Gestire il caos grazie a 5 insegnamenti buddisti

Gestire il caos grazie a 5 insegnamenti buddisti
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Il mondo non è mai stato un luogo tranquillo e armonico. Ogni epoca ha avuto i suoi momenti bui. Tuttavia, nel mondo contemporaneo c’è talmente tanto caos in quanto a stimoli ed esperienze, che tutto viene sempre percepito come caotico. Per gestire il caos della vita quotidiana, possiamo fare appello ad alcuni insegnamenti buddisti.

Uno dei principali problemi del mondo contemporaneo è che molte volte non c’è nemmeno tempo per pensare. Analizzare le cose e meditare su di esse è assolutamente necessario, eppure la quantità e il flusso di informazioni e di attività sono talmente ingestibili da non lasciarci neanche il tempo di assimilarle.

Bisogna quindi ritagliarsi degli spazi personali per dedicare del tempo alla riflessione, ma può capitare di non sapere nemmeno da dove iniziare. Ecco che viene in nostro soccorso il buddismo, che ci insegna come gestire il caos. Un buon punto di partenza da tenere in considerazione. Vi sveliamo cinque insegnamenti buddisti a tale scopo.

Nel caos cerca la semplicità e nella discordia cerca l’armonia.

-Bruce Lee-

Insegnamenti buddisti per gestire il caos

1. Individuare le proprie passioni

Può sembrare un’esagerazione, ma non è così. Sono molte le persone che non riescono nemmeno a individuare chiaramente quello che amano. Per ritrovare noi stessi e aprire nuove vie positive nella nostra vita, è fondamentale prendere almeno coscienza di quello che infiamma i nostri cuori.

Donna che riflette

Una buona idea potrebbe essere fare una lista di tutte le attività che ci piacciono. Cenare con il nostro partner, giocare con il cucciolo che abbiamo appena adottato o fare una passeggiata tra la natura. L’ideale è stilare una lunga lista di cose che ci piacciono e che di sicuro abbiamo dimenticato, presi come siamo dalla nostra routine.

2. Mantenersi attivi

Così come è importante un momento di quiete e di riflessione, devono esistere anche momenti di attività. In questo caso non si tratta dell’attività frenetica di tutti i giorni, quanto piuttosto di mettere in movimento ogni parte del nostro corpo, spinti dall’amore proprio.

Uno dei consigli del buddismo per gestire il caos è svolgere regolare attività fisica. Dedicare del tempo al nostro corpo, al solo scopo di mantenerlo in salute e di metterlo in movimento. Buona parte del benessere emotivo dipende proprio da questo. Un corpo sano aiuta anche a mantenere in salute la mente e viceversa.

3. Parlare meno e comunicare di più

Parte del disordine del mondo attuale risiede nel fatto che parliamo molto del nulla e che conversiamo, invece, troppo poco. In una giornata sono tantissime le interazioni del tutto triviali e inutili. Sembrerebbe esistere una legge che ci obbliga a rimanere in contatto con tutti 24 ore su 24, con chiunque e senza uno scopo preciso.

Queste interazioni ci tolgono solo energie. Ci sfiniscono e in cambio ci danno ben poco. A questo proposito, uno degli insegnamenti buddisti per gestire il caos è parlare meno e conversare di più. Dare il giusto peso alla comunicazione, perché la parola nutre oppure, al contrario, debilita la mente. Per questo dobbiamo prestare parecchia attenzione a come la gestiamo.

Coppia che chiacchiera al tramonto

4. Esplorare la creatività

La creatività è una forza che ci rinnova e che ci porta a vedere la realtà da un’altra prospettiva. Ci stimola a esprimerci, a pensare; inoltre, risveglia in noi lo spirito creativo. Genera una speciale forma di felicità, perché permette di mettere in gioco le molteplici sfaccettature che ci caratterizzano.

L’arte, le attività manuali e il gioco sono i percorsi principali per esplorare il nostro lato creativo. Ci addentriamo in questi territori per indagare, non per competere o dimostrare qualcosa. Sono attività libere, che risultano genuine solo quando ci piacciono e ci motivano davvero. Rappresentano un rifugio dal caos del mondo contemporaneo.

5. Preservare l’autenticità

Spesso sprechiamo tempo e troppe energie a costruire o mantenere le apparenze. Senza rendercene conto, potremmo essere troppo dipendenti dall’opinione altrui. Questo tipo di pressione è asfissiante. Lavorare su un modo per fuggire a questi condizionamenti che non fanno altro che metterci pressione e stancarci, può fare solo bene.

Quando riusciamo a essere persone vere, autentiche appunto, ci sentiamo liberi da un enorme peso sulle spalle. E questo perché non dovremo sforzarci più di mantenere un’immagine non realistica di noi stessi. Il solo fatto di mettersi alla prova dona pace e tranquillità. In questo stato possiamo gestire il caos con maggiore possibilità di avere la meglio.

Ragazza alla finestra

Tutti i consigli qui dati per affrontare il caos sono un invito a connetterci in modo genuino con noi stessi, a rivolgere lo sguardo verso ciò che è importante e a mettere da parte quello che non conta poi molto. Questi insegnamenti buddisti sono un ottimo percorso da intraprendere per accrescere il nostro benessere e sperimentare il dolce sapore dell’armonia interiore.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.