Aiutare una persona anziana triste

Aiutare una persona anziana triste
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

La tristezza fa parte della nostra vita e nessuno può scappare. Tuttavia, è più facile che ci sommerga in alcune tappe. Una di queste è quella della terza età, quella fase in cui iniziamo a vedere la gioventù come un orizzonte lontano che rimane sempre più indietro. Molti si chiedono come si possa aiutare una persona anziana che è triste e che si sente intrappolata in questa emozione, la quale si fa ricorrente.

Ci sono varie ragioni per sperimentare la tristezza durante la terza etàCome durante l’adolescenza, all’improvviso il corpo cambia e sfugge al nostro controllo. Cambia la relazione con la famiglia e con il contesto sociale. Molti smettono di lavorare regolarmente in questa fase della loro vita e altri devono far fronte al dolore della perdita del proprio compagno o degli amici e dei sogni che forse non si potranno più realizzare.

Fattori di rischio per la depressione

Il miglior modo di aiutare una persona che potrebbe soffrire di depressione è conoscerne il livello di vulnerabilità e capire quali fattori possono incrementarne il rischioTeniamo in considerazione che in questo momento vitale le perdite di solito sono frequenti e le vincite più eccezionali, contrariamente a ciò che succede durante l’infanzia.

Una donna anziana

Allo stesso modo, alcune circostanze potrebbero incrementare il rischio di soffrire di depressione durante questa tappa della vita. Tra queste troviamo soprattutto:

  • Lo stato di salute. In caso di problemi di salute, specialmente quando sono cronici, il rischio di depressione è maggiore. Molto di più nei casi nei di malattie degenerative o che implicano dolore fisico frequente.
  • La personalità. Una persona insicura o con una bassa autostima è più incline a lasciarsi sopraffare dalla tristezza nella terza età.
  • La condizione socioeconomica. La dipendenza economica o la mancanza di mezzi in questa fase genera un maggior rischio di depressione.
  • Vivere da solo.
  • Avere una rete di relazioni sociali scarsa o nulla.

Se si conoscono questi fattori di rischio, si possono anche individuare i primi indizi per sapere come aiutare una persona anziana che può sentirsi triste. All’inizio, pertanto, è importante valutare i fattori di rischio, sempre con la persona interessata, e cercare i mezzi adeguati per scongiurare una depressione.

Aiutare una persona anziana che è triste

Aiutare una persona anziana che è triste non vuol dire farsi carico della sua tristezza. Una persona triste non ha bisogno di essere “adottata”, ancor meno compatita. Tale intervento richiede motivazione, affetto, compagnia e sostegno. Ma soprattutto rispetto. Bisogna, dunque, accettare i suoi tempi, le sue decisioni, le sue preferenze. Sostenendo, dando coraggio, ma lasciando che sia lei a decidere. In questo modo, sarà più probabile che qualsiasi cambiamento che venga prodotto si mantenga nel tempo.

Sguardo di un anziano

L’aiuto, oltre a essere migliore quando è intelligente e consono alla persona, è anche più positivo quando nasce dall’onestà e dal cuore. Quando lo facciamo perché teniamo a quella persona e non perché, per esempio, smetta di infastidirci.

Che cosa si può fare per aiutare una persona anziana che non si sente bene a livello emotivo? Queste sono alcune misure:

  • Invitatela ad allontanare i pensieri negativi in modo che il suo stato d’animo la induca ad agire in modo positivo. Fatelo con affetto. Se vi dice che non riesce più a fare nulla in modo giusto, chiedetele se potete fare qualcosa affinché questo cambi. Se dice che non le interessa niente, lasciatela parlare liberamente senza controbattere.
  • Non lasciate che trascorra una giornata intera senza far niente. Aiutatela a trovare piccoli compiti produttivi con i quali possa sentirsi utile.
  • Incitate i sentimenti positivi. Aiutatela a ricordare i bei momenti, i successi, etc. Consultate la sua opinione e fatele sapere che valorizzate la sua saggezza e la sua esperienza. Fatele sapere che la sua opinione per voi conta.
  • Offritele degli stimoli che le facciano trovare delle attività che le risultino gratificanti, per quanto siano di poco conto. Una passeggiata mattutina, la lettura, il giardinaggio, qualsiasi attività va bene.
  • Aiutatela a strutturare una routine. La tristezza e la depressione fanno sì che a volte si passi molto tempo a letto o troppe ore davanti alla televisione. Possiamo sederci con la persona anziana e riorganizzare insieme la sua routine. Tuttavia, noi possiamo proporre, ma sarà lei a dover avere l’ultima parola. In caso contrario, dovremmo fare un lavoro di supervisione costante affinché sia produttiva.
Una donna che abbraccia un anziano

Saper invecchiare è un processo nel quale solitamente esistono momenti complicati a livello emotivo. Otteniamo molto quando scopriamo che sostenere chi è più vulnerabile è anche un modo per sentirci bene con noi stessi, riempire la nostra vita di significato e dare maggior senso alla nostra persona.

*Nota: la tristezza, nel senso stretto del termine, è una emozione e come tale non può prolungarsi molto nel tempo. In questo articolo, con il vocabolo tristezza ci riferiamo più che altro a uno stato nel quale predominano la malinconia, la frustrazione e la tristezza stessa, più che l’emozione in sé.


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