Test di personalità Myers-Briggs

INTJ, ESTP, INFJ...Questi enigmatici codici rispondono a diversi profili basati sul noto test di personalità Myers-Briggs. Questo strumento si basa su una delle teorie più interessanti di Carl Gustav Jung: i tipi psicologici.
Test di personalità Myers-Briggs
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Il test di personalità MyersBriggs è uno degli strumenti più noti tra la popolazione. Sebbene non raccolga il consenso dell’intera comunità scientifica, in quanto non soddisfa gli standard di affidabilità e validità, occorre sottolineare che l’indicatore MBTI continua a essere estremamente popolare.

Chi più, chi meno, tutti avremo letto almeno una volta qualcosa riguardo alla personalità INFJ, il profilo caratterizzato da introversione, intuizione, sentimento e giudizio. Allo stesso modo, può risultarci familiare la personalità INFP, quella che Jung definì del “guaritore”. In tutti i casi, queste lettere organizzate in etichette come INTJ e ESTP attirano la nostra attenzione e suscitano la nostra curiosità.

Non sbagliamo affermando che, nonostante i suoi limiti, l’MBTI sia ancora uno degli strumenti più utilizzati. È un inventario di auto-valutazione, ovvero possiamo farlo da noi attraverso un test online e scoprire la nostra personalità secondo lo standard sviluppato da Katherine Briggs e sua figlia Isabel Briggs Myers nel 1942.

Questo strumento si basa sulla celebre opera di Carl Gustav Jung intitolata Tipi psicologici. Ricordiamo che fu Jung a introdurre per primo i concetti di introversione ed estroversione e che a partire da questa dicotomia stabilì 8 tipi di personalità. Il test di personalità Myers-Briggs si fonda su questa tipologia e la arricchisce. Scopriamo di più riguardo a questo test.

«Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità…»

-Carl Gustav Jung-

Schema test di personalità di Myers e Briggs

Test di personalità Myers-Briggs: scopo, caratteristiche e affidabilità

Quando Isabel Myers e sua madre Katherine scoprirono la teoria dei tipi psicologici di Jung, ne rimasero affascinate. Uno dei loro obiettivi fu quindi quello di applicare tale teoria in modo pratico, al fine di comprendere meglio le differenze individuali, approfondire la conoscenza della personalità umana e, a sua volta, facilitare l’approccio al potenziale e ai limiti del singolo.

Iniziarono a sviluppare questo indicatore durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, prima di allora avevano già pubblicato articoli di un certo interesse quali “Meet Yourself: How to Use the Personality Paint Box” e “Up from Barbarism”.

Il test di personalità Myers-Briggs venne presentato per la prima volta con l’idea di facilitare i processi di selezione in ambito lavorativo. L’obiettivo era quello di aiutare le persone a scegliere un lavoro in grado di migliorare la propria felicità e realizzazione personale.

Ebbene, due anni dopo, questo strumento venne migliorato e corredato di un manuale d’uso. Nel 1956, l’indicatore cambiò il suo nome nella forma corrente (Myers-Briggs Type Indicator).

Quali informazioni fornisce l’indicatore Myers-Briggs?

Il test di personalità Myers-Briggs offre informazioni sullo stile di personalità. Questo strumento descrive fino a 16 tipologie alquanto specifiche.

L’obiettivo dell’MBTI, pertanto, è quello di agevolare la scoperta di se stessi, di conoscere il proprio modo di elaborare la realtà del mondo, di comportarsi, di relazionarsi, riconoscendo i propri punti di forza per potersi orientare verso scelte professionali, o anche solo per conoscere la compatibilità con altre persone.

Profili test

Quali dimensioni misura il test di personalità Myers-Briggs?

Questo test di personalità si basa su quattro scale, ovvero le seguenti.

Estroversione (E) – Introversione (I)

Occorre ricordare che tutti abbiamo delle caratteristiche sia di estroversione che di introversione. Tuttavia, tendiamo maggiormente verso una dimensione in particolare.

Sensitività (S) – Intuizione (N)

Questa dimensione si riferisce ai due modi di interagire con il mondo esterno. Le persone che prediligono la sensitività tendono a prestare maggiore attenzione alla realtà e lo fanno attraverso i sensi.

Al contrario, gli intuitivi si lasciano trasportare dagli aspetti più astratti, dalle emozioni, dai modelli e dalle impressioni. Questi ultimi sono anche più creativi e riflessivi.

Ragionamento (T) – Sentimento (F)

Questa dimensione ci offre informazioni sul modo in cui operiamo le nostre scelte. Alcuni sono più logici e oggettivi (ragione e pensiero) e altri, al contrario, sono più emotivi.

Giudizio (J) – Percezione (P)

La scala finale ci informa sul modo in cui interpretiamo il mondo esterno e sul modo in cui prendiamo le nostre decisioni. Ci sarà dunque chi usa il giudizio e propende verso decisioni ferme. Mentre, all’opposto, avremo individui più flessibili, percettivi, sensibili e adattabili.

In base ai risultati ottenuti in ciascuna di queste quattro dimensioni, otterremo un codice, ovvero una serie di lettere che definiscono il nostro stile di personalità:

  • ISTP – L’artigiano
  • ISFJ – Il protettore
  • ISFP – L’artista
  • INFJ – L’avvocato
  • INFP – Il guaritore
  • INTJ – L’architetto
  • INTP – Il pensatore
  • ESTP – Il promotore
  • ESTJ – Il direttore
  • ESFP – L’intrattenitore
  • ESFJ – L’aiutante
  • ENFP – Il campione
  • ENFJ – L’insegnante
  • ENTP – Il convertitore
  • ENTJ – Il comandante
Ragazza triste

Applicazione e affidabilità del test di personalità Myers-Briggs

Come già evidenziato all’inizio, il test di personalità Myers-Briggs non è uno strumento che incontra il riconoscimento unanime degli esperti. Si tratta di un test popolare al centro di numerose controversie. Per cominciare, le descrizioni sono piuttosto vaghe per poter descrivere il comportamento di un individuo.

In seguito a ciò, secondo la comunità scientifica questo strumento rientra nel cosiddetto effetto Forer. Ovvero, il fenomeno per cui un individuo posto di fronte a una descrizione psicologica a lui riferita, tende immediatamente a identificarvisi.

D’altro canto, occorre evidenziare un altro aspetto interessante. Nonostante le critiche e la sua bassa affidabilità e validità, questo strumento viene spesso utilizzato in ambito professionale.

Come afferma uno studio del ricercatore Allen Hammer, viene abitualmente somministrato in molte scuole affinché gli studenti individuino le loro predisposizioni. È uno strumento ricorrente anche nell’ambito dello sviluppo personale, nonché quel test che più o meno tutti abbiamo svolto online per conoscerci meglio.

L’ideale, tuttavia, è che sia un professionista specializzato a spiegarci il risultato e a offrirci un adeguato orientamento. A ogni modo, nessuno può negare che continui a rappresentare una risorsa decisamente attraente e interessante.


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