La depressione altera la percezione dei colori

I disturbi depressivi alterano la nostra percezione ed elaborazione dei colori. Ciò significa, per esempio, che tutte le tonalità appaiono meno luminose, dunque risulta difficile rilevare il contrasto tra bianco e nero.
La depressione altera la percezione dei colori
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

La scienza ha dimostrato che la depressione altera la percezione dei colori. Le tonalità cambiano quando si soffre di questo disturbo dell’umore, così come le percezioni e le prospettive.

Potremmo dire che quando soffriamo, il mondo è più grigio, che quando siamo intrappolati nell’angoscia e nella disperazione la vita ai nostri occhi appare distorta e confusa. Può sembrare metaforico, ma ha un fondo di verità.

È quanto afferma la scienza, che ci rivela il modo in cui varia la capacità di contrasto nella retina quando si soffre di un disturbo depressivo. Possiamo pertanto dedurre che le emozioni hanno un profondo impatto sulle strutture neurologiche.

Una sfumatura che spesso apprezziamo nell’universo artistico. Pittori come Edvard Munch, ad esempio, lasciavano impresse sulle loro tele pennellate permeate di malessere, di sofferenze che si trasformavano in toni scuri, come blu profondo, grigio metallico, viola cupo.

Quadro indaco.


Perché la depressione altera la percezione dei colori?

Molti di noi conoscono le ripercussioni della depressione sulla mente e sul corpo. Affaticamento, insonnia, apatia, mancanza di speranza, cattivo umore, incapacità di provare entusiamo o piacere sono alcuni sintomi.

Forse, però, non sappiamo che questo disturbo dell’umore influenza anche il modo in cui il cervello elabora le informazioni visive.

Secondo uno studio dell’Università di Helsinki, la depressione altera la percezione dei colori in diversi modi; uno riguarda il contrasto tra bianco e nero.

Da questa ricerca, condotta dal Dr. Viljami Salmela, è emerso che le persone depresse hanno difficoltà a rilevare il contrasto tra il bianco e il nero. Ciò significa che davanti a una immagine in bianco e nero, percepiscono solo il grigio.

Depressione maggiore e mancanza di stimolazione retinica

Non tutte le depressioni sono uguali. Alcune sono più lievi e in questi casi non è comune andare incontro ad alterazioni della vista. Nello specifico, si presentano alterazioni visive quando si soffre di depressione maggiore. Più lo stato depressivo è grave, maggiori saranno le alterazioni della vista.

Tutto avviene nella retina: la parte posteriore dell’occhio formata da cellule sensibili che trasformano la luce negli impulsi nervosi che portano le informazioni al cervello. Una volta ricevute, il cervello interpreta quello che vede e ci consente di percepire e distinguere la realtà che ci circonda.

Gli studiosi sostengono che la depressione altera la percezione dei colori perché la retina non funziona allo stesso modo nelle persone depresse. Nello specifico, è stata rilevata una ipoattività nelle cellule che formano la retina.

È interessante notare che ciò non accade nei pazienti con depressione unipolare, disturbo bipolare o disturbo borderline di personalità. Solo le persone con depressione maggiore vedono la vita più in grigio.

Feeling blue come definizione dello stato depressivo

Nel mondo anglosassone espressioni come blue Monday o feeling blue sono comuni per descrivere uno stato d’animo depresso, triste e demotivato. Ecco che presentiamo un’altra possibile spiegazione del perché la depressione altera la percezione dei colori.

Lo studio condotto presso l’Università della California dalla Dottoressa Allison Thorstenson ci mostra un dato interessante. Le persone con depressione maggiore mostrano una evidente difficoltà a distinguere i colori che si trovano nella gamma che va dal blu al giallo. Ma non succede la stessa cosa con quelli contenuti nella fascia rosso-verde.

Secondo gli esperti, dunque, le esperienze emotive e la percezione dei colori sono strettamente correlate: i toni più freddi e meno intensi risultano alterati.

Ragazza sul divano.


La depressione altera la percezione dei colori: guardare la televisione a basso contrasto

Anche l’Università di Friburgo, in Germania, ha studiato il modo in cui la depressione altera la nostra percezione dei colori. Le informazioni che ci offre questo studio non potrebbero essere più interessanti.

Secondo Ludger Tebartz, autore di questo lavoro, le persone depresse vedono il mondo in modo molto simile a quando abbassiamo il contrasto cromatico sui nostri televisori o sugli schermi dei dispositivi elettronici.

Le persone depresse percepiscono tutti i toni, ma con un’intensità minore e con un contrasto alterato. Tutte queste alterazioni percettive nel momento in cui la persona avanza durante il trattamento psicologico.

Questo mondo di chiaroscuri emotivi ha il suo impatto fisiologico e neurologico, è vero, ma man mano che si avanza nel recupero e nella terapia stessa, il cervello riacquista la sua funzionalità.

Ciò che colpisce maggiormente di questo legame tra disturbi depressivi e disturbi percettivi è il modo in cui una condizione mentale sia capace di distorcere tutto ciò che ci circonda. Per fortuna esistono dei meccanismi e delle risorse per uscire da questo scenario fatto di tenebre e oscurità.


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  • Retraction of “Sadness Impairs Color Perception.” Psychological Science. 2015;26(11):1822-1822. doi:10.1177/0956797615597672
  • Viljami Salmela; Lumikukka Socada, John Söderholm (2021) Reduced visual contrast suppression during major depressive episodes. J Psychiatry Neurosci 2021; 46 (2): E222-E231

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