Leggere il linguaggio non verbale

Attraverso i movimenti delle mani o delle gambe, le espressioni del viso o determinati gesti, una persona parla anche se non dice nulla.
Leggere il linguaggio non verbale
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto Yamila Papa

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Per verificare se siamo in grado di leggere il linguaggio non verbale di una persona, possiamo accendere la televisione e guardare un film o una serie (senza sottotitoli), togliere il volume e analizzare le dinamiche tra i personaggi. Rimarremo stupidi nel notare che il corpo può dire tanto o più delle parole.

Attraverso i movimenti delle mani o delle gambe, le espressioni del viso o determinati gesti (come grattarsi la testa, camminare da una parte all’altra o sedersi sul bordo della sedia), una persona parla anche se non dice nulla.

Le donne riescono a leggere il linguaggio non verbale meglio degli uomini?

Secondo gli psicologi, le donne hanno una maggiore capacità di interpretare i segnali non verbali rispetto agli uomini. Ciò si deve, forse, al fatto che le donne sono più attente ai dettagli o che osserviamo elementi che passano inosservati agli uomini.

Un recente studio indica che la facilità o difficoltà nel leggere il linguaggio non verbale dipende più dagli obiettivi interpersonali che dal sesso o dalla capacità “investigativa” alla Sherlock Holmes che alcuni potrebbero vantare.

La percezione dipenderà quindi da ciò che vogliamo ottenere dall’altra persona. Per esempio, se desideriamo sedurla, riveleremo determinati atteggiamenti che non noteremo durante un colloquio di lavoro o quando si chiede qualcosa al partner.

Cosa dice la scienza

Gli studiosi affermano anche il nostro atteggiamento corporeo cambia a seconda dell’ambiente o della persona che abbiamo davanti.

Non è lo stesso parlare con un ex marito che ci ha tradito che con la suocera a cui chiediamo una ricetta; con la migliore amica a cui raccontiamo cosa abbiamo comprato al centro commerciale rispetto alla collega che sta sempre meglio di noi o con un insegnante a cui dobbiamo lamentarci di un voto.

Ciò significa che tutti noi abbiamo la capacità di adattarci alle situazioni, come fa un camaleonte. È vero che alcuni sono più abili di altri, tuttavia, quel dono può essere sfoggiato in qualsiasi momento.

Se avessimo la possibilità di premere il pulsante “mute” sulle nostre conversazioni con altre persone, forse sarebbe più facile vedere se quello che dicono con la bocca è uguale a quello che esprimono con il corpo. Nella maggior parte dei casi, il linguaggio del corpo non mente, dunque è quello che spesso ci tradisce.

Va chiarito che molte volte gli stereotipi o i preconcetti ci giocano brutti scherzi, così come le esperienze passate. Se ci troviamo davanti a una persona “abituata” a mentirci, tutti i movimenti che eseguirà con il proprio corpo verranno interpretati come un modo per dire la verità, in contrapposizione a quanto esprimono le sue labbra.

Altri fattori che influenzano il nostro modo di leggere il linguaggio non verbale…

Le aspettative che abbiamo su quella persona (nello stesso caso di prima, se è il partner che amiamo e speriamo ardentemente che per una volta ci dica la verità) cambieranno anche la nostra percezione di quello che stiamo osservando. Perché alla fine, non c’è niente di oggettivo in questa vita.

D’altra parte, il contesto influisce notevolmente la capacità di leggere il linguaggio non verbale. Perché interrogare un presunto colpevole di omicidio non è la stessa cosa che parlare con un vicino di quanto siano costosi i mezzi pubblici.

Ancora una volta, esperimenti e studi scientifici indicano che gli stereotipi hanno un grande potere, al punto tale da poter addirittura modificare o influenzare la percezione che abbiamo di ciò che accade intorno a noi, in questo caso il linguaggio non verbale del nostro interlocutore… E questo va oltre il sesso della persona.


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