Leggende romane: tre storie per riflettere

Queste tre leggende romane ci permetteranno di riflettere su tematiche senza tempo come l'amore, la vendetta e il destino.
Leggende romane: tre storie per riflettere
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

Le leggende romane presentano una strana combinazione di esseri umani con elementi naturali fantastici e animali mitologici. In realtà, contengono molto di più.

Le leggende classiche, soprattutto quelle greco-romane, miravano a offrire un sentimento di patriottismo tra i loro abitanti, promuovendo enormi imprese che servivano sia a comprendere le origini e la storia dell’impero sia ad educare la popolazione ai valori del loro tempo.

Le leggende romane che suscitano più riflessioni

In un certo senso, è resistita fino a oggi l’idea del mondo classico come colto e quasi esemplare. Così, un buon numero di leggende romane possono servire come spunti di riflessione.

Ci spiegano il mondo attuale al di là delle loro favolose narrazioni. Questo è dovuto al loro ampio contenuto culturale e simbolico, motivo per cui sono utilizzate quotidianamente da psicologi e professionisti di varie discipline per esemplificare il mondo in cui viviamo.

Statua della lupa che allatta Romolo e Remo.

La lupa che allattò Romolo e Remo, i fondatori di Roma

Nel tentativo di dare un’origine quasi divina alla potente Roma, si diffuse la leggenda della lupa che allattò Romolo e Remo, i due fondatori di un impero che avrebbe segnato 10 secoli di storia del genere umano.

Un servo salvò i gemelli da morte certae li nascose sulle rive del fiume Tevere dove vennero accuditi da una lupa che li allattò sentendoli piangere. Più tardi, il pastore Faustolo li prenderà con sé e li alleverà con la moglie, Acca Larentia.

La lupa rappresentava un animale sacro per molte culture, compresi gli Etruschi, popolo che viveva nelle terre italiche prima dei Romani. Tuttavia, da questa leggenda possiamo estrarre altre riflessioni.

Quanto le nostre azioni possono cambiare il mondo, per esempio: chi avrebbe detto a quel servo o pastore che dai suoi atti di gentilezza sarebbe nato uno dei più potenti e grandi imperi che il mondo ha mai conosciuto?

La maga Circe e il Re Pico

La leggenda romana di Circe e del Re Pico è forse meno conosciuta, ma non meno suggestiva. In essa troviamo Pico, figlio di Saturno e padre di Fauno, sposato con la ninfa Canente.

Pico era un indovino primitivo accompagnato da un picchio, anch’esso considerato un uccello profetico. Tuttavia, l’uomo non ricambiava l’amore che Circe, la maga dell’isola di Aea, nutriva per lui. La donna, quindi, decise di trasformarlo in un uccello con poteri profetici come l’animale che da sempre lo accompagnava.

È curioso come in molte favole e leggende greco-romane troviamo spesso amori non ricambiati che culminano in modo tragico, vendicativo o drammatico. La tendenza oggi è invece quella di imparare a vivere al meglio le nostre emozioni.

È importante conoscerle, controllarle il più possibile e, soprattutto, capirle. In caso contrario, la rabbia, la vendetta o l’ira possono essere una costante, come vediamo in molte fiabe classiche.

Leggende romane: Ercole e Caco

Uno dei personaggi protagonista della maggior parte delle leggende romane è senza alcun dubbio il grande Ercole. Tanto che Virgilio, probabilmente il più grande poeta romano, narrò le sue avventure per sconfiggere Caco, metà satiro e metà gigante. Questa storia è inoltre rappresentata da una scultura in Piazza della Signoria a Firenze.

Statua di Ercole.

Virgilio sognava di plasmare un’origine romana quasi divina. Scrisse quindi l’Eneide, che narra le avventure di Enea, discendente di Troia, città da cui fugge una volta caduta in mani greche per fondare Roma sulla costa italiana.

Il racconto di Ercole e Caco è un elemento in più che si aggiunge a questa origine divina. Il gigante, dopo aver rubato alcuni buoi rossi nella valle del Tevere, viene scoperto da Ercole, che lo smembra per vendetta.

Si dice che questa storia segni l’inizio del culto di Ercole. Rappresenta inoltre una chiave antropologica per conoscere l’evoluzione commerciale dell’area. Tuttavia, ancora una volta osserviamo la vendetta, la vittoria del più forte e la punizione di atti moralmente riprovevoli.

Conclusioni

Le leggende romane, sempre analizzate da un punto di vista contemporaneo, ci permettono di riflettere su tematiche altrettanto classiche. Morale, etica, vendetta, giustizia, emozioni… Per migliaia di anni abbiamo cercato di comprenderle. Ne saremo mai capaci?

“La fortuna aiuta gli audaci.”

-Virgilio-


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