Essere protetti rende felici

Possiamo provare tutti la sensazione di essere fragili, di aver bisogno di essere protetti. Si tratta di un bisogno basilare.
Essere protetti rende felici
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Tutti gli esseri umani hanno bisogno di un ambiente in grado di fornire protezione. Possiamo provare tutti la sensazione di essere fragili, di aver bisogno di essere protetti. Si tratta di un bisogno basilare, presente da quando nasciamo e che ci accompagna per tutta la vita.

Il desiderio e la necessità di essere protetti non hanno sempre la stessa intensità. Si fanno più forti, ovviamente, quando ci troviamo in uno stato di manifesta vulnerabilità, come quando ci ammaliamo o ci troviamo in un ambiente sconosciuto. In altre parole, quando ci troviamo a dover affrontare una qualsiasi situazione che implichi un rischio.

“La vera misura della giustizia di un sistema è il grado di protezione che esso garantisce ai più deboli.”
-Aung San Suu Kyi-

La necessità basilare di essere protetti è più forte quando siamo in una situazione rischiosa. Ma la stessa esigenza può arrivare anche da situazioni in cui siamo, sì, fragili, ma in cui sono assenti rischi esterni. In situazioni di insicurezza, sfiducia o angoscia, aumenta il bisogno di avere attorno persone e circostanze che ci facciano sentire protetti.

In fondo, se ci pensiamo bene, siamo tutti consapevoli di questa nostra esigenza. Ma ci impegniamo realmente a consolidare le nostre fonti di protezione?

La genesi del sentimento di protezione

In realtà, vi è differenza tra essere protetti e sentirsi protetti. A volte le due realtà vanno di pari passo, altre no. Sentirsi protetti vuol dire sapere di poter fare affidamento sul sostegno di qualcuno in caso di bisogno. Essere protetti è invece un concetto più completo, riguarda l’attivazione vera e propria del sostegno altrui.

Sentirsi protetti è un sentimento molto confortante. Nasce nei primi anni di vita e dipende in gran parte da nostra madre o da chi ne fa le veci. È proprio nelle prime tappe della nostra vita che ci viene impressa un’impronta di protezione, o una carenza della stessa.

La presenza della madre o di una figura di riferimento che si prenda carico di noi ci dà una sensazione di onnipotenza nei primi anni di vita. Anche se potrebbe sempre accaderci qualcosa in qualsiasi momento, abbiamo la sensazione che nulla possa ferirci. Lo stesso accade anche in senso contrario; se soffriamo una carenza dal punto di vista protettivo, qualsiasi cosa ci appare minacciosa. Questi processi restano impressi in noi e influenzano il modo in cui ci relazioniamo con gli altri con il passare degli anni.

Mamma che abbraccia il figlio

Essere protetti: una questione di vincoli

Quando si cresce con la sensazione di essere protetti, si impara ad avere fiducia negli altri oltre che in sé stessi. La prima conseguenza di questa sensazione è la capacità di stabilire facilmente vincoli affettivi. Al contrario, se si cresce con l’assenza di protezione, sarà molto difficile vincere la paura a legarsi affettivamente a qualcuno.

Non poter contare sulla protezione rende anche molto difficile riuscire a proteggere gli altri in modo equilibrato. Il rischio che si corre è di non riuscire a farlo appieno o, viceversa, di farlo con troppo zelo.

Crescere privi di protezione induce inoltre a costruire una corazza attorno a sé. Questa altro non è che l’alternativa alla protezione che non siamo riusciti ad avere. Cerchiamo ambienti che non siano minacciosi dove rifugiarci e dai quali non vogliamo più uscire. Un lavoro, una dipendenza, un partner… In definitiva, tutto quello che può servirci per non sentirci in pericolo, non protetti. Il prezzo da pagare, però, è molto alto.

Coppia che si abbraccia protezione

Routine e relazioni che offrono protezione

Anche se portiamo sulle spalle la sensazione di non essere stati protetti a sufficienza, è sempre possibile intervenire per migliorare la situazione. La prima cosa da fare è prendere coscienza di quel vuoto che ci rende più suscettibili alla paura, all’insicurezza e all’estraniamento. Vincere queste emozioni non è semplice, ma provarci è d’obbligo.

È importante riconoscere l’importanza di vincoli che offrono protezione, di dare ciò che non si ha. A volte impariamo davvero qualcosa solo insegnando agli altri. Lo stesso vale con l’esigenza di essere protetti. Se impariamo a proteggere gli altri, è molto più facile che il vuoto che portiamo dentro sia meno pesante. Così come è più facile che gli altri ci offrano protezione.

Amici sulla spiaggia essere protetti

Al contempo, è importante organizzare routine e modi di vivere che ci consentano di estraniarci da quel sentimento di esclusione che troppe volte ci accompagna se non siamo stati protetti a sufficienza. Fare parte di un gruppo stabile può diventare anche un modo per aumentare la nostra fiducia nei confronti del mondo.

Costruire attorno a sé una fortezza e isolarsi non è per nulla una buona idea. Non farà che farci sentire più insicuri aumentano il nostro bisogno di protezione. Cresceranno paure e prevenzioni. Per quanto si possa avere paura, non c’è altro da fare se non aprire la porta e lasciare entrare il sole.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.