Amore cieco: non vedere com'è davvero una persona

Amore cieco: non vedere com'è davvero una persona
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Ci innamoriamo tutti e ognuno di noi ha modi diversi di amare, perché si esprime in modo diverso con la persona amata. Ci sono, quindi, diverse forme di amore: amore per un partner, per un fratello, per un figlio, per i genitori, per un membro della famiglia, per gli amici, per quello che si fa… E ognuno di questi amori può essere un amore cieco.

A volte possiamo provare un amore senza limiti, nel quale rendiamo l’altra persona un essere privo di difetti, che ammiriamo profondamente. Ci meravigliamo di tutto quello che fa e diventa una presenza fondamentale nelle nostre vite. E a questo punto potremmo avere l’impressione che non saremmo nessuno senza questa persona.

A volte possiamo amare così tanto una persona da non essere in grado di vedere com’è davvero. Creiamo una sorta di riflesso distorto. Si tratta di amore cieco, un amore in cui possiamo idealizzare la persona che amiamo e dare tutto per lei, dimenticandoci di noi. A seguire vi parliamo di questo tipo di amore, concentrandoci sull’amore cieco nelle relazioni di coppia.

“L’amore viene dipinto cieco e con le ali. Cieco per non vedere gli ostacoli e con le ali per evitarli”.

-Jacinto Benavente-

Amore cieco: quando idealizziamo la persona che amiamo

A volte non ci accorgiamo di com’è davvero la persona con cui stiamo. Questa cecità può essere il prodotto dell’idealizzazione: la consideriamo perfetta e potremmo persino smettere di vedere “il suo lato umano”. Esageriamo le sue qualità, smettendo di apprezzare le nostre, così da poter dire che è impeccabile. Ci sentiamo bene perché abbiamo davanti qualcuno incredibile e spesso irraggiungibile.

Donna si copre gli occhi con le mani e ha due cuori disegnati sui dorsi

Sigmund Freud affermava che l’idealizzazione consiste nel sopravvalutare qualcuno, che sia in modo conscio o inconscio. Si tratta, inoltre, di un meccanismo di difesa, ovvero un modo che usiamo per placare ciò che ci affligge. Diamo un grande valore all’altra persona per mitigare la nostra angoscia.

Attraverso questo meccanismo di difesa soddisfiamo una parte dei nostri bisogni, smettiamo di sentirci soli o immotivati ​​perché vediamo l’altra persona come un complemento. E quell’amore appaga tutto quello di cui avevamo bisogno. Il partner può amarci o meno, l’idealizzazione non è relazionata con lo stare fisicamente vicino a qualcuno, ma con il modo in cui sopravvalutiamo la persona in questione.

Amore cieco, amore a tutti i costi

L’idealizzazione del partner, insieme a una svalutazione di sé stessi, porta molte persone a dare troppo nelle loro relazioni. Questo dare in modo smisurato può finire per sopraffare l’altro o, quando c’è un lupo travestito da pecora, facilitarne il piano malvagio.

Quando diamo tutti noi stessi agli altri, ponendo ci in fondo alla gerarchia, siamo completamente indifesi. Se avremo fortuna, non ci accadrà nulla; ma se incontriamo qualcuno con intenti poco nobili, le conseguenze possono essere altamente negative. Non badiamo a noi stessi né ai nostri desideri, perché viviamo per l’altro. Anche se la persona ha interessi diversi dai nostri, accantoniamo quello che desideriamo e facciamo tutto quello che ci viene chiesto dal partner.

Quando amiamo il partner più di noi

L’amore cieco potrebbe essere riassunto nella frase “Il mio partner è più importante di me”. In altre parole, si crea uno squilibrio quando riteniamo che la persona amata venga prima di noi. Le caratteristiche che potrebbero derivare da questa situazione sono le seguenti:

  • Dimenticare chi siamo.
  • Consentire all’altro di calpestarci.
  • Minore autostima.
  • Non sapere cosa fare se l’altra persona non c’è.
  • Vivere la vita del partner.

Tutto questo può succedere quando mettiamo l’altra persona prima di noi, spesso senza che sia una decisione consapevole, nemmeno un interesse. In molti casi non si riesce a dire di no alle richieste che non è possibile soddisfare, perché sono eccessive o frequenti o perché non si dispone delle risorse necessarie.

Coppia abbracciata con gli occhi chiusi

Essere innamorati dell’amore

Si può sperimentare amore cieco anche quando si è innamorati dell’amore. Cosa significa? Quando crediamo che l’amore sia la cosa più bella che possa esistere. E vogliamo avere amore a prescindere dalle risposte alle domande più importanti. Come? Con chi? In quali circostanze?

Quando ci innamoriamo dell’amore, non ci interessa particolarmente quale persona abbiamo accanto. Non importa, non fa differenza, perché genereremo un’immagine sovrapposta che si adatta a quello che vogliamo davvero. In altre parole, cerchiamo una relazione a tutti i costi perché crediamo che sia il modo per trovare l’amore e avere ciò che desideriamo.

Siamo così impegnati a soddisfare le nostre aspettative su quello che sogniamo di amare, che non ci impegniamo a conoscere davvero l’altra persona. Continuiamo a immaginare, e ciò che immaginiamo ci sembra fantastico. Relazionarci con quella fantasia spesso finisce per alimentare la fantasia stessa. Fino al punto in cui la bolla si rompe e apriamo gli occhi, un po’ disorientati e feriti.

In questo caso non idealizziamo la persona, idealizziamo l’amore. Ci entusiasma l’idea di fare le cose che fanno gli innamorati, al punto da minare la nostra autostima. Indirettamente, la ricerca dell’amore in questo caso è una risposta logica per preservare o migliorare l’immagine che abbiamo di noi stessi.

Se smettiamo di vedere l’altra persona, potremmo perdere l’opportunità di avere un relazione autentica. Di conseguenza, ci concentriamo così tanto sulla nostra idea di amore, che non vediamo davvero l’altro e non viviamo il momento presente. In tal modo, esaltiamo l’infatuazione, ci dimentichiamo del partner e di noi stessi. Ciò che conta è realizzare quell’amore magico, confortevole e pericoloso, perché manca di realtà.

Amare senza diventare ciechi

Non tutto l’amore è cieco. Alcune idee per amare senza avere delle bende sugli occhi possono essere:

  • Avere una connessione più profonda con noi stessi. Si tratta di investire risorse per prenderci cura del nostro centro di attenzione e del nostro dialogo interiore. In questo modo non dimenticheremo di essere importanti e unici per le persone che ci amano. Potremo amare davvero qualcuno e non una superficie sulla quale la nostra immaginazione disegni un capriccio.
  • Stabilire dei limiti. Consiste nell’essere chiari su quello che vogliamo e mostrarlo al nostro partner. Si tratta di essere assertivi.
  • È importante sapere che il partner ha sia qualità che difetti. Non disumanizziamo il nostro partner, poiché tutti hanno pregi e difetti.
  • Non andare oltre le nostre possibilità. Diamo ciò che possiamo senza mettere noi stessi in secondo piano. Amare un’altra persona non significa sacrificare tutto.
  • Accantonare la propria vita non dovrebbe essere un’opzione. È possibile amare e non trascurare noi stessi.
  • Coltivare noi stessi ​​per avere qualcosa da offrire. Quando amiamo noi stessi e ci conosciamo, possiamo potenziare il meglio di noi. Indirettamente, dunque, possiamo essere migliori anche per l’altro.
Coppia di fronte

L’amore non ci rende ciechi di per sé, siamo noi che possiamo diventarlo con l’amore. In altre parole, dipende da noi indossare una benda e non vedere buona parte di ciò che accade nella nostra relazione, nell’altra persona e in noi. Di conseguenza, siamo noi a poter cambiare la situazione. Per sapere se il nostro è un amore cieco, connettiamoci con noi stessi e siamo onesti, la risposta è dentro di noi.

“L’amore non ferisce nessuno; se senti di essere stato ferito dall’amore, sappi che è stato ferito qualcos’altro dentro di te e non la tua capacità di amare.”

-Osho-


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