Fidarsi di qualcuno appena conosciuto

Fidarsi o non fidarsi? Quando ci presentano una persona, prendiamo subito questa decisione? Quando dobbiamo scegliere un'opzione o l'altra?
Fidarsi di qualcuno appena conosciuto
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Non fidarsi delle persone ha molte conseguenze negative. Si finisce per isolarsi dal mondo e avere un atteggiamento paranoico nei confronti degli altri. Tuttavia, fidarsi di qualcuno appena conosciuto non sempre è la scelta giusta. Potremmo far entrare nella nostra vita una persona che non lo merita.

Fidarsi subito di qualcuno che si conosce a malapena è diventato una problema rilevante. Soprattutto a causa della facilità con cui si possono conoscere nuove persone usando i vari mezzi offerti dalle nuove tecnologie. Nel mondo virtuale, più che in qualsiasi altra dimensione, l’altro è un perfetto sconosciuto. Incluso quando ci fornisce delle informazioni su di lui/lei.

Allo stesso modo, nel mondo reale spesso si instaurano in poco tempo stretti legami con degli sconosciuti. A volte è l’inizio di una bella amicizia o addirittura di una relazione. Altre, può essere l’inizio di un incubo. La domanda che dobbiamo porci è come sapere quando possiamo fidarci di una persona che abbiamo appena conosciuto.

“La fiducia è come la pressione sanguigna. È silenziosa, vitale per la salute e se se ne abusa può essere mortale.”

-Frank Sonnenberg-

Donne che si guardano e bevono un caffè

L’istinto non è così affidabile

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di New York e Darkmouth, il cervello impiega solo tre secondi per decidere se una persona è affidabile o no. Ci si basa su parametri puramente fisici. Se una persona ha gli zigomi prominenti e sopracciglia alte, viene considerata più affidabile.

Questa deduzione è elaborata da un’area molto arcaica del nostro cervello. Nella preistoria, probabilmente, un viso con le guance infossate significava fame e privazione; e chi è affamato viene considerato meno affidabile. Questo parametro non è più valido nel mondo odierno, ma è rimasto memorizzato nel nostro cervello.

È stato ugualmente riscontrato che la gente tende a fidarsi di chi ha appena incontrato se la persona in questione presenta una certa somiglianza fisica con un conoscente. Anche questo è un “metodo” debole e molto fuorviante. Il famoso istinto presenta pertanto numerosi limiti. È impossibile sapere attraverso l’intuizione se una persona è affidabile o meno. È anche vero, però, che di solito l’esperienza educa l’istinto: non libera dagli errori, ma ne fa commettere di meno.

Fidarsi di qualcuno è il risultato di un processo, non dell’intuito

Una cosa è avere buona fede, un’altra è dare le chiavi della nostra vita a qualcuno che abbiamo appena incontrato. La fiducia è qualcosa che si costruisce nel tempo, non il frutto di un momento.

Come regola generale, di solito, non ispirano fiducia le persone che hanno comportamenti estremi. Quelli che da subito non ci danno nessuna possibilità o quelli che sin dall’inizio si presentano come un libro aperto. E neppure chi mostra un eccessivo interesse poco adatto alla fase della relazione o chi si sforza troppo e in maniera artificiosa per farsi apprezzare da noi.

È altrettanto importante conoscere l’ambiente dal quale proviene un individuo prima di iniziare un percorso che ci porti a fidarci di lui. Non è sufficiente vedere e valutare il suo comportamento al di fuori del contesto in cui vive. È bene incontrare i suoi amici, i colleghi di lavoro, la famiglia e tutte le persone che hanno un rapporto continuativo con lui. Questo ci offrirà una visione più realistica di chi abbiamo davanti.

Ragazzi seduti che parlano con candele in mano

Fidarsi di qualcuno: i segnali da prendere in considerazione

Se non si è sicuri di potersi fidare di qualcuno, è opportuno osservarne il comportamento nel modo più neutro possibile. Questo esercizio di prudenza e pazienza ci darà utili informazioni che ci permetteranno di prendere la decisione giusta. In questi casi, considerate quanto segue:

  • I particolari e gli apprezzamenti. Questi elementi sono positivi quando provengono da qualcuno che già conosciamo e con cui abbiamo un legame. Se provengono da uno sconosciuto, possono essere un mezzo per avvicinarsi a noi o per manipolarci.
  • Si fidano degli altri? Di solito, le persone che si fidano degli altri sono più affidabili. Si dice che “Il lupo di cattiva coscienza come opera pensa”. Quello che vediamo negli altri è una proiezione di noi stessi. Fate molta attenzione a come la persona giudica gli altri.
  • Atteggiamenti ammaliatrici. Questa è la caratteristica principale di molti manipolatori e persino degli psicopatici.
  • Contraddizioni e insofferenze. Spesso le persone rivelano molto su se stesse quando devono affrontare la frustrazione. Dovreste fare molta attenzione a come si comportano quando le cose non vanno secondo i loro desideri.

In conclusione, dubitare di chi si conosce a malapena è un principio sano. È preferibile affidarsi al tempo per avere le giuste informazioni. Se i risultati sono positivi, la relazione avanzerà e la fiducia crescerà in modo reciproco consolidando il rapporto.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Herreros Vázquez, F. (2004). ¿Por qué confiar? Formas de creación de confianza social. Revista mexicana de sociología, 66(4), 605-626.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.