Migliorare il curriculum vitae: 7 consigli

Migliorare il curriculum vitae: 7 consigli
Sergio De Dios González

Scritto e verificato lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 15 gennaio, 2018

Al giorno d’oggi trovare un posto di lavoro che ci soddisfi è un compito difficile. L’enorme concorrenza, i fattori geografici e le esigenze di un mercato sempre più selettivo possono farci dubitare delle nostre capacità. Ci arrivano continuamente informazioni su come migliorare il curriculum vitae, ma non sappiamo esattamente quali sono i passaggi da seguire.

In una società preparata come la nostra, preparare un curriculum che spicchi non è facile. Intorno a noi vediamo le persone utilizzare le nuove tecniche: il video-curricula e i supporti alternativi (come cartoncini colorati o disegni) sono facili da trovare su internet.

Ma migliorare il curriculum vitae, nonostante quello che può sembrare a prima vista, non si basa su una bella grafica. È vero che è importante attirare il pubblico, ma è altrettanto importante non deluderlo. Se il messaggio non è corretto, serviranno a poco i colori e gli accessori.

Vi sono diverse tecniche focalizzate sul miglioramento del curriculum e tutte possono insegnare cose nuove. Alcuni vi risulteranno familiari, altre vi sembreranno totalmente nuove. Ciò che conta è trarne il massimo beneficio affinché possano vedere tutti di cosa siete capaci.

7 suggerimenti per migliorare il curriculum vitae

1. Vietato mentire

Non mentire può sembrare ovvio, ma è sempre più comune trovare curricula falsificati. Aggiungere lavori che non sono stati svolti davvero, mentire circa la carica o addirittura inventare di aver terminato l’università quando non è così può avere conseguenze disastrose. Non è solo imbarazzante, ma anche molto controproducente.

Essere onesti non è solo dignitoso, è anche intelligente. Se il vostro capo o intervistatore scoprono che avete mentito su un dato così importante, cominceranno a diffidare di voi. A nessuno piace avere lavoratori inaffidabili nella loro azienda, quindi cercate di non dare questa impressione.

Colloquio di lavoro

2. Imparare a distinguersi dagli altri

È consigliabile mettere in evidenza qualcosa che ci differenzia dagli altri. Non solo nel design del curriculum (come detto sopra), ma anche nelle nostre abilità. Imparate una lingua poco studiata; scegliete corsi specifici; aggiungete esperienze di volontariato o lavorative che possono essere degne di nota.

Il problema con la maggior parte dei curriculum è che sono tutti molto simili. Per anni l’inglese è stato la lingua più richiesta, ma ora non è così. Tanto più originale è la vostra carriera, quanta più curiosità risveglierete in chi legge, e quindi nella persona che vi assumerà.

“Scegli un lavoro che ti piace e non dovrai lavorare un solo giorno della tua vita”.

-Confucio-

3. Lunghezza corretta

Il curriculum non dovrebbe essere troppo lungo né risultare scarso. Uno degli aspetti in cui si pone più enfasi per migliorare il curriculum vitae è evitare che il percorso di lavoro sia più breve rispetto agli anni lavorati. Con questo intendiamo dire che è meglio sottolineare di aver lavorato per molti anni nella stessa azienda piuttosto che in molte diverse, per non dare l’impressione di instabilità.

Non includete troppe informazioni sulla vostra scuola o università a meno che i vostri risultati non siano notevoli e citabili. Tutte le banalità correlate devono essere scartare in modo da non risultare noiose. La lunghezza ideale del curriculum è tra uno e due fogli, tre sono troppi.

4. Non includete i vostri hobby

Molte persone, nel tentativo di creare confidenza, includono troppe informazioni personali. Oltre a essere un errore, dà un senso di mancanza di professionalità. Si consiglia di includere una presentazione e i vostri obiettivi, ma solo un estratto.

Allo stesso modo, cercate di non usare troppi tecnicismi. Bisogna raggiungere un punto intermedio tra formalità e confidenza, senza toccare nessuna delle due estremità.

5. Ottenere lettere di raccomandazione

In molti posti di lavoro chiedono lettere di raccomandazione. Ottenerle può essere un compito difficile, soprattutto se non abbiamo contatti con vecchi professori da molto tempo. Nel caso in cui esercitino ancora l’insegnamento, richiedete un incontro con loro.

Lo stesso vale per gli ex titolari. In questo caso sarà più semplice, a patto che mantengano ancora il loro lavoro. Anche se è importante ricordare che non tutte le aziende includono lettere di raccomandazione come prerequisito indispensabile.

Donna che spiega ad un ragazzo come migliorare il curriculum vitae

6. Scrittura adeguata

Gli errori grammaticali e di ortografia sono completamente vietati. Dovete rivedere il vostro curriculum al fine di evitare errori che potrebbero costare un posto di lavoro.

Anche se questa raccomandazione può sembrare assurda, deve essere presa in grande in considerazione. Un curriculum pieno di errori dà l’immagine di una persona ignorante e di un lavoratore pigro.

7. Il volontariato fa guadagnare punti

Le attività di volontariato non sono obbligatorie, ma altamente raccomandate. Oltre a fare esperienza, sono un plus a favore del vostro valore come candidato. Trovate una causa che vi interessa e svolgete un paio di mesi di volontariato. Imparerete molto e potrete decidere di rimanere più a lungo.

Qualsiasi azienda è attratta da un lavoratore impegnato in cause sociali. Dimostrando integrità e preoccupazione per gli altri, migliorerete il vostro percorso professionale e la vostra vita.

Il curriculum è un importante aspetto nella scelta di un candidato, ma non è l’unico. Cercare di non riempirlo di informazioni irrilevanti, aggiungere dati onesti e impegnarsi con cause meritevoli sono solo alcuni punti da considerare.

Ogni azienda e istituzione è diversa, è necessario essere informati circa il luogo in cui si vuole lavorare. Tenere il passo con gli sviluppi nel settore aggiunge un plus che, anche se non può essere incluso in un curriculum, potrebbe essere notato nei colloqui.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.