FOMO, un nuovo volto dell'ansia

La necessità di controllare lo smartphone per essere sempre aggiornati sui contenuti pubblicati dai propri contatti può causare un disagio davvero inutile.
FOMO, un nuovo volto dell'ansia
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

Se pensate che la vostra vita scorra in modo veloce, che sia importante tenere d’occhio quello che i vostri contatti caricano o pubblicano sui social network…E se lo strumento principale della vostra vita è lo smartphone, il tablet o un altro dispositivo elettronico; allora questo articolo sulla FOMO potrebbe interessarvi.

Quando visualizzate i profili social dei vostri contatti, probabilmente pensate che le loro vite sono molto più interessanti e divertenti per via dei contenuti che pubblicano. Potreste anche sentire la necessità, quasi ossessiva, di controllare lo smartphone per essere sempre al corrente di tutto. E quando non lo fate, vi sentite tagliati fuori. Inoltre, iniziate a provare disagio, ansia e/o paura dell’esclusione sociale o della solitudine. Se è così, allora benvenuti nel mondo della FOMO, o Fear Of Missing Out.

“Quando sei contento di essere semplicemente te stesso e non fai paragoni e non competi, tutti ti rispetteranno.”

-Anonimo-

In modo graduale, il nostro cervello viene stordito dalla crescente necessità di essere sempre in rete e di controllare tutto quello che vi accade. Emergono emozioni come l’invidia e il senso di inferiorità, soprattutto quando ci si paragona agli altri.

Verificate se avete qualcuno di questi sintomi, o altri ugualmente gravi come la nomofobia, ovvero la paura irrazionale che emerge quando il telefono non è operativo. Ma anche se presentate i sintomi del phubbing: cioè, ignorare gli altri per dedicare la vostra attenzione solo allo smartphone. Se è così, probabilmente fate parte delle vittime della FOMO.

Loghi dei social media

FOMO, la paura di essere tagliati fuori

Il bisogno di controllare lo smartphone per essere sempre aggiornati sui contenuti pubblicati dai propri contatti può portare a un livello di disagio davvero inutile. Sebbene siamo tutti un po’ curiosi di sapere cosa accade sui social network, nei casi più estremi ciò può anche costituire un quadro clinico piuttosto serio.

La paura di non essere in sintonia con quello che accade sui social e la tendenza a confrontare la nostra vita con quella degli altri ci lascia l’amaro di un certo pessimismo. Fa aumentare la nostra insicurezza e ci fa credere che la nostra vita non sia all’altezza di quella dei nostri amici. Ci isola gradualmente e indebolisce la nostra capacità di concentrazione.

la FOMO ha anche il potere di condizionare il valore che attribuiamo ai nostri risultati. Diventiamo più consapevoli di quello che accade sui social network che nella vita reale. È chiaro che feste, viaggi, cene in ristoranti costosi o grandi risultati al lavoro sono i contenuti di maggior tendenza nel mondo virtuale. Tuttavia, è fondamentale tenere presente che questa è sempre e solo una rappresentazione parziale e raramente costituisce la versione pienamente reale della vita di chi pubblica.

Quando si è vittima della FOMO, l’assenza di connessione genera angoscia, ansia e stress. In questo caso è molto importante svolgere un lavoro di riequilibrio emotivo. Stabilire più contatti reali che virtuali e pianificare delle attività al di fuori del mondo tecnologico, come camminare o ballare.

Donna con smartphone

Curiosità ossessiva di sapere tutto quello che accade sui social

Lo smartphone è uno strumento molto potente, capace di distrarci in modo totalizzante arrivando a limitare seriamente la nostra vita. La costante necessità di usarlo e controllarlo per sapere cosa accade su internet può nascere dal desiderio di ottenere l’approvazione e l’ammirazione altrui. Sebbene tutti siamo un po’ curiosi di sapere cosa succede online, è importante impedire a questa curiosità di prendere il sopravvento sulle nostre vite.

Allo stesso modo, dovreste sapere che la FOMO colpisce soprattutto i giovani con un qualche tipo di dipendenza familiare o sociale. Essi usano spesso i social per costruire e riaffermare la loro identità. Ecco perché non vogliono perdere nulla di ciò che accade nel mondo virtuale.

Fomo, l'ossessione di controllare sempre lo smartphone

Infine, è importante comprendere che non c’è nulla di male nel non avere una vita così impegnata come alcune persone sembrano proiettare sui social. Non ha senso fare degli inutili paragoni. Non ne vale la pena. Al contrario, prendetevi cura dei vostri obiettivi nel “mondo reale”, cercate di impedire ai social di creare una barriera che vi isoli dai vostri amici e familiari e fate sempre un’analisi critica di ciò che vedete pubblicato online.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.