Stress accademico, utili soluzioni per combatterlo
Lo stress accademico è sempre più il protagonista della carriera scolastica degli studenti, soprattutto in ambito universitario. Gli esami che si avvicinano, le intense giornate di studio, la sfida del voto più alto da raggiungere e la pressione sociale interna ed esterna. Tutto concorre a generare tensione.
Lo stress in generale è un problema che può diventare cronico se non si interviene in tempo. Pertanto, il primo passo da fare per cercare di mitigarlo è capire le ragioni che generano questa cascata di reazioni chimiche nel corpo, e trovare una soluzione il prima possibile.
È bene che genitori e figli imparino una serie di strategie per combattere lo stress accademico. Prendete nota.
Combattere lo stress accademico
Pianificare il tempo
Una delle cause che genera stress accademico è la mancanza di pianificazione. A questo si aggiunge anche la sensazione successiva di aver perso tempo.
Organizzare ogni giorno della settimana con gli argomenti da sottolineare, rivedere e studiare non solo aiuta a interiorizzare le idee, ma anche a ridurre l’inquietudine, il nervosismo e, naturalmente, a prevenire i picchi di stress.
Potete iniziare con una programmazione settimanale. Siate realisti e valutate il tempo a disposizione, stabilendo le vostre priorità di studio. E non dimenticate di prendere in considerazione anche altri aspetti altrettanto utili, come il tempo libero e quello dedicato al riposo.
Soprattutto nel periodo di esami, le ore di sonno tendono a diminuire. Ci si dimentica che il riposo è importante tanto quanto lo studio. Dormire, infatti, aiuta il cervello a consolidare ciò che ha imparato durante il giorno.
Evitare le distrazioni
Trascorrere lunghe ore concentrati ad assimilare concetti non è un compito semplice. Pertanto, bisogna favorire questo processo evitando al massimo le distrazioni. Allontanare tutto quello che può rappresentare una tentazione è la cosa migliore da fare.
Per iniziare, scegliete un luogo adatto allo studio. Un luogo in cui vi sentite a vostro agio e dove tutto ciò di cui avete bisogno è accessibile: appunti, computer, libri … Qui dovrete creare un clima gradevole e invitante, ma libero da qualsiasi elemento di distrazione.
Evitate i luoghi rumorosi, silenziate il telefono, evitate i led di notifica e tutto ciò che possa distogliere la vostra attenzione dagli appunti.
Ricordate che avete già stabilito in precedenza il tempo da dedicare al tempo libero e che ve lo godrete maggiormente se avrete la certezza di aver assolto ai vostri doveri.
Fare delle pause
È importante che la pianificazione del tempo di studio comprenda anche delle pause. Sono necessarie per liberare la mente, riposare gli occhi e distendere i muscoli che sono rimasti tesi per tutto il tempo passato seduti. Queste interruzioni vanno effettuate in funzione dei blocchi di studio che avete stabilito.
Ad esempio, pochi minuti dopo aver terminato un argomento o una parte che richiedeva un intenso sforzo di concentrazione. In questi momenti di pausa, è meglio dedicarsi a un’attività che non sia sedentaria e soprattutto che abbia un inizio e una fine.
Ovvero, un movimento, breve e non troppo intenso, come appendere i vestiti o riordinare una libreria, ad esempio.
Fare sport
Lo sforzo mentale compiuto durante le intense ore di studio può causarci un lieve esaurimento, difatti non è raro star male dopo un periodo di esami. Quindi, potremmo aver bisogno di diversi giorni di recupero dall’affaticamento accumulato.
Per questo motivo, l’esercizio fisico moderato rappresenta una pausa ideale dagli intensi ritmi di studio. Lo sport agisce sull’organismo rilasciando endorfine, che aiutano a stimolare la memoria e favoriscono il benessere generale.
Se di solito praticate sport, continuate a farlo anche nei periodi di studio più intensi o durante il periodo d’esame. Fate una passeggiata o jogging, magari in un parco o in campagna, perché il contatto con la natura aiuta a rilassarsi e a disconnettersi più facilmente.
Passeggiare o correre in campagna aiuta a combattere lo stress accademico
Tecniche di rilassamento
Una buona strategia per combattere lo stress accademico consiste nell’eseguire delle tecniche di rilassamento. Attualmente, la mindfulness è la più diffusa. Ci consente di essere più consapevoli delle attività che svolgiamo, aiutandoci anche a conoscerci più in profondità.
Oltre alla mindfulness, esistono altre tecniche altrettanto benefiche per la nostra mente. Promuovono il benessere generale, migliorano l’autostima, riducono la pressione sanguigna e la tensione muscolare. Tra queste ricordiamo:
- Ascoltare musica: migliorerà l’umore, stimolerà il cervello e vi aiuterà a “disconnettervi”.
- Respirazione profonda o diaframmatica: stendetevi a pancia in su, mettete una mano sull’addome e concentrate il respiro su questa parte.
- Pensieri guidati: realizzate la respirazione diaframmatica, quindi chiudete gli occhi e visualizzate mentalmente una scena che vi trasmetta sensazioni di pace, calma e tranquillità.
Combattere lo stress accademico richiede di cambiare le proprie abitudini. Forse all’inizio potrà sembrare un percorso un po’ troppo strutturato, ma con la pratica vi accorgerete che molte di queste azione vi verranno automatiche.
Vi aiuteranno a fronteggiare i periodi di stress da esame e potrete applicarle a tutte quelle aree della vita nelle quali è possibile sperimentare picchi di stress.