Fusione di identità, relazione tra sfera personale e sociale

Quando i diversi tipi di identità interagiscono si parla di fusione d'identità.
Fusione di identità, relazione tra sfera personale e sociale
Roberto Muelas Lobato

Scritto e verificato lo psicologo Roberto Muelas Lobato.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

La fusione di identità è un’interazione tra diversi tipi di identità. Ognuno di noi, infatti, ha almeno due identità, una personale e una (o più) sociale. L’identità personale è direttamente legata alla nostra personalità, per cui possiamo mostrarci più o meno estroversi, gentili, nervosi, ecc. È quindi composta da diversi tratti che ci distinguono e identificano.

L’identità sociale, invece, corrisponde al gruppo a cui apparteniamo, ad esempio la famiglia, il paese, la religione, l’etnia, la squadra, ecc. Questi gruppi hanno regole, valori e ruoli. Quando i diversi tipi di identità interagiscono si parla di fusione di identità.

Noi come ci comportiamo? Rispondiamo alla nostra personalità o ci atteniamo alle regole del gruppo? Dipende dal tipo di identità che abbiamo attivato: in genere si tratta di quella personale, quindi ci comportiamo in base alla nostra personalità.

A volte, però, il gruppo è più importante, per cui il nostro comportamento dipenderà dal ruolo che ricopriamo all’interno dello stesso e dalle sue regole in determinate situazioni, ad esempio quando si sente minacciato.

Problemi di integrazione delle identità

Il rapporto tra l’identità personale e quella sociale comporta alcuni problemi:

  • La motivazione attiva i nostri comportamenti. Da un lato, se la motivazione dipende dal nostro “io personale”, il comportamento rispecchierà la nostra personalità. Dall’altro, se la motivazione proviene dal nostro “io sociale”, il comportamento sarà determinato dalle regole e dai ruoli del gruppo.
  • I membri di un gruppo si autodefiniscono in funzione della loro identità sociale. Perciò, si pensa che siano interscambiabili. Ad esempio, in molti gruppi una persona ha il ruolo di quello simpatico e, in quanto membro di un gruppo, non ha importanza che si tratti di una persona o di un’altra. L’importante è che qualcuno, indipendentemente da chi, occupi il ruolo del simpatico.
  • Il grado in cui ci identifichiamo con il gruppo dipende dal contesto e dai cambiamenti. Ad esempio, se la nostra squadra vince una gara importante, la nostra identità sociale (con quella squadra) sarà molto forte. Tuttavia, con il passare dei giorni diventerà più debole.

La fusione di identità

La relazione tra i diversi tipi di identità ha dei limiti che non si possono spiegare se non ricorrendo a un’altra identità, la fusione di identità, definita come un sentimento viscerale di unione con il gruppo. Nelle persone che presentano questo tipo di identità, l’unione con il gruppo è talmente forte da rendere permeabili i limiti tra l’identità personale e quella sociale.

Cosa significa? Vuol dire che, attivata una delle due identità, questa può influenzare l’altra. Ad esempio, se viene messa in discussione la nostra personalità, tendiamo a fondere le nostre identità e a difendere il gruppo.

Questa nuova relazione tra identità stabilisce un forte senso di connessione con il gruppo che, a sua volta, alimenta la motivazione delle persone con identità fuse a fare per il gruppo ciò che farebbero per se stesse. Allo stesso tempo, si rafforzano i legami personali con i membri del gruppo.

Ragazzi in cerchio

Principi della fusione di identità

Le principali caratteristiche o principi della fusione di identità sono quattro:

  • Il primo principio riguarda l’attività personale, per cui le azioni delle persone con identità fuse riflettono sia la loro identità personale che quella sociale. In questo caso, i membri del gruppo non sarebbero sostituibili perché vengono valorizzati la loro personalità e il loro ruolo all’interno del gruppo.
  • Il secondo principio è la sinergia dell’identità che suggerisce che un’eventuale combinazione di identità personale e sociale può dar luogo a una forte motivazione a realizzare azioni a beneficio del gruppo. Queste persone sono le prime a collaborare e il successo le porterà a impegnarsi di più a livello personale e di gruppo.
  • Il terzo principio corrisponde ai legami relazionali. Secondo questa caratteristica, le persone con identità fuse hanno identità sociali e personali molto forti e sono convinte che questo valga anche per gli altri membri del gruppo. Valorizzano gli altri per la loro personalità e identità sociale, perciò stabiliscono dei legami relazionali molto forti.
  • L’ultimo principio è quello della irrevocabilità. In base all’irrevocabilità, la fusione di identità si preserva indipendentemente dal contesto. I legami che si formano con gli altri membri del gruppo rafforzano il sentimento di fusione rendendolo permanente. In presenza di varie identità sociali, la fusione si verifica solo con un gruppo. Questa forma di esclusività impedisce lo sviluppo di forti identità con altri gruppi e fa in modo che la fusione si mantenga.

In definitiva, in genere l’identità personale e quella sociale tendono a escludersi quando una delle due viene attivata. Alcune persone, però, le fondono e le alimentano a vicenda, spingendole a impegnarsi a favore del gruppo. Di conseguenza, i nostri comportamenti dipendono in gran misura da un’eventuale fusione di identità.


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