Il silenzio è indispensabile per rigenerare il cervello

Il silenzio è indispensabile per rigenerare il cervello

Ultimo aggiornamento: 24 aprile, 2017

Il silenzio è stato fonte di riflessioni in qualsiasi epoca. Abbiamo saturato tutti gli ambienti in cui viviamo con talmente tanti rumori che è difficile, a volte, trovare un po’ di silenzio. Sono sempre più numerose le persone che non fanno caso ai rumori e che dentro di sé hanno un abisso.

Il nostro udito è un senso che riceve troppi stimoli. La cosa più grave è che questi stimoli che riceviamo dall’esterno sono più o meno allarmanti. Rumori di macchine, caos, musiche stridule, fischi, clacson… niente che ispiri tranquillità.

La sabbia del deserto è per il viaggiatore stanco ciò che la conversazione incessante è per l’amante del silenzio.
Proverbio persiano

Al di là dell’effetto che tutto questo rumore ha sul nostro stato emotivo, la scienza ha dimostrato che ci sono conseguenze anche per il cervello. Secondo uno studio condotto in Germania dal  Research Center for Regenerative Therapies Dresden, ci sono processi cerebrali che si possono portare a termine solo in silenzio.

Fino a qualche tempo fa, si pensava che i neuroni non fossero in grado di rigenerarsi. Tuttavia, con lo sviluppo della neurogenesi, si è capito che non è così. Non è ancora molto chiaro cosa favorisca esattamente la rigenerazione neuronale e cerebrale, ma alcuni indizi suggeriscono che possa essere il silenzio.

Sperimentare il silenzio

I ricercatori tedeschi hanno condotto un esperimento su un gruppo di cavie. I topi venivano lasciati in un regime di completo silenzio per due ore al giorno. In questo lasso di tempo, gli studiosi osservavano i loro cervelli per vedere se si verificassero dei cambiamenti.

Il risultato è stato sorprendente. Dopo un certo periodo, in tutti i topi sottoposti all’esperimento è stata riscontrata una crescita significativa del numero di cellule dell’ippocampo, quella regione del cervello che regola le emozioni, la memoria e l’apprendimento.

Gli esperti hanno constatato che le nuove cellule nervose si integravano progressivamente con il sistema nervoso centrale e poi si specializzavano in funzioni diverse. In conclusione, il silenzio ha avuto un effetto molto positivo sul cervello di questi animali.

Il silenzio aiuta a strutturare l’informazione

Il cervello non riposa mai, neanche durante lo stato di calma che ci accompagna quando siamo completamente rilassati o addormentati. Questo meraviglioso organo continua a funzionare, ma in modo diverso. Quando il corpo riposa, cominciano a svilupparsi altri processi che completano quelli che si attivano quando siamo svegli.

Fondamentalmente, si verifica una sorta di depurazione. Il cervello valuta le informazioni e le esperienze a cui siamo esposti nell’arco della giornata; poi, organizza ed integra le informazioni rilevanti e si libera di ciò che non è importante.

Questo processo avviene a livello inconscio, ma ha degli effetti anche a livello cosciente. Per questo motivo, a volte troviamo le risposte che cerchiamo nel sonno o riusciamo a vedere le cose da un altro punto di vista dopo aver riposato qualche ora.

L’aspetto più interessante è che un processo simile si verifica anche quando stiamo in silenzio. L’assenza di stimoli uditivi ha quasi lo stesso effetto del riposo. Il silenzio, in generale, ci porta a pensare a noi stessi e questo depura le emozioni e riafferma la nostra identità.

Gli importanti effetti sullo stress

Il silenzio non solo ci rende più intelligenti, creativi e sicuri, ma ha anche effetti positivi sull’ansia. Noi esseri umani siamo estremamente sensibili al rumore, tanto che spesso ci svegliamo di soprassalto quando cade qualcosa o c’è un rumore strano.

Una ricerca condotta dagli studiosi dell’Università di Cornell ha riscontrato che nei bambini che vivono vicino agli aeroporti i livelli di stress sono molto elevati, ma non è tutto. Questi bimbi hanno anche una pressione arteriosa alta ed elevati indici di cortisolo, l’ormone dello stress.

Per fortuna accade anche il contrario. Secondo uno studio dei ricercatori dell’Università di Pavia, infatti, due soli minuti di silenzio sono più efficaci della musica rilassante. Di fatto, la pressione sanguigna diminuisce e chi rimane in silenzio si sente più attivo e tranquillo dopo qualche istante di quiete.

Come potete vedere, il silenzio produce grandi benefici sia intellettuali sia emotivi. Potremmo dire che restare in silenzio, almeno per qualche minuto al giorno, è un fattore determinante per la salute cerebrale. Di conseguenza, è anche un elemento decisivo per migliorare la salute emotiva e fisica, oltre che la qualità di vita.

Immagini per gentile concessione di Magdalena Berny


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