La religione è un enigma spiegato dalla mente
La religione nacque da una necessità ancestrale, o almeno questo è ciò che si crede, ed è sopravvissuta fino ai giorni nostri, senza nessun indizio di una possibile scomparsa.
Se pensiamo alla storia, ci rendiamo conto che la religione – sempre se di una forma unificata si può parlare – ha subito diversi mutamenti. Ad esempio, abbiamo assistito alla nascita delle religioni monoteiste, nelle quali si venera un unico Dio.
Queste divinità sono anche cambiate nel corso degli secoli e hanno adottato diversi nomi e forme. Ci sono divinità per cui non esistono rappresentazioni e altre ancora a cui vengono attribuite forme fantastiche, in certi casi, associate agli animali.
“Affidati a Dio con tutto il cuore, che molte volte è solito far piovere le sue misericordie quando le speranze sono più secche”
-Miguel del Cervantes-
La religione è stata anche istituzionalizzata e in suo nome sono state fondate istituzioni sociali con l’obiettivo di prestare o migliorare alcuni servizi, come l’educazione o la salute. L’aspetto negativo, però, è che sono scoppiate anche grandi guerre in nome della religione e sono stati commessi innumerevoli crimini e ingiustizie in nome della fede, mal interpretata in molti casi.
Le spiegazioni della religione
Durante i secoli sono state date molte spiegazioni nel tentativo di spiegare la nascita e la vita della religione. Una delle più diffuse è quella che abbiamo esposto precedentemente – la funzione della religione è quella di dare le risposte agli interrogativi a cui altrimenti non riusciamo a dare risposta -, ma questa non è l’unica spiegazione che è stata relazionata alla religione.
A seguire esponiamo alcuni tentativi per spiegare la nascita e la persistenza della religione:
- La religione è nata come conseguenza del consumo di droghe. Le persone che consumavano sostante allucinogene avevano visioni che finivano per interpretare come messaggi dell’aldilà. Alcuni sciamani e stregoni assumevano droghe per sentirsi più vicini alle divinità o per comunicare con loro quando dovevano prendere delle decisioni. Si pensa anche che il consumo di queste sostanze non fosse intenzionato in certi casi, pertanto risultano plausibili le interpretazioni che fanno riferimento alle divinità.
- La religione è nata per spiegare i fenomeni ai quali non era possibile dare un’interpretazione logica. Alcuni fenomeni per cui non era facile trovare una spiegazione convincente, come la pioggia o i tuoni, non erano interpretabili con un ragionamento logico e la motivazione per spiegarne la causa portò la gente a creare le divinità. Di conseguenza, erano le divinità a provocare questi fenomeni privi di spiegazioni razionali.
- La religione emerge anche come forma di idolatria. Alcune persone arrivarono a essere idolatrati per via delle loro azioni e parole. Quest’adorazione portò a creare religioni attorno a queste figure.
- La religione appare come un’adattamento cognitivo. Con il termine cognizione ci riferiamo alle funzioni, ai processi e agli stati mentali con una particolare attenzione ai processi quali la comprensione, l’inferenza, la presa di decisioni, la pianificazione e l’apprendimento. Questa prospettiva è una delle più accettate dalla biologia e dalla psicologia.
Secondo il libro di Scott Atran, “In gods we trust”, la religione cerca di trasmettere i geni con una predisposizione verso certi comportamenti, verso la selezione del gruppo e verso la mimetica o l’imitazione.