La legge di Swoboda-Fliess-Teltscher
La legge di Swoboda-Fliess-Teltscher, più conosciuta come teoria dei bioritmi, divenne molto popolare negli anni ’70. In realtà, le sue basi furono poste alla fine del XIX secolo, ma fu solo nel XX secolo inoltrato quando acquisì notorietà e cominciò a essere considerata vera. Fu e viene ancora applicata in molti luoghi.
Secondo la legge di Swoboda-Fliess-Teltscher, noi umani abbiamo dei cicli biologici di tre tipi. Uno di essi è un ciclo fisico, che dura 23 giorni. L’altro è un ciclo emotivo, che ha una durata di 28 giorni. Infine, la teoria indica che abbiamo un ciclo intellettuale che dura 33 giorni.
“Osservate gli scritti di pseudoscienza e troverete un manto di protezione, un pollice da succhiare, delle gonne a cui aggrapparsi. E cosa offriamo noi in cambio? Incertezza! Insicurezza!”
-Isaac Asimov-
Tali cicli sarebbero presenti fin dalla nascita. La legge di Swoboda-Fliess-Teltscher afferma che tali cicli hanno una curva ascendente e discendente. Sul picco della curva la capacità fisica, emotiva e intellettuale è al massimo delle sue potenzialità. Nei punti più bassi, invece, ogni capacità si riduce al minimo. Quando due o più di questi punti bassi coincidono nella stessa data, si parla di “giorno critico”.
I creatori della legge di Swoboda-Fliess-Teltscher
I creatori della legge di Swoboda-Fliess-Teltscher sono Wilhelm Fliess, Alfred Teltscher e Hermann Swoboda. Fu quest’ultimo a dare la forma definitiva ai bioritmi e per questo tale teoria è conosciuta anche come la legge di Swoboda.
Wilhelm Fliess fu un medico tedesco, nonché paziente e amico intimo di Sigmund Freud. Fu il primo ad affermare che aveva osservato delle regolarità in certi intervalli. Parlò di essi come di una specie “orologio biologico interno”. Descrisse i cicli fisico ed emotivo. Fliess mantenne un legame particolare con Freud ed elaborò anche strane teorie. Tra queste, una curiosa associazione tra gli organi genitali e il naso.
Alfred Teltscher era un ricercatore austriaco, che lavorò come professore di ingegneria meccanica all’Università di Innsbruck. Si interessò alle teorie di Fliess e decise di verificarle per conto proprio con i suoi studenti. Non solo confermò tali teorie, ma aggiunse anche un nuovo ciclo: quello intellettuale.
Infine, Hermann Swoboda è stato uno psicologo e docente dell’Università di Vienna. Studiò per diversi anni la questione dei bioritmi e, come Teltscher, credette di aver scoperto dei cicli intellettuali molto definiti nei suoi alunni. Fu lui a dare la forma definitiva alla legge di Swoboda-Fliess-Teltscher.
La diffusione della teoria dei bioritmi
Nonostante la teoria fosse completa molto tempo prima, solo negli anni ’70 Bernard Gittelson pubblicò vari libri sull’argomento. In quell’epoca cominciavano a essere in voga i postulati della cosiddetta “nuova era”. Il pubblico si mostrò molto ricettivo alle teorie del bioritmo emerse sulla base della legge di Swoboda-Fliess-Teltscher.
I bioritmi ebbero un periodo di vero e proprio boom. Negli Stati Uniti cominciarono a diventare popolari dei posti in cui calcolare i bioritmi e furono creati anche dei programmi informatici appositi.
Il mondo imprenditoriale non rimase estraneo a questa tendenza. La United Airlines usò i bioritmi con il proposito di evitare errori umani durante i suoi voli. Allo stesso modo, migliaia di imprese seguirono quest’ondata, dato che i libri di Gittelson fornivano delle linee guida per migliorare la produttività lavorativa sulla base di questi cicli.
Menzogne radicate e pseudoscienza
I bioritmi e la legge di Swoboda-Fliess-Teltscher sono uno degli esempi più paradigmatici di pseudoscienza diventata popolare. Anche se la teoria fu accolta con diffidenza fin dall’inizio dagli ambienti scientifici, solo nel 1998 il neurologo Terence Hines condusse uno studio approfondito al riguardo. La sua conclusione fu che tali cicli non esistevano.
Hines contestò il fatto che le osservazioni e le teorizzazioni sulle quali venne costruita la legge di Swoboda-Fliess-Teltscher fossero del tutto arbitrarie. Non era stato applicato il metodo scientifico e veniva attribuito a delle congetture il valore di conclusione. La fiducia in questa teoria induceva le persone ad associare liberamente ciò che succedeva loro e ciò che diceva questo strumento. Con o senza basi, finivano con l’attribuire un valore a dei fatti che si spiegavano semplicemente con il caso.
Hines constatò anche che i cicli fisico, emotivo e intellettuale non esistono. Ovviamente nell’essere umano esistono cicli fisiologici e ormonali, ma questo non ha niente a che vedere con la produttività, i giorni critici, né niente del genere. Malgrado le prove presentate, molte persone nel mondo continuano a credere ai bioritmi.