Soluzioni per smettere di posticipare

Soluzioni per smettere di posticipare

Ultimo aggiornamento: 22 aprile, 2015

La procrastinazione è l’abitudine di posticipare delle attività che si devono portare a termine, sostituendole momentaneamente per altre più piacevoli o meno importanti. Questa posticipazione si trasforma in un grande ostacolo per raggiungere le proprie mete, dato che non mettiamo in pratica i provvedimenti per riuscirci.

In fondo, si tratta di un’aggressione verso i nostri sogni e verso noi stessi. È così che entrano in gioco l’angoscia e il sentimento di colpa e al tempo stesso perdiamo la fiducia in noi stessi, credendo sempre di meno nelle nostre possibilità. Ciò che ci proponiamo oggi è condividere con voi qualche soluzione per smettere di posticipare.

È curioso che, secondo l’osservazione di numerosi casi, le attività che vengono più frequentemente posticipate sono quelle che si desiderano realizzare. I compiti relazionati con ordini altrui, invece, sono quelli meno colpiti dalla procrastinazione.

Cosa ci porta a posticipare continuamente?

L’eccessiva autocritica è ciò che provoca più problemi. Auto-screditarsi e dirsi che non siamo in grado di compiere determinati doveri ci porta a sentirci inferiori. In alcuni casi, a seconda della gravità, può persino portare alla depressione. Quando ci mandiamo messaggi di questo tipo, ci focalizziamo su quello che pensano gli altri. È per questo che per un cambiamento radicale bisogna concentrare l’energia sulla nostra partecipazione attiva in ogni situazione, in modo da poter anche imparare grazie all’esperienza.

L’altro elemento frustrante che normalmente accompagna l’autocritica eccessiva è l’idealizzazione degli obiettivi. Quando ci immaginiamo che ciò che desideriamo è incredibilmente perfetto, dobbiamo capire che, e il tempo ce ne darà l’occasione, anche se si ottengono risultati, le cose non sono mai perfette.

Posticipare per timore di sbagliare non fa altro che incrementare questo timore. È così che, non volendo cadere in errore, ci diciamo che in seguito le condizioni per agire correttamente saranno migliori; in realtà, il tempo per lavorare nel migliore dei modi va riducendosi.

Tra i vari motivi che ci portano a posticipare, sottolineiamo anche la difficoltà nel concentrarsi, spesso indotta dalle caratteristiche dell’ambiente in cui stiamo svolgendo un compito.

Soluzioni per smettere di posticipare

  • Comprendere che si può andare avanti ed imparare, nonostante gli incidenti di percorso.
  • Differenziare le cose urgenti da quelle importanti. Cos’è importante per noi? Vederlo per iscritto è più utile di quel che sembra. Le situazioni urgenti spesso hanno bisogno di attenzione immediata, ma talvolta capita che etichettiamo come “urgenti” faccende che in realtà non lo sono.
  • Suddividere i compiti. Svolgere i compiti avanzando per parti è un’ottima mossa se abbiamo bisogno di essere più attivi, ma senza sovraccaricarci, soprattutto se si tratta di un progetto di grosse dimensioni a medio o lungo termine. Convinciamoci ad iniziare oggi stesso con una delle parti: oltre a farci progredire con il lavoro, ci dimostra che stiamo andando nella giusta direzione verso quello che vogliamo ottenere.
  • Premiarsi facendo qualcosa di piacevole appena terminata l’attività. Ascoltare musica, uscire a passeggiare, ecc. sono forme di associare la nuova attitudine verso il lavoro con qualcosa di gradevole, aumentando così le possibilità di decidere di rifarlo.
  • Modificare l’ambiente circostante. Che cambiamenti nell’ambiente favorirebbero l’attività? Per esempio, lavorare su una scrivania ordinata ci può infondere una maggior sensazione di controllo e tranquillità.
  • Focalizzarsi sui benefici del fare ora ciò che normalmente si posticipava.

Queste soluzioni per smettere di posticipare rappresentano una guida schematica per riflettere e agire meglio nella nostra routine. Tuttavia, ricordiamoci che siamo noi i protagonisti delle nostre vite e che possiamo decidere di mettere un freno alla procrastinazione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.