazioni.

Come accettare le emozioni più cupe per essere felici

Quando rifiutiamo o consideriamo inaccettabile il nostro stato emotivo, neghiamo una parte di noi stessi. In altre parole, preferiamo non approfondire quello che ci causa tanta sofferenza e, di conseguenza, lo blocchiamo. Dimentichiamo, però che con esso se ne va anche una parte della nostra identità. Nonostante non possiamo controllare come ci sentiamo quando ci vergogniamo, possiamo però accettarlo.

Altre volte, invece, ci dissociamo da una determinata emozione per non sperimentarla più. Ma, come abbiamo detto, la negazione delle nostre emozioni cupe ci impedisce di essere felici.

“Un’emozione non causa dolore. La resistenza o la soppressione di un’emozione, quelle sì che causano dolore”.

-Frederick Dodson-

Donna sorridente con ombrello sotto a pioggia essere felici

I ricercatori dell’Università della California a Berkeley hanno formulato l’ipotesi secondo cui accettare le nostre emozioni più cupe si traduce in una migliore salute psicologica, poiché ci aiuta a reagire in modo corretto alle esperienze mentali negative.

Accettare gli stati emotivi negativi evita di etichettarli come tali, dato che li accettiamo senza giudicarli. In questo modo, diminuiranno le associazioni negative nei riguardi di queste emozioni e la nostra salute psicologica migliorerà.

Per essere felici, bisogna accettare le proprie emozioni e i propri pensieri senza giudicarli. In altre parole, bisogna essere capaci di riconoscere le proprie emozioni e sensazioni senza farsi trascinare da esse. Bisogna riconoscere e accettare l’ira, la paura, la gelosia, il risentimento e la frustrazione.

Accettare le nostre emozioni cupe non ci trasforma in cattive persone, bensì ci consente di conoscerci. È impossibile farlo abbracciando solo le nostre emozioni positive, dato che anche le nostre ombre fanno parte di noi. Per vivere la nostra persona in modo vero e reale ed essere felici, dobbiamo accettare tutto per poi lasciarlo andare quando siamo pronti.

“È impossibile evitare del tutto le emozioni negative perché vivere è anche sperimentare battute d’arresto e conflitti.”

-Sauer-Zavala-


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.