La personalità del bambino

Vi è una base, un substrato genetico, ma l'educazione che si riceve e le esperienze che affrontiamo plasmeranno pian piano il carattere del bambino. 
La personalità del bambino
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

“Da chi avrà preso questo modo di fare?” Sicuramente sarà capitato a qualsiasi genitore di porsi una simile domanda nel notare certe reazioni nei propri figli. La personalità del bambino talvolta stupisce.

È possibile cambiarla? Senz’altro, ma bisogna anche pensare che la personalità è determinata dal tempo e dalle esperienze di vita.

I piccoli nascono con un certo temperamento che dobbiamo saper canalizzare, valorizzare o correggere affinché siano felici. Lo scopo è insegnare loro a gestire correttamente le emozioni e vivere al meglio nella società.

È senza dubbio un percorso complesso che richiede dedizione, sforzi, amore, pazienza e qualche nozione di psicologia di base. Ma è un’avventura che vale la pena di affrontare.

Nelle righe che seguono diamo alcuni indizi per capire ed eventualmente cercare di correggere la personalità del bambino.

Famiglia felice.

Fattori che determinano la personalità del bambino

1. Genetica

A volte capita di sorprendersi di quanto sia irrequieto il bambino, delle sue reazioni inaspettate o del suo genio indomito. “Da chi avrà preso?”.

In qualche modo i figli ereditano parte del nostro carattere dei genitori. Se guardiamo indietro, potremmo vedere molti dei nostri gesti in loro, semplicemente gli anni ci hanno fatto cambiare o maturare.

Dobbiamo accettare che ogni bambino nasce con un dato temperamento, che non possiamo cambiare, bensì guidare per esaltare i loro pregi. Se non interveniamo, se permettiamo loro qualsiasi capriccio, non stabiliamo limiti e non mostriamo abilità comunicative, le condotte sgradevoli.

Costruiranno la loro personalità anno dopo anno, e se forniamo loro linee guida adeguate e li indirizziamo in modo logico ed equilibrato, cresceremo bambini felici. O almeno ci proveremo.

Ma se ci chiediamo se la personalità del bambino dipende dalla genetica, la risposta è sì. Vi è una base, un substrato genetico, ma l’educazione che si riceve e le esperienze che affrontiamo plasmeranno pian piano il carattere.

2. Temperamenti dell’infanzia

Temperamento facile

Bambini allegri e poco esigenti, che si adattano facilmente alla routine. Non sono molto attivi la notte, si adattano facilmente alle nuove situazioni e le loro emozioni e reazioni sono abbastanza moderate. Non fanno drammi né si dimostrano aggressivi o capricciosi.

Nonostante la loro indole tranquille, non dobbiamo trascurare lo sviluppo della loro personalità. A volte, di fatto, possono diventare introversi e nascondere le loro emozioni.

Può anche succedere che i loro fratelli abbiamo un carattere più complicato. I genitori tendono a concentrarsi sui fratelli più “ribelli”, pensando che i bambini più “calmi” non abbiano bisogno di tante attenzioni. Ed è un errore, tutti i bambini hanno bisogno di ricevere sostegno, amore e dedizione in egual misura.

Non perché siano di temperamento mite, dobbiamo viziare di più i fratelli che non lo sono oppure fare loro maggiori concessioni. Si tende a prestare attenzione a chi esprime le proprie emozioni, a chi non si isola, a chi si sente integrato.

Mano tiene figure forma famiglia.

Bambini che si adattano lentamente

Sono bambini un po’ riservati che non si adattano molto bene ai cambiamenti. Sono un po’ timorosi, molto attaccati ai genitori. In generale tendono a essere passivi e un po’ timidi e lenti.

Gli esperti ci dicono che non bisogna preoccuparsi, quando raggiungono i 6 o 8 anni, molti bambini fanno un salto di maturazione. Potrebbero impiegare più tempo ad acquisire le abilità di letto-scrittura, ma il loro sviluppo risulta corretto.

Se riconoscete i vostri figli in questa descrizione, concedete loro più tempo, incoraggiateli e siate pazienti. Esasperandovi per la loro lentezza, potrebbero diventare ansiosi e insicuri. Siate calmi, sosteneteli e fidatevi di loro.

-La personalità del bambino capriccioso

Bambini molto piagnucoloni e alquanto irritabili sin dalla nascita. Hanno difficoltà ad addormentarsi e ad adattarsi a qualsiasi cambiamento. Si innervosiscono facilmente, sono esigenti ed eccessivi nel mostrare le loro emozioni, siano esse felici o tristi.

Questo profilo passa spesso da un estremo all’altro: appena fanno i capricci si avventano sui genitori in cerca di affetto, amano e sono arrabbiati allo stesso tempo. Come agire di fronte a questi comportamento?

Stabilire linee guida, routine e regole chiare. Se il bambino fa i capricci, bisogna fargli capire che tramite una simile reazione non otterrà nulla. Siate esigenti, ma mostrate vicinanza e comprensione.

Insegnate al bambino a gestire la rabbia, a canalizzarla. Lasciateli pensare prima di agire. Il bambino che mostra una simile personalità può diventare molto creativo e indipendente in futuro.

Autoaffermazione del bambino e capricci.

Bambini attivi

Bambini molto irrequieti che non si fermano un secondo, che si interessano a tutto e che hanno mille domande. Possono anche essere spericolati, motivo per cui a volte tendono ad andare incontro a piccoli incidenti.

Compiuti i tre anni, questo aspetto risulta ulteriormente accentuato e la personalità del bambino si manifesta chiaramente. Se i genitori non riescono a gestire la situazione, rivolgersi allo psicologo si rivela di grande aiuto.

Il professionista stabilirà se il bambino presenta disturbo da deficit di attenzione con o senza iperattività (ADHD). Il bambino molto attivo, tuttavia, non sempre ha un disturbo, semplicemente può essere più movimentato rispetto alla media. Ciò richiede maggiore pazienza e capacità di adattamento da parte di mamma e papà.

Ricordate sempre che i genitori devono essere d’esempio per i figli. Agite con equilibrio, calma, pazienza e voglia di accompagnarli nel percorso di crescita e maturazione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.