Affrontare la maternità al meglio

Affrontare la maternità al meglio
Ana Gorrochategui

Scritto e verificato la psicologa Ana Gorrochategui.

Ultimo aggiornamento: 29 dicembre, 2022

La maternità è un’esperienza unica che fa crescere e divertire. È un periodo carico di emozioni, una tappa vitale di felicità, stanchezza, cambiamenti e aspettative che bisogna imparare a controllare. Affrontare la maternità significa vivere un’esperienza travolgente ed enormi soddisfazioni.

Quando si aspetta un bambino, spesso si intuiscono i cambiamenti in procinto e si ritiene di essere preparati, ma la verità è che la maggior parte delle mamme viene presa alla sprovvista. L’arrivo di un bambino genera emozioni positive come felicità e speranza, ma allo stesso tempo abbatte molte routine e priorità. È una fase che stravolge. Per questo motivo, è molto importante sapere come affrontare la maternità al meglio.

Sentirsi destabilizzati da un cambiamento così grande non significa necessariamente non essere pronti; ci sconvolge inevitabilmente. Come tutte le cose importanti, serve del tempo per adattarsi ai cambiamenti che sono in procinto di verificarsi.

Diventare mamma significa assumere un nuovo ruolo importante, e ritrovare l’equilibrio può sembrare quasi impossibile, soprattutto nei primi mesi. Ma non lo è. Prima di tutto, bisogna aver chiaro il proprio ruolo per poter affrontare la maternità con pienezza.

Ecografia

Come affrontare la maternità

Non esiste un unico modo per affrontare la maternità, anzi ce ne sono tanti quante sono le madri. Esistono, però, alcune questioni da tenere a mente, specialmente se non vogliamo che i momenti di ansia e sconforto prendano il sopravvento.

Non lasciarsi sopraffare dalle opinioni altrui

La maternità è una fase piena di pressioni e pregiudizi, di stereotipi e critiche che delineano ciò che è bene e ciò che è male. Ciò che rende una madre brava o cattiva. Non cadete in questo circolo… solo il pediatra può dire cosa va bene e con no.

Non concentratevi su come deve essere la maternità, bensì su quello che è per voi. Datele un senso personale, non costruitela su criteri esterni, altrimenti difficilmente potrete godervela e sentirvi in pace. Ricordate che alla base della maternità c’è l’amore, e l’amore è sempre naturale: seguite l’istinto e basatevi su criteri personali. Costruite la vostra definizione di madre e troverete la madre migliore per vostro figlio.  

Co-responsabilità

Mamma e papà sono figure distinte, ma entrambe ugualmente capaci, fondamentali e competenti. Se come madri riteniamo che la coppia desidera il meglio per il bambino, perché non riusciamo a delegare i nostri compiti al padre e non gli diamo piena fiducia?

Capita spesso che la donna si assuma tutte le responsabilità inerenti alla maternità, non permettendo al padre di impegnarsi con la stessa intensità nella crescita e nella cura dei bambini. Questo è ingiusto. Perché allora ce ne lamentiamo? Al contrario, alle volte non percepiamo da parte del partner la voglia di assumersi tale impegno.

Padre e figlio

Entrambi gli scenari non dovrebbero verificarsi. Abbandoniamo agi e rassegnazione. La responsabilità e la cura del bebè non è di una sola persona (nel caso di famiglie bi-parentali), ed è fondamentale suddividere egualmente le responsabilità che derivano dalla maternità.

Assertività

Le persone attorno a voi non fanno che suggerirvi, ripetervi e insistere su come vadano fatte le cose. Non importa se le conoscete da cinque minuti o da anni, sembra che sappiano tutti cosa è meglio per i vostri bambini. Si prendono persino la libertà di correggervi o criticarvi.

Ebbene, a meno che non riusciate a stabilire quanto prima dei limiti chiari, la situazione non cambierà. I genitori sono le uniche persone responsabili del benessere fisico ed emotivo del bambino. Trovate il modo di esprimere con chiarezza ed educazione cosa vi infastidisce e fate capire agli altri che dovete prendere voi le decisioni.

Bisogna affrontare la maternità con rispetto, e non lasciare agli altri di nascondere la loro arroganza dietro a consigli o opinioni.

Scansare il senso di colpa

La colpa è un’emozione che affiora facilmente tra le donne alla prima gravidanza. Si sentono in colpa perché non possono allattare, perché non possono permettersi l’asilo nido, perché sono arrivate tardi, perché il piccolo si è ammalato, perché non riescono a godersi il momento, perché si sentono tristi… Un senso di colpa senza fine.

La colpa può tramutarsi in un vicolo cieco. Non è costruttiva, e difficilmente può diventare positiva. Sostituitela con la responsabilità e lo spirito decisionale. Se credete di esservi sbagliate, assicuratevi di fare meglio la prossima volta. Se non potevate fare nulla per evitarlo, la responsabilità non è vostra e non ha senso sentirvi in colpa. E se siete triti, irritate o sentite di non godervi la maternità… Fermatevi. Analizzatevi. Cercate aiuto e cominciate da capo.

Mamma stanca

Tempo per se stesse

Essere una brava madre non significa passare ventiquattro ore al giorno con il neonato. Molte volte non ci permettiamo di separarci dal bambino perché non lo riteniamo necessario o perché pensiamo che lasciarlo in mani altrui renda cattivi genitori.

Affrontare la maternità con successo implica anche non rinunciare a se stesse come persone uniche e indipendenti. Non bisogna rinunciare alla carriera professionale, né agli amici, al partner o al tempo libero. No e No. Basta imparare a organizzarsi e adattarsi alle nuove sfide che si profilano all’orizzonte.

Quando si diventa madre, non si smette di essere donna. Non potete rinunciare a voi stesse e smettere di prendervi cura di voi. Non potete tralasciare altri ambiti importanti della vostra vita. Per potervi sentire bene in quanto madri, dovete prima sentirvi bene con voi stesse.

Genitori felici cresceranno bambini felici. Non abbandonatevi, dunque, perché per quanto la maternità possa essere bella e importante, la vita va oltre il ruolo di madre.

Niente paragoni

La maternità è definita come un’esperienza meravigliosa, unica e irripetibile. È la verità. Quello che non tutti raccontano, però, è che si tratta anche di una fase molto dura dove tutto cambia. Ci si può sentire sopraffatte, colte alla sprovvista, stufe… E talvolta persino sole e abbandonate in una spirale di emozioni negative, dove le altre madri ci appaiono molto più belle, felici e contente.

A volte non è tutto oro quel che luccica. Ma anche se così fosse, ricordate che ogni madre è unica e ogni situazione diversa: in campo di maternità ed educazione non c’è spazio per i paragoni. Affrontare la maternità in maniera salutare vuol dire sentirsi protagoniste della propria esperienza e dare il meglio di sé, lasciando da parte il resto. Non dobbiamo farci condizionare dalle altre madri; la maternità non è una gara.

Ci sono diversi modi per essere una brava madre

Esistono infiniti modi per affrontare la maternità. Il modo migliore è farla vostra. Spogliarvi di tutte le pressioni inutili e godervela a modo vostro.

Una nuova persona sta per arrivare in questo mondo per costruire il suo. È importante capire che le insicurezze, i dubbi e le giornate negative fanno parte della maternità così come della vita. È anche importante accettare che non tutte le emozioni che ci accingiamo a provare in una fase così intensa saranno positive. Sarebbe strano se così fosse.

La maternità è un gioiello grezzo che sta a noi levigare giorno per giorno. Non dimentichiamo che prima di madri, siamo persone. Siamo l’asse centrale della nostra vita, il pilastro sul quale i nostri figli costruiranno le loro. Per affrontare la maternità in modo sano a volte basta essere generose con se stesse.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.