Amici possessivi e tossici: l'orrore di convivere con persone che ci assorbono

Amici possessivi e tossici: l'orrore di convivere con persone che ci assorbono

Ultimo aggiornamento: 27 ottobre, 2016

Ci sono relazioni che ci debilitano in modo sistematico. Si tratta degli amici possessivi e tossici, dei rapporti con persone che ci assorbono e che finiscono col trasformare un sentimento genuino e importante in fonte d’orrore.

Le persone che ci assorbono ci sfiniscono, ci debilitano e succhiano tutta la nostra energia; non ci lasciano spazio per i nostri interessi e i nostri bisogni personali, che ognuno dovrebbe poter avere.

Probabilmente, quando facciamo notare loro che pretendono troppo, dicono di farlo per il nostro bene. Ci fanno mettere in dubbio il nostro atteggiamento e manipolano i nostri sensi di colpa come vogliono.

È possibile che queste persone non vogliano farci del male in modo consapevole; anzi, tutti noi possiamo essere persone “assorbenti” e tossiche in alcuni casi. Il loro atteggiamento può derivare da uno stato emotivo negativo cronico e dalla mancanza di autostima, che cercano di compensare nell’unico modo che conoscono: prendendo possesso delle persone che le circondano.

“Di solito le persone ossessive all’inizio della relazione soddisfano tutti i bisogni materiali o emotivi della nostra amicizia e in cambio ci chiedono di non cercare altre fonti di soddisfazione all’infuori di loro.”

-Samuel Merlano-

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Come identificare i predatori emotivi

Il furto della nostra libertà emotiva e relazionale funziona proprio come la caccia. I potenziali predatori emotivi cercano le persone più appetitose, vale a dire quelle che possiedono le caratteristiche che invidiano: gentilezza, carisma, forza di volontà, ecc.

Come sapete, molto spesso le persone cercano negli altri ciò che vorrebbero ottenere. Per questo motivo, gli amici tossici e possessivi si avvicinano all’essenza positiva dei loro amici, mascherando le loro azioni dietro manifestazioni di amicizia.

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La vera amicizia, però, non è quella che ci impedisce di crescere, ma quella che alimenta l’equilibrio e il benessere di tutti i membri del gruppo. Per questo motivo, possiamo dire che una relazione sincera NON è:

  • Abusare emotivamente degli altri.
  • Manipolare gli altri per ottenere i propri interessi.
  • Approfittare della fiducia data dal legame che ci unisce agli altri per lasciarli senza respiro emotivo.
  • Utilizzare sporadici gesti di bontà per cercare di compensare l’infelicità provocata.
  • Criticare in modo feroce chi cerca di affrontare le questioni che ci fanno più male.
  • Ritirare il nostro sostegno quando ci conviene.
  • Promuovere la dipendenza emotiva.
  • Ricordare gli errori del passato e usare il ricatto come strategia.
  • Non assumerci la responsabilità delle nostre azioni.
  • Umiliare e sminuire in modo subdolo l’altro, affinché gli altri amici della vittima non lo notino.
  • Essere gelosi quando la nostra vittima sta bene con gli altri.
  • Frenare il potenziale sviluppo di un’altra persona.

Ci sono vampiri di tutti i tipi e di tutte le età. Di solito si tratta di persone vicine a noi che usano la loro influenza e la loro astuzia per soddisfare il loro bisogno di manipolare gli altri. Solo così, infatti, ottengono il nutrimento socio-affettivo di cui hanno bisogno.

Migliore è la loro maschera, più pericolose sono. Può darsi che siano amicizie che vanno avanti da anni e che l’intensità delle esperienze vissute con loro ci impedisca di vedere l’albero malato nel bel mezzo di quel bosco frondoso.

La loro abilità per sembrare dei poveri martiri ha l’obiettivo di ottenere che gli altri diventino propagatori viventi delle loro virtù.

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Allo stesso modo, quando si verifica un litigio o una discussione, cedono soltanto se sanno di poterne trarre un beneficio maggiore. Vi manipolano abilmente, come frasi del tipo “E tu di più” oppure “Ti ricordi quando… Adesso tocca a te”. E quel “tocca a te” si riferisce quasi sempre a un favore più grande di quello che vi avevano fatto loro.

Fanno fatica ad aprirsi a un confronto diretto, e per questo fuggono quando qualcosa dà loro fastidio perché non rientra nei loro interessi e non asseconda il loro ego. Evitano qualsiasi situazione che non sia utile a soddisfare i loro bisogni.

Inoltre, spesso reagiscono in modo emotivo e drammatico, un’abitudine che li rinchiude dietro le sbarre della compulsività, il che li induce a ripetere in continuazione le loro strategie per assorbirvi.

Tuttavia, le amicizie buone e sane sono esattamente il contrario. Sono quelle che ci mettono le ali per volare e ci regalano motivi per rimanere, sono quelle che alimentano la sensibilità e l’emotività in modo genuino ed equilibrato.

Ricordate che distinguere i buoni amici da quelli negativi non è così difficili: i primi sono quelli che non s’impossessano né di voi né di coloro che vi circondano. Evitate i vampiri travestiti da amici, e cercate sempre l’equilibrio, solo così non ve ne pentirete. Allontanatevi da chi vi allontana da voi stessi.


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