Imparate a sviluppare il vostro pensiero laterale

Imparate a sviluppare il vostro pensiero laterale

Ultimo aggiornamento: 19 giugno, 2015

Spesso capita che, quando dobbiamo affrontare un problema più o meno difficile, incominciamo a dubitare di noi stessi pensando che trovare la soluzione sarà molto complicato. Il grande beneficio che ci apporta il pensiero laterale è la sua semplicità, la sua originalità e la sua creatività. E ricordate: la prima cosa da avere ben chiara è che tutto, assolutamente tutto, è più facile di quel che crediamo.

Probabilmente, uno degli errori principali che commettiamo è usare troppo il cosiddetto “pensiero lineare”, ovvero quello che utilizza la logica in maniera palese e univoca e che ricerca una sola soluzione. Il pensiero laterale, invece, è libero e lascia spazio all’immaginazione; presenta un numero infinito di metodi per ottenere una o più soluzioni.

Imparare ad essere creativi

Il termine “lateral thinking”, o “pensiero laterale”, venne coniato da Edward de Bono, uno psicologo di Oxford che volle scoprire un nuovo modo di risolvere i problemi e affrontare le sfide. Egli volle trovare una prospettiva che ci permettesse di muoverci lungo varie traiettorie e non solo in linea retta, che ci desse l’opportunità di mettere in discussione le cose e di addentrarci in cammini meno scontati, stimolando la nostra mente e imparando allo stesso tempo.

L’importanza del pensiero laterale è stata notevolmente riconosciuta nel campo della psicologia sociale e individuale; in particolar modo, si dà molto peso al fatto di poter essere originali nei nostri ragionamenti, diversificandoli dalla normalità o dalla banalità. Per poter raggiungere tali libertà ed originalità nei vostri ragionamenti quotidiani, potete avvalervi delle seguenti tecniche:

  1. Idee aleatorie: una componente essenziale del pensiero laterale è avere una mente aperta. Questo richiede non scartare tutte le opzioni e, soprattutto, è consigliabile formulare idee nuove e aleatorie e nuove opzioni, per quanto strambe o fuori luogo possano sembrarvi.
  2. Usare delle analogie: le analogie vi sono utili per comparare idee che, apparentemente, non hanno nulla in comune tra di loro. Lo scopo è quello di allontanarsi dagli stereotipi, dalla banalità e dai concetti “preconfezionati”. Pensate al famoso disegno dell’opera “Il piccolo principe”: è un cappello? È un serpente che si è mangiato un elefante? È un elefante sotto a un cappello?
  3. Metodo di inversione: questa è senza dubbio una tecnica rischiosa. Perché, quando avete un problema o una sfida da affrontare, non provate a guardarlo con una prospettiva diversa? Vedere il problema in modo distinto può aprirvi porte che non vi aspettavate; pensare l’opposto di quanto avevate stabilito, talvolta, può regalarvi nuove visioni che non tutti sono in grado di vedere.
  4. Frammentazione o divisione: lo scopo di questa proposta è quello di sminuzzare l’unità del problema in parti più piccole, per poter vedere la sfida in un senso più ampio, ossia con tutte le opzioni che esistono. I blocchi mentali, infatti, sono soliti colpire quando si guarda solo una parte del problema o della sfida, ma ogni azione è formata da tante piccole parti che dovete considerare.

Vi proponiamo ora piccoli enigmi del pensiero laterale, affinché possiate applicare le tecniche che vi abbiamo suggerito. Vedrete che si tratta di piccole sfide apparentemente semplici, ma sicuramente le domande vi sconcerteranno un po’. Prima di iniziare, però, ricordatevi del principio più importante del pensiero laterale: tutto è molto più facile di quel che pensiamo.

Enigma n.1 “Ci sono sei uova in un cesto. Sei persone prendono un uovo per ognuna di loro. Perché alla fine rimane un uovo nel cesto?”

Enigma n.2 “La nonna sta facendo colazione e, senza volerlo, le cadono gli occhiali nella tazza del cioccolato. Quando le tira fuori si rende conto che non si sono bagnati, com’è possibile?”

Enigma n.3Come fare per pungere un palloncino senza che fuoriesca aria e senza che faccia rumore?”

Enigma n.4 “Ci sono 3 elefanti che si fanno il bagno in una vasca profonda un metro e mezzo. Come usciranno dall’acqua una volta finito?”

Soluzioni

Enigma n.1: L’ultima persona ha preso il cesto con l’uovo dentro.

Enigma n.2: Non era cioccolato liquido, bensì in polvere; il cioccolato non era ancora stato preparato.

Enigma n.3: Il palloncino è sgonfio.

Enigma n.4: Bagnati.


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