Scatti d'ira: temperamento o disturbo?

Quando gli scatti d'ira sono frequenti, non si parla più di temperamento, ma di un disturbo che richiede l'attenzione di uno specialista in disturbi mentali perché potrebbe avere conseguenze anche molto gravi
Scatti d'ira: temperamento o disturbo?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

A tutti noi capita di avere degli scatti d’ira nella vita. Sono quei momenti in cui perdiamo il controllo e la rabbia si impossessa di noi, dei nostri pensieri, delle nostre parole e delle nostre azioni. C’è una perdita temporanea di coscienza e la nostra mente si concentra solo sull’attacco, sul desiderio incontenibile di fare del male.

Durante gli scatti d’ira, il cervello si spegne ed emerge la bestia che è in noi. È un lato selvaggio di noi a cui non rinunciamo mai del tutto. Tuttavia, riusciamo a temprare questi istinti rabbiosi facendoli emergere solo in circostanze davvero estreme. Alcune persone, invece, diventano irascibili alla minima contrarietà.

Non commettere alcuna azione con la furia della passione, è come buttarsi in mare in piena tempesta.

Thomas Fuller

La domanda che spinge alla riflessione è la seguente: questi scatti d’ira sono solo un tratto del temperamento che caratterizza alcune persone? È vero che alcune emozioni sono innate, ma fino a che punto sono considerate normali e quando, invece, diventano sintomo di un disturbo?

Gli scatti d’ira

L’ira è scatenata da due fonti. La prima è la paura, in qualsiasi forma: semplice timore, ansia, angoscia, panico, ecc. La seconda è la frustrazione, anche in questo caso in tutte le sue forme: non sentirsi a proprio agio con se stessi, non raggiungere obiettivi o desideri, le cose non vanno come dovrebbero, ecc.

Ragazza urla arrabbiata

Quando una persona si arrabbia con una certa frequenza, in genere è spinta da convinzioni sbagliate che la portano a interpretare la realtà in maniera spaventosa o frustrante. Ecco alcune di queste idee sbagliate:

  • Gli altri possono farmi del male facilmente. Questa idea porta ad avere reazioni irascibili di fronte a qualsiasi segnale di disapprovazione o rifiuto.
  • Gli altri devono agire a favore del mio benessere e dei miei desideri. Porta a essere intolleranti nei confronti degli altri e delle loro azioni quando non corrispondono a ciò che desideriamo, pensiamo o sentiamo.
  • Non devono esserci ostacoli per ottenere quello che voglio. La comparsa di ostacoli o problemi scatena rabbia e a volte scatti d’ira.
  • Gli altri devono leggermi nel pensiero ed essere al corrente dei miei sentimenti. Se non capiscono subito o se non tengono in considerazione il nostro stato emotivo, lo viviamo come un attacco.
  • Non posso né devo ammettere di essere frustrato. La frustrazione è una cosa da deboli. Io devo mostrarmi sempre forte, anche se questo comporta un accumulo di ansia in eccesso.

Il ciclo dell’ira

Gli scatti d’ira sono il risultato di ansia o paura accumulate. Cominciamo a incubarle quando non prestiamo attenzione a piccoli fastidi che a poco a poco diventano frequenti. Tutto comincia con un lieve disagio verso se stessi, verso qualcuno in particolare o con il mondo in generale. Non viene preso in seria considerazione.

Ciclo

Con il tempo, la persona individua questo disagio, ma non lo esprime né lo gestisce. Resta dell’idea che prima o poi passerà o che deve semplicemente guardare avanti. Dato che la realtà che dà fastidio non cambia, appaiono i primi sintomi della rabbia: critiche acide, sarcasmo o piccole espressioni di rifiuto.

Nonostante questo, la persona continua a non prestare troppa attenzione alla situazione che le crea disagio. Cerca, anzi, di ignorarla o di allontanarsene. Questo significa che in qualsiasi momento c’è una bomba di rabbia pronta ad esplodere senza controllo, dando luogo a nuovi cicli di conflitto e di ira.

Il disturbo esplosivo intermittente

Il disturbo esplosivo intermittente è un disturbo mentale caratterizzato da frequenti scatti d’ira estrema in risposta a situazioni che non giustificano una simile reazione. Dal punto di vista psichiatrico, è classificato come un disturbo del controllo degli impulsi. A questa stessa categoria appartengono la cleptomania, la ludopatia e la piromania.

Chi soffre di questo disturbo ha brevi episodi di rabbia in cui sperimenta una sensazione di liberazione e/o piacere. Pochi minuti dopo, però, prova rimorso. Di solito queste persone distruggono oggetti o aggrediscono fisicamente gli altri. Il fattore scatenante è in genere privo di importanza. Bisogna tenere conto, infine, che questi individui manifestano alti livelli di ansia.

Ragazza con le mani infuocate

In base a quanto detto fino ad ora, se una persona ha frequenti scatti d’ira per motivi insignificanti e diventa violenta, è chiaro che ha bisogno di aiuto professionale. Non è questione di temperamento, ma si tratta di un problema che va ben oltre il carattere e che richiede il giusto trattamento prima di portare a conseguenze serie e indesiderate.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Sloterdijk, P. (2014). Ira y tiempo: ensayo psicopolítico (Vol. 70). Siruela.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.