La maggior parte di noi ha scadenze lavorative quotidiane da rispettare. Quando queste superano le nostre possibilità – o almeno così le percepiamo – si comincia a soffrire di stress da lavoro.
Questo disturbo non ha necessariamente effetti negativi sulla nostra salute psicologica, purché sia episodico e di breve durata. Disponiamo, infatti, di meccanismi adattativi (le cosiddette strategie di coping) che ci permettono di affrontare sfide e richieste.
Se la pressione, tuttavia, si prolunga nel tempo, si produce un effetto di burnout e le risorse in nostro possesso smettono di funzionare e di essere adattative. Detto in altre parole, la mente entra in una fase di logoramento accompagnata da una serie di sintomi da stress lavorativo; ci blocchiamo e non possiamo più sfruttare le nostre strategie di coping o adattamento perché il sistema psicologico è “bruciato”.
La sindrome di burnout o esaurimento da stress lavoro-correlato è molto frequente nella nostra società. Circa il 60% dei pazienti che ricorrono alla psicoterapia sperimenta anche un alto livello di stress da lavoro. Infatti, a mano a mano che la terapia progredisce e il paziente migliora, è necessario lavorare con strategie di gestione e controllo dello stress.
Se non si lavora su questo versante, i cambiamenti non saranno mantenuti e gli effetti si ripresenteranno. Il quadro clinico del paziente, dunque, sarà nuovamente negativo. Per aumentare la consapevolezza di questo problema e per cercare di prevenirlo, oggi parliamo dei 3 effetti più pericolosi dello stress da lavoro.
Gli effetti dello stress da lavoro vanno da piccoli problemi di concentrazione e memoria, fino a sintomi di ansia e depressione.
Principali effetti dello stress da lavoro
Problemi di concentrazione e memoria
Tra i principali effetti dello stress da lavoro troviamo il logorio neuropsicologico; si tratta di un certo grado di compromissione delle funzioni cognitive come l’attenzione, il ragionamento, la memoria e il processo decisionale.
Perché lo stress colpisce le funzioni cognitive? Il motivo si trova nello svolgimento continuo e prolungato di compiti di supervisione e monitoraggio da parte della nostra mente a causa del sovraccarico di lavoro e la necessità di controllo.
“Chi vive in armonia con se stesso vive in armonia con l’universo.”
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