James Harrison, l'uomo dal braccio d'oro

La storia di James Harrison è assolutamente meravigliosa perché ci dimostra che gli eroi in carne e ossa esistono. La generosità e l'impegno di quest'uomo hanno salvato la vita di milioni di neonati.
James Harrison, l'uomo dal braccio d'oro
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 febbraio, 2023

Il nome James Harrison potrebbe non essere familiare ad alcuni. Tuttavia, stiamo parlando di un vero supereroe in carne e ossa, che è ancora vivo e che ha contribuito a salvare la vita di oltre due milioni di bambini in tutto il mondo. Non per niente, lo chiamano “l’uomo dal braccio d’oro”.

La sua storia è davvero commovente. James Harrison è nato in Australia nel 1936 e fino a 14 anni ha vissuto la vita ordinaria di qualsiasi ragazzo del suo paese. Un giorno, però, gli venne diagnosticata una grave malattia.

Fu ricoverato in una clinica e i medici gli asportarono un polmone. Sopravvisse grazie a una donazione di 13 litri di sangue da parte di donatori anonimi.

“Durante la mia ultima donazione venerdì circa dodici mamme sono venute con i loro bambini per ringraziarmi per quello che avevo fatto. È stata piuttosto triste, come la fine di un’era per me.”

-James Harrison-

James Harrison rimase in ospedale per tre mesi. Quando i medici lo informarono delle trasfusioni che lo tenevano in vita, fu profondamente grato a quelle persone anonime che gli avevano salvato la vita.

In quel momento, si ripromise che sarebbe diventato un donatore non appena avesse raggiunto l’età legale per farlo (18 anni). Vi invitiamo a scoprire l’affascinante storia di questo uomo comune diventato eroe.

Piccolo cuore rosso.


James Harrison e una straordinaria scoperta

Ironia della sorte, James Harrison era terrorizzato dalle siringhe, ma aveva fatto una promessa più grande e più importante di qualsiasi paura. Così, una volta maggiorenne, compì la sua missione e divenne un donatore.

Ha iniziato a donare il sangue con una certa regolarità e, nonostante la frequenza, non ha avuto mai il coraggio di guardarsi il braccio quando l’infermiere inseriva l’ago. Per oltre 10 anni Harrison fu un donatore di sangue.

Inaspettatamente, tuttavia, venne chiamato da un gruppo di medici. Gli dissero di aver scoperto che il suo sangue conteneva un tipo speciale di immunoglobulina che pochissime persone possiedono. Per questo motivo, gli chiesero il permesso di eseguire delle analisi più specifiche sul suo sangue.

Questo anticorpo è così importante e prezioso che a James Harrison fu proposta un’assicurazione sulla vita da un milione di dollari. Nessuno sa perché il suo corpo produce queste immunoglobuline, ma Harrison lo attribuisce al gran numero di trasfusioni ricevute in giovane età.

Una speranza per molti bambini

Ma perché il sangue di James Harrison è così speciale? Ebbene, pare che l’anticorpo che produce prevenga in modo naturale la malattia emolitica nei bambini. Quando la madre è Rh negativa e il bambino non ancora nato è Rh positivo, si verifica una reazione avversa.

Questa incompatibilità crea problemi durante la gravidanza e di solito causa la malattia di Rhesus nel nascituro. Questa malattia provoca gravi sintomi e può portare ad anemia o addirittura a malformazioni. Nei casi peggiori, porta alla morte.

L’immunoglobulina che si concentra nel plasma di James Harrison agisce come una sorta di antidoto a questa patologia. Estraendola dal suo sangue, si possono fare delle trasfusioni alla madre durante la gravidanza e dopo la nascita del bambino; in questo modo si eliminano eventuali rischi.

James Harrison, l’uomo dal braccio d’oro

Quando gli esperti scoprirono che James Harrison possedeva questa immunoglobulina così speciale, gli chiesero di donare il sangue con maggiore frequenza. Lui, che aveva ancora bisogno di chiudere gli occhi durante il prelievo di sangue, acconsentì comunque volentieri.

Iniziò a donare il sangue ogni tre settimane e ha continuato a farlo per 57 anni. Sulla base del suo plasma è stato sviluppato il RhoGAM, un farmaco che previene gli effetti dell’incompatibilità del sangue tra madre e figlio.

Si stima che le donazioni di sangue di Harrison abbiano salvato la vita ad almeno 2,4 milioni di bambini, grazie anche al farmaco sviluppato dal suo plasma. La Croce Rossa e l’Australia non potranno mai ringraziare abbastanza un uomo come James” – ha dichiarato la portavoce della Croce Rossa australiana quando Harrison ha fatto la sua 1.174ma donazione, l’ultima della sua vita.

Per motivi medici, a James Harrison è stato proibito di continuare a donare il sangue, poiché la sua salute era in pericolo. Il governo del suo paese gli ha conferito la Medaglia d’Onore come riconoscimento al suo contributo disinteressato.

James Harrison, da parte sua, è ben lieto di aver contribuito a salvare così tante vite. Tra queste, quella di una delle sue figlie e una nipote. A 81 anni ha dovuto smettere di donare il sangue.

Questo supereroe ha impedito la morte di milioni di bambini, ma ha anche aiutato a prevenire aborti prematuri, malformazioni cerebrali e una miriade di altre malattie che colpiscono i neonati. Lunga vita a quest’uomo meraviglioso!


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  • Leyva, F. A. B., Sánchez García, F., Maynard, E. H. O., & Portilla, O. C. (2014). Caracterización de gestantes Rh negativas que acudieron al banco de sangre provincial de Guantánamo. 2009–2012. 16 de Abril, 53(256), 43-54.

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