Sembra che le persone siano sempre alla ricerca della prima occasione per mettersi in modalità “combattimento”. Di recente, è si è parlato molto della maternità e la figura della madre non è uscita illesa dal dibattito. L’aspetto peggiore è che sono proprio donne e madri ad inasprire la diatriba, giudicando in termini aggressivi e intransigenti il modo in cui le altre madri allevano i propri bambini. Per queste donne, l’unico criterio valido è quello da loro applicato, tutti gli altri sono censurabili e sbagliati.
È sicuramente vero che esistono, sono esistite e sempre esisteranno, purtroppo, madri che abbandonano i loro figli o negligenti. Tuttavia, persino in questi casi la donna non dovrebbe essere etichettata come cattiva, piuttosto come una donna con problemi, fuori posto, che ha preso nella sua vita una decisione sbagliata e non sa come comportarsi. Di certo queste donne non sono felici, costrette a dover affrontare le proprie responsabilità per tutta la loro vita.
Tuttavia, quella sopra descritta è una situazione estrema, da non confondere con i tanti casi di mamme che amano i loro figli e si sforzano ogni giorno per dare loro tutto il meglio.
Anche se riteniamo che il nostro modo di intendere la maternità, l’educazione o l’alimentazione sia il migliore, non vuol dire che lo sia davvero. Dobbiamo essere tolleranti con le altre madri che scelgono un diverso approccio educativo verso i loro figli: se il piccolo e la madre sono felici, dov’è il problema?
Ecco perché non sei una cattiva madre
Non sei una cattiva madre se in fondo quello che cerchi per tuo figlio è il benessere di entrambi. Anche se gli esperti suggeriscono, comunque, di seguire precise linee guida per crescere al meglio un bambino, la realtà è che solo la madre passa tutto il giorno con il proprio bambino, è l’unica che lo conosce davvero e che dispone di informazioni che le consentono di riconoscere la miglior forma educativa.
Veniamo criticate quando allattiamo troppo a lungo, ma anche se preferiamo il biberon. Veniamo giudicate se dormiamo con il nostro bambino fino al raggiungimento di una certa età, ma anche se lo lasciamo dormire da solo quando è ancora troppo piccolo. Non è consigliato tenere il bambino troppo in braccio, ma nemmeno lasciarlo piangere nella culla… Siamo dunque tutte cattive madri?
No, per nulla. Lo stiamo crescendo bene, nel miglior modo a noi possibile. L’importante è sempre farlo con amore, che è la cosa più importante che il bambino recepisce e di cui ha bisogno. Non tutti i bambini sono uguali: alcuni fanno fatica a restare da soli nella loro stanza, mentre altri non hanno problemi al riguardo e dormono senza problemi. Ci sono bambini che crescono sani e forti con il solo latte materno, mentre altri hanno bisogno di un apporto extra.
Non siete cattive madri. Fate quello che riuscite, siete le migliori madri che i vostri figli possano desiderare, le uniche che sanno davvero quello che piace a entrambi.
A cosa serve, al termine dei primi sei mesi di vita del bambino, costringerlo in modo radicale a dormire da solo nella sua stanza, se la cosa dispiace ad entrambi? Perché obbligarvi ad allattarlo se questo vi genera ansia che poi finite col trasmettere anche a lui? Escludete le emozioni negative dalla maternità! Si tratta di un momento della vita da godere, in cui essere sereni, tranquilli e felici. Grazie alla scienza e all’amore, esistono delle alternative per facilitare questo processo.
Non siate estremiste, né con voi stesse né con gli altri
Lo diceva già Aristotele, la virtù sta nel mezzo. E quanto aveva ragione! Come madri, la cosa migliore che possiamo fare è essere moderate in tutte le nostre decisioni, e ancora più moderate quando arriva il momento di giudicare altre madri. Non si tratta di leggere da cima a fondo tutti i libri sull’educazione per metterli in pratica e diventare la madre migliore di tutte.
Si tratta di tenere in considerazione anche quello che vi suggerisce l’istinto. Dovete sentirvi felici in ogni decisione presa, e abbandonare l’abitudine di giudicare con durezza. La cosa più importante è che sia voi che il vostro bambino siate contenti e in salute a livello fisico e mentale. Sarà questo il miglior indicatore della vostra bravura in quanto madri.
Non dimenticate mai che siamo esseri umani, e in quanto tali abbiamo tutto il diritto di sbagliare e cambiare idea. Nemmeno esserci intromesse, qualche volta, nel lavoro di altre madri ci rende cattive. Possiamo sempre ricominciare ammettendo i nostri errori.
Come madri, dovremmo sostenerci l’un l’altra, e soprattutto rispettarci. Se non vi piace essere giudicate, non fatelo nemmeno voi nei confronti delle altre, anche se non siete d’accordo con i loro metodi educativi. Smettete di dare suggerimenti e consigli, poiché esistono professionisti a cui ogni donna può affidarsi. Ricordate che non è positivo cercare di correggere i metodi educativi di una madre che agisce in modo diverso da noi.
Non siate estremiste, la moderazione è sempre la scelta migliore. Non perdete di vista la cosa più importante: il bambino deve poter crescere insieme a genitori che lo amino. Complimentatevi per la brava madre che siete, non punitevi se a volte sbagliate. Crescere ed educare sono processi che, per quanto estremamente particolari e trascendenti, fanno parte della vita e della natura umana. Di conseguenza, ogni eventuale errore va ritenuto un elemento logico e conseguente. Nulla di più.
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