Granularità emotiva: cos'è?

La granularità emotiva è un concetto trasversale nella comunicazione. Rende l'interlocutore più o meno empatico nei nostri confronti. Ne parliamo in questo articolo.
Granularità emotiva: cos'è?

Ultimo aggiornamento: 15 settembre, 2022

Ognuno di noi reagisce in modo diverso alle varie emozioni. C’è chi vive ciascuna in un modo molto particolare, distinguendo chiaramente tra emozioni negative e positive. Altri le sperimentano in modo relativamente indifferenziato e globale, come se fossero simili e scambiabili. Si parla in questi casi di granularità emotiva.

Immaginiamo che una persona che ha appena subito una perdita significativa sostiene di stare male. Ora immaginiamone un’altra che, nelle stesse circostanze, dice di sentirsi triste, indifesa e sconvolta al tempo stesso.

Mentre la prima esprime in modo generale il suo stato emotivo, la seconda è molto più ricca nella sua espressione, motivo per cui sarà più facile provare empatia nei suoi confronti. La granularità emotiva delle due manifestazioni è diversa.

Granularità emotiva

La granularità si riferisce a quanto siamo specifici nell’esprimere le nostre emozioni. È la capacità di esprimere le emozioni con precisione e in base al contesto. In altre parole, è il livello di specificità che caratterizza l’espressione di un’esperienza affettiva.

È possibile notare che alcune persone possiedono maggiori abilità di comprensione emotiva, il che si traduce spesso in una migliore qualità della vita. Queste abilità includono consapevolezza, chiarezza, complessità, granularità e intelligenza emotiva.

Amiche che parlano per strada.
La granularità è un aspetto centrale dell’esperienza emotiva che comprende un insieme di abilità che consentono di esprimere, comprendere e regolare le emozioni.

Elevata granularità vs bassa granularità emotiva

Nella vita di tutti i giorni possiamo osservare il livello di granularità emotiva degli altri. Quando chiediamo a qualcuno come si sente, alcune persone usano parole molto specifiche per rispondere: “felice”, “eccitato”, “triste” o “arrabbiato”.

Presentano una maggiore granularità emotiva, perché sono in grado di esprimere la loro esperienza emotiva in termini più precisi e differenziati.

Al contrario, alla stessa domanda altre persone danno una risposta molto vaga o globale (“bene” o “male”). Questi individui hanno una bassa granularità emotiva, poiché esprimono le loro emozioni in termini generali.

Gli individui altamente granulari distinguono con chiarezza le loro esperienze emotive. Per esempio, riescono a distinguere la rabbia da altri sentimenti negativi, come la paura o la solitudine. Al contrario, chi possiede bassa granularità emotiva sta male senza ulteriori distinzioni.

La granularità non è solo una rappresentazione verbale. Gli studi che hanno analizzato l’attività dei neuroni indicano che essa va oltre la sfera verbale, espressiva.

Gli individui con bassa e alta granularità emotiva mostrano modelli molto diversi di attivazione neurale, poiché i loro cervelli rappresentano diversamente le esperienze emotive.

La ricerca indica anche che le persone con alta granularità usano l’attenzione sostenuta e il controllo esecutivo per accedere alla conoscenza concettuale che consente loro di attribuire significato agli stimoli emotivi.

Ne consegue che i meccanismi di granularità emotiva possono essere inclusi nell’elaborazione neurale al di là dell’etichettatura delle emozioni. Questi risultati mostrano che tale abilità rappresenta anche un modo particolare di vivere l’emozione (Tan et al., 2022).

Benefici della granularità emotiva

Le attuali prove suggeriscono che la granularità emotiva è altamente positiva. Una maggiore granularità della emozioni negative migliora la salute mentale e il coping adattivo (Kashdan et al., 2015; Smidt & Suvak, 2015).

Questa componente dell’esperienza emotiva influenza positivamente anche la regolazione affettiva. In una ricerca si è riscontrato che la differenziazione delle emozioni negative è correlata in maniera positiva alla regolazione emotiva, in particolare quando i sentimenti sono più intensi.

D’altra parte, una bassa granularità è associata a una scarsa strategia di regolazione emotivaPossiamo attribuire la suddetta relazione alla teoria dei sentimenti come informazione (Schwarz, 2012).

Secondo questa teoria, distinguere le emozioni permette di comprenderne meglio le cause, motivo per cui ne facilita la regolazione.

La granularità, soprattutto delle emozioni positive, può offrire diversi benefici alle relazioni. Si traduce in una comprensione più accurata degli stati emotivi altrui e facilita la comunicazione interpersonale.

I risultati di uno studio indicano che i soggetti con elevata differenziazione emotiva sono in grado di classificare e riconoscere con precisione le espressioni facciali degli altri.

Allo stesso modo, la scienza afferma le persone con elevata granularità giudicano meglio le emozioni del partner.

Amici che parlano in ufficio.
Le persone con un’elevata granularità emotiva regolano meglio le proprie emozioni.

Come coltivarla

La consapevolezza contribuisce allo sviluppo della granularità emotiva. In uno studio di ricerca è stato riscontrato un significativo miglioramento nella differenziazione delle emozioni positive e negative.

Anche i programmi di intelligenza emotiva potrebbero rivelarsi utili. È stato dimostrato che l’allenamento di questa intelligenza porta a una migliore identificazione e differenziazione delle emozioni.

Altri interventi che possono essere molto utili sono quelli in cui si chiede alla persona di distinguere le emozioni positive e di riflettere sulla loro funzione.

Conclusioni

La granularità emotiva è una capacità che permette di ampliare la gamma di riconoscimento ed espressione dell’esperienza emotiva. Allo stesso modo, migliora la regolazione delle emozioni che prendono il sopravvento in determinate situazioni.

Attraverso questa abilità possiamo tenere un registro più accurato di quello che ci accade a livello emotivo e prevedere il nostro comportamento futuro in base all’emozione provata.


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