I livelli di coscienza secondo Ken Wilber

La teoria integrale della coscienza di Ken Wilber sostiene che gli esseri umani presentano diversi livelli di coscienza e che a ognuno di essi corrisponde un determinato colore.
I livelli di coscienza secondo Ken Wilber
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto Sonia Budner

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio, 2023

Ken Wilber è un autore americano che ha incentrato il suo lavoro e i suoi studi sulla filosofia, il misticismo, l’ecologia e l’evoluzione spirituale. Il frutto dei suoi anni di lavoro è la cosiddetta la teoria integrale della coscienza. Questa teoria sostiene che gli esseri umani presentano diversi livelli di coscienza a cui corrispondono determinati colori.

L’idea di base, secondo Wilber, è che gli esseri umani non differiscono per razza o colore della pelle, ma per lo stato di coscienza in cui si trovano. Sempre secondo le sue teorie, la coscienza non statica. Al contrario, segue una dinamica a spirale che cambia costantemente in base alle esperienze vissute.

Il modello di Wilber è una spirale che si divide in due blocchi: il pensiero di primo grado, o livello di sussistenza, e il pensiero di secondo grado, o livelli dell’essere e della coscienza integrale. I livelli di sussistenza della coscienza sarebbero sei e quelli della coscienza dell’essere due. Ogni livello avrebbe un proprio colore e caratteristiche particolari.

Uomo che pensa e sullo sfondo degli uccelli che volano.

I livelli di coscienza e i loro colori

Beige: livello arcaico-instintuale

È il livello base della sopravvivenza dominato dall’impulsività biologica. È uno stato in cui prevalgono i sensi. In esso l’essere è definito dai bisogni primari che deve soddisfare.

L’esistenza di queste persone si basa sugli automatismi e l’istinto dirige il loro pensiero. Possiamo vederlo nelle prime società umane, ma anche nei neonati e negli anziani con malattie degenerative.

Porpora: livello magico-animistico

In questo livello c’è un mondo magico che riempie l’individuo di sicurezza e armonia. È già stata fatta una distinzione tra il bene e il male; è uno stato in cui ci si sente sicuri e protetti da un ambiente minaccioso.

I poteri e gli spiriti si combattono con i rituali, i legami di parentela, la magia e le credenze. Oltre a ciò, le superstizioni hanno un ruolo importante. Sarebbe il livello di coscienza di molte tribù etniche.

Rosso: il livello degli dei del potere

In questo livello il mondo è visto come una giungla minacciosa in cui trionfano solo i forti e i dominatori. In questo stato i deboli sono al servizio dei forti e si dà valore alla conquista, al potere e alla sottomissione.

Questo giro della spirale nasce dal precedente e lo fa attraverso un Io che si distingue dal gruppo. Un Io dalla personalità potente, impulsiva, egocentrica ed eroica. Nello stato del colore rosso si crede ancora alla magia, ma si associano i poteri mistici ai leader.

Azzurro: il livello dell’ordine mistico

È un livello in cui regnerebbero l’ordine e la stabilità. Un’autorità superiore controllerebbe la realtà, ricompenserebbe le buone azioni e punirebbe quelle cattive.

Sono previste la sottomissione e l’accettazione di regole standardizzate. La spiegazione del mondo avviene attraverso un’entità onnipotente che controlla tutto. È un livello che possiamo riscontrare nella Cina del confucianesimo e negli ordini cavallereschi.

Arancione:  la conquista scientifica

In questo livello il modo di pensare pragmatico permette il raggiungimento di risultati e di progredire nella vita. L’Io”sfugge dal resto e decide di cercare la verità da solo. Il mondo è visto come una macchina perfetta che funziona sulla base di leggi comportamentali. Tra i livelli di coscienza sarebbe quello della classe media emergente, del materialismo e della ricerca del trionfo della materia.

Verde: livello dell’Io sensibile

In questo livello, l’umanità vive in società e ha scopi comuni. Si cerca il consenso e la coscienza sociale. Questa realtà si basa sulla comunione e sulla relazione tra tutti gli esseri umani.

I dogmi, l’avidità e le divisioni non esistono più. È un livello di coscienza basato sull’armonia e sullo sviluppo del potenziale umano. Le gerarchie sono superate e ci si concentra sull’aspetto spirituale. Questo livello di coscienza si riflette nel postmodernismo.

Immagine computerizzata della testa di una persona.

I livelli di coscienza integrale e dell’essere

Sviluppando il pensiero di Wilber sui livelli di coscienza è possibile aggiornare il livello dell’io sensibile (quello di colore verde). Questo ci potrebbe permettere il passaggio al pensiero di secondo grado o livello dell’essere e della coscienza. I livelli di sussistenza sono caratterizzati dall’essere indipendenti l’uno dall’altro, dunque, non integrati.

I livelli di pensiero di secondo grado, invece, sarebbero integrati e non esclusivi. Questi due livelli sono noti come coscienza integrale. Il primo è di colore giallo ed il secondo, l’ultimo della spirale, è di colore turchese.

  • Giallo. Livello integrativo. In questo livello avviene l’integrazione dei processi. Si considerano il caos, il cambiamento e l’incertezza degli stati accettabili. La vita ruota intorno alla flessibilità, la spontaneità e la funzionalità. Inoltre, l’egualitarismo è possibile attraverso l’accettazione e la comprensione dei gradi dell’ordinamento.
  • Turchese. Livello olistico. È il livello di pensiero che utilizza tutti i livelli precedenti della spirale per raggiungere l’unità. È uno stato olistico che bilancia le varie forze intrecciandole tra loro.

Le teoria integrale dei livelli della coscienza

La teoria integrale della coscienza di Ken Wilber mira a una comprensione più ampia dell’essere umano. Ci parla di una consapevolezza che integra diverse prospettive. È una sorta di mappa delle prospettive che organizza credenze e valori.

Attraverso questo modello integrativo, Wilber ritiene che il catastrofico disastro culturale che la visione materialistica del mondo sta causando potrebbe essere evitato se si tiene conto del potenziale umano e delle sue conquiste.


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  • Donkers, Harry (2016) Integral Dynamics, A new integration of Wilber’s Integral Theory and Spiral Dynamics. International Journal of Humanities and Social Science Vol. 6, No. 6
  • Landrum, Nancy E. (2005) Using integral theory to effect strategic change. Journal of Organizational Change Management 18(3):247-258

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