Aiuto psicologico agli anziani durante la pandemia

Gli anziani hanno bisogni di noi. Oltre a proteggerli dalla pandemia, è importante prendersi cura del loro benessere mentale. Esistono diverse strategie psicologiche che tutti noi possiamo utilizzare per migliorare il loro umore e la loro motivazione.
Aiuto psicologico agli anziani durante la pandemia
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Nell’attuale crisi sanitaria, i nostri genitori e i nostri nonni appartengono a quella fascia della popolazione più vulnerabile. Dare aiuto psicologico agli anziani non è solo una necessità, ma una priorità. Come ben sappiamo, molti di loro affrontano questa situazione nella solitudine delle loro case, il che ne mette a rischio la salute mentale.

Indubbiamente ci mancano e noi soffriamo per loro. Quando riusciremo a contenere il diffondersi del virus, dovremmo affrontare molti problemi. Uno di essi sarà senza dubbio quello di rivedere l’assistenza nei centri socio-sanitari, sia per quanto riguarda gli anziani che per le persone con disabilità.

Ogni società che si considera avanzata deve proteggere e prestare attenzione a questa parte della popolazione alla quale dobbiamo tanto. Sia nelle RSA che a casa, gli anziani hanno bisogno di strategie urgenti che non devono riguardare solo la protezione dal COVID-19.

Prendersi cura del loro benessere psicologico è una priorità e tutti possiamo essere d’aiuto. Scopriamo come…

Uomo anziano seduto che guarda dalla finestra

Come possiamo offrire aiuto psicologico agli anziani?

Quando una persona ha superato i 65 anni, è considerata anziana. Tuttavia, dobbiamo essere chiari su un punto: le moderne generazioni di sessantenni e settantenni sono più attive e vitali delle precedenti. Parliamo di quei nonni che si prendono cura dei nipoti, che viaggiano, che vanno alle feste, che continuano a imparare cose nuove e che hanno sempre nuovi obiettivi da raggiungere.

Le persone anziane rappresentano una grande fetta della popolazione. Come ben sappiamo, la nostra società sta invecchiano sempre più e le esigenze sono diverse rispetto al passato.

Abbiamo pensionati molto attivi e persone anziane che necessitano di una continua assistenza di qualità. Una parte di loro vive da sola, altri con il partner e altri ancora con i figli e i nipoti.

Questa fetta di popolazione si è ritrovata improvvisamente più vulnerabile a causa del Coronavirus. Per loro la quarantena è più dura, a tal punto che la maggior parte non ha potuto avere contatti diretti con i figli e i nipoti. Le conseguenze di questa situazione possono essere molto gravi. Vediamo come possiamo offrire aiuto psicologico agli anziani durante la pandemia.

L’uso dei social network per offrire aiuto psicologico agli anziani

Una società non può trascurare gli anziani e quando parliamo di società, intendiamo tutte le persone che ne fanno parte. Significa che in ogni città, comune o paese, per quanto piccolo sia, si devono mettere in pratica delle misure che possano aiutare gli anziani a superare il periodo della pandemia. È richiesto, quindi, l’intervento dei comuni, delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni, ecc.

Allo stesso modo, anche chi ha dei vicini anziani, soprattutto se vivono da soli o lontano dai loro parenti, deve dare una mano d’aiuto. Sapere come stanno e se hanno bisogno di qualcosa dovrebbe essere l’interesse di ogni buon vicino.

La tecnologia è una grande alleata, ma bisogna sapere come e quando utilizzarla

Nella situazione attuale, la tecnologia è un mezzo che ci permette di rimanere in contatto con le persone anziane. Per gli anziani le nuove tecnologie sono degli strumenti attraverso cui poter parlare con i figli, vedere i nipoti e rimanere in contatto con i loro amici.

Spesso, il semplice fatto di sapere che a una determinata ora riceveranno una videochiamata illumina la loro giornata. Li costringe a vestirsi, a pensare a quello che stanno per dire, a ricordare degli aneddoti da condividere con i familiari e gli amici.

Nonno e nonna videochiamata nipoti

Aiuto psicologico per gli anziani: attività mentali per mantenere il cervello attivo

Ogni persona dovrebbe dedicare del tempo alle attività che più le piacciono e dalle quali può trarre dei benefici. I nostri genitori e i nostri nonni possono fare dei cruciverba, il sudoku, costruire dei modellini, cucire, dipingere, cucinare, ecc.

All’interno dei loro telefoni (e dei loro computer) ci sono una miriade di applicazioni e programmi per mantenere la mente attiva. Inoltre, online possono trovare tanti giochi e applicazioni.

Fare esercizio fisico con attenzione e moderazione

Un aiuto psicologico per i nostri anziani può essere anche quello di fare un po’ di attività fisica. Ovviamente, bisogna farlo con moderazione conoscendo i propri limiti ed evitando di correre dei rischi.

Molti dei nostri genitori o nonni erano abituati a fare una passeggiata. Nella situazione attuale, purtroppo, devono trovare altre attività fisiche per rimanere attivi.

Ad esempio, possono salire e scendere le scale o fare degli esercizi di stretching o yoga da adattare in base alla loro età e forma fisica.

Linee guida per utilizzare il tempo a disposizione e migliorare la memoria

Uno dei problemi più comuni che possono avere i nostri anziani è la confusione mentale o la difficoltà a ricordare che giorno è. Per evitare questi problemi, devono svolgere dei compiti che li facciano rimanere in contatto con il qui e ora, con la loro identità e la loro storia personale.

L’ideale è seguire delle routine quotidiane. Per esempio, possono tenere un diario in cui scrivere che giorno è oggi, cosa hanno fatto ieri e cosa hanno intenzione di fare. Anche rivedere gli album fotografici può essere d’aiuto.

L’ora del tramonto è il momento migliore per fare una videochiamata con gli anziani

In genere, le persone anziane possono avere un abbassamento dell’umore quando arriva il tramonto. Le persone che soffrono di demenza sono particolarmente sensibili a quest’ora del giorno.

La sindrome del tramonto, di fatto, è una condizione molto comune nelle persone anziane ed è principalmente correlata alle alterazioni del nucleo soprachiasmatico e alla carenza di melatonina. Quando possibile, pertanto, sarebbe opportuno chiamarli nel tardo pomeriggio.

È importante, inoltre, chiedere loro come è andata la giornata, cosa hanno mangiato e come stanno. Dopo aver verificato che va tutto bene, è consigliabile indirizzare la conversazione verso i seguenti aspetti:

  • Ricordare i momenti positivi del passato per stimolare la loro memoria.
  • Proporre loro attività da svolgere insieme quando questo momento passerà per dar loro motivazione e speranza.
  • Ridurre e razionalizzare le paure che possono avere. Quando sentono o leggono le notizie sull’andamento della pandemia, molte persone anziane provano una maggiore paura rispetto a noi. Per quanto possibile, dobbiamo trasmettere calma e dire loro che andrà tutto bene.

Tutti possiamo fare la nostra parte per offrire aiuto psicologico agli anziani durante questa pandemia. Ognuno di noi può essere quel vicino che va a fare la spesa per loro, quel nipote che manda messaggi divertenti e amorevoli, quel figlio che allevia le loro paure e che li rassicura sul fatto che andrà tutto bene e che presto potranno riabbracciarsi.


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