Sindrome di Susac, la malattia di Goya

Carattere irascibile, sordità, allucinazioni… Questi sono i sintomi che Goya manifestò a partire dall'età di 46 anni e che potrebbero essere sequele della sindrome di Susac. Il disturbo, a sua volta, potrebbe spiegare la svolta dell'artista spagnolo verso uno stile pittorico più cupo e drammatico.
Sindrome di Susac, la malattia di Goya
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Francisco Goya aveva 46 anni quando la sua vita cambiò radicalmente. Nella sua testa, all’improvviso, fecero la loro comparsa il rumore, lo smarrimento e la chiara certezza di stare perdendo la ragione. Dopo due anni di convalescenza a Cadice, portava ancora con sé le sequele della malattia, la più evidente era la sordità. Ad oggi, una serie di ricerche affermano che l’origine di questa condizione non fu la sifilide, ma la sindrome di Susac.

Coincidenza o sfortuna, la malattia di cui soffrì Francisco Goya gli permise di dare vita a una delle sue fasi pittoriche più rappresentative e produttive: le pitture nere. Il periodo artistico dei dipinti rilassati, dettagliati e luminosi era finito. Dopo la malattia, il pittore varcò la soglia di un universo più pessimista e introspettivo.

A causa della sordità, dovette lasciare la Real Accademia di Belle Arti di San Fernando. In seguito, le sue mani e la sua mente produssero quadri in cui la realtà veniva distorta e appariva oscura e grottesca. Nonostante la malattia, la sua fantasia e maestria non conobbero limiti. Malattia che, secondo gli esperti, non aveva nulla a che fare con le infezioni veneree, l’inalazione di sostanze chimiche presenti nelle vernici o la trombosi.

L’ipotesi più accreditata è che Francisco Goya abbia sofferto della cosiddetta sindrome di Susac, una malattia autoimmune i cui sintomi coincidono con le sofferenze subite dall’illustre genio e maestro aragonese.

“La fantasia priva della ragione genera mostri impossibili. Unita alla ragione, invece, è madre delle arti e origine delle sue meraviglie”.

-Francisco Goya-

Francisco Goya, il colosso.
Francisco Goya, Il colosso

La sindrome di Susac e Francisco Goya

Nel 1819, Francisco Goya si ritirò in una casa di campagna conosciuta come la “Quinta del Sordo”. Qui iniziò una serie di lavori chiamati in seguito le “pitture nere“. In quel periodo, non solo aveva perso l’udito, ma aveva anche problemi di vista, vertigini e notevoli sbalzi d’umore.

Alcuni anni fa, gli esperti ritenevano che ciò che fece ammalare il maestro aragonese potesse essere l’esposizione al piombo. La vernice bianca presente nelle sue opere conteneva un’elevata quantità di questa sostanza e alla sua eccessiva inalazione si associano comunemente i sintomi di cui soffriva il maestro. Ma un interessante studio pubblicato nel 2017 ha fornito nuove informazioni.

Ci riferiamo allo studio condotto dalla Dott.ssa Rona Hertzano dell’Università del Maryland (Baltimora, Stati Uniti) e pubblicato dalla rivista New Scientist. Secondo la ricercatrice, Francisco Goya soffriva della sindrome di Susac e questo disturbo spiega il fatto evidente che la sua arte divenne più oscura, tenebrosa e persino grottesca.

Cos’è la sindrome di Susac?

La sindrome di Susac è una malattia rara che ha origine nel sistema nervoso centrale. È una malattia immunitaria caratterizzata dalla seguente triade clinica:

  • Encefalopatia.
  • Disturbi visivi.
  • Disturbi dell’udito.

L’origine della malattia è di natura vascolare, piccole lesioni ischemiche che compaiono in alcune arterie del cervello, della retina e nell’orecchio interno. Di solito, inizia con emicranie ricorrenti fino a quando, ad un certo punto, il paziente cade in uno stato comatoso. Quando la persona abbandona questo stato, in genere, restano sequele come deficit visivi, sordità, allucinazioni, disturbi comportamentali, perdita di memoria, ecc.

La sindrome di Susac si può curare con un trattamento a base di corticosteroidi che solitamente dà risposta positiva.

Autoritratto di Francisco Goya.

Una malattia che ha esaltato il suo genio

Ogni anno si tiene un evento medico chiamato Historical Clinicopathological Conference. L’obiettivo dell’evento è sfidare uno scienziato a diagnosticare i disturbi di un paziente famoso del passato. Ad esempio, si cercò di diagnosticare i disturbi di Charles Darwin e alcuni anni fa quelli di Francisco Goya.

La Dott.ssa Hertzano ha fornito prove sulla possibile malattia autoimmune del famoso pittore spagnolo. Prove che spiegherebbero la sordità, il cambiamento del carattere, le allucinazioni e quello stile artistico che ha caratterizzato la cosiddetta età nera di Goya. Ancora una volta, la singolare produzione artistica dell’età nera di Goya è stata associata alla presenza di una patologia sofferta dal pittore.

Come Goya, anche altri artisti hanno sviluppato uno stile personale a seguito di una malattia o un disturbo. Ad esempio, Vincent Van Gogh con il suo disturbo bipolare o Edvard Munch ed Emily Dickinson con le loro rispettive depressioni. Tuttavia, la sindrome di Susac non fu la sola causa dello stile cupo e tenebroso di Goya, anche il periodo storico in cui visse giocò un ruolo importante.

Con la Spagna in guerra, erano comuni le esecuzioni e le torture, l’avidità e la vacuità… Tutto era perfettamente in sintonia con l’oscurità che albergava nel cuore del pittore a causa della sua sordità. Il mutato stile pittorico, nuovo e all’avanguardia, inconsapevolmente gettò le basi della pittura contemporanea.

Oggi la sua malattia si sarebbe potuta curare senza problemi, ma forse, se il pittore avesse curato la sua sordità, non avremmo mai potuto ammirare quelle opere che sono ormai capolavori universali della storia dell’arte.

A volte, le cose vanno proprio come dovrebbero andare.


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