Amore nelle persone con autismo

Al di là dell'opinione generale, una persona con disturbo dello spettro autistico è empatia, si innamora e può mantenere una relazione felice. Tuttavia, è importante considerare le sfide che dovranno affrontare.
Amore nelle persone con autismo
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

I dati potrebbero sorprendervi, ma una delle domande più comuni su Google sul disturbo dello spettro autistico è se è possibile avere un partner o sposarsi. L’amore nelle persone con autismo è oggetto di miti, idee distorte e tremenda ignoranza.

Ancora oggi sono in molti a pensare che gli uomini e le donne con un disturbo dello spettro autistico non capiscano il linguaggio dell’affetto. È un grosso errore.

D’altro canto, i familiari sanno bene che le persone con autismo apprezzano e hanno bisogno di affetto quotidiano. Anche questi adolescenti e adulti si emozionano, si innamorano e nutrono passioni e desideri.

A volte arrivano persino a essere estremamente emotivi. Le emozioni li travolgono e non sanno bene come comportarsi in mezzo a quell’universo caotico.

Un aspetto che dovrebbe essere chiarito prima di tutto è che non tutte le persone con autismo sono uguali. Questo disturbo neurobiologico dello sviluppo si manifesta in molti modi e ognuno presenta caratteristiche e, a sua volta, bisogni.

Ci sono casi più gravi in cui si soffre di serie limitazioni di linguaggio, la sindrome di Asperger e persino l’autismo altamente funzionale. Così, e al di là dei possibili limiti, stereotipi o alterazioni sensoriali, ognuno sente il bisogno di essere amato, di essere accudito.

In che modo ricevere e donare affetto, tuttavia, varia. Alla luce di ciò, risultano necessari supporto e strategie per instaurare relazioni felici e appaganti.

Ragazzo che pensa all'amore nelle persone con autismo.

L’amore nelle persone con autismo

L’amore nelle persone con autismo risponde a un bisogno. Ogni essere umano desidera sentirsi parte di qualcosa, condividere esperienze, sentire la vicinanza di un altro essere che si ama, si ammira e si desidera. Perché una persona con disturbo autistico non dovrebbe provare qualcosa del genere?

Buona parte delle convinzioni in merito si deve a disinformazione o informazioni obsolete. Per esempio, uno degli autori più noti nello studio dell’autismo e dei disturbi del neurosviluppo è Simon Baron-Cohen. Questo psicologo è noto per i suoi lavori relativi alla teoria della mente.

Durante gli anni ’90 molti suoi libri divennero popolari. Come conseguenza di ciò, iniziò a diffondersi l’idea che “tutte” le persone con ASD (disturbo dello spettro autistico) non fossero capaci di provare empatia, di connettersi con l’ambiente circostante, di cogliere e comprendere i segnali sociali.

A ciò si è aggiunta l’immagine data dal mondo del cinema e della televisione: persone disconnesse dalla realtà, geniali in una determinata disciplina.

Questo spettro, invece, racchiude in sé una grande variabilità, molteplici gradi per cui non sempre si è geni, né si è carenti di empatia.

Empatia emotiva: emozioni che traboccano

Una delle idee più diffuse è che le persone con autismo mancano di empatia. Questa affermazione non è vera, anzi, ha delle sfumature importanti.

Uno studio pubblicato nel 2019 dall’Università di Osaka presenta dati a sostegno dell’ipotesi che le persone con spettro autistico mostrino carenze in quella che è nota come empatia cognitiva. In altre parole, hanno difficoltà a capire perché qualcuno soffre, si arrabbia o è deluso.

Tuttavia, e qui arriva la sfumatura, presentano un’elevata empatia emotiva. Ciò significa che provano con un’elevata intensità le emozioni degli altri. A volte quella ricettività emotiva è persino maggiore rispetto ai neurotipici (persone senza autismo).

Coppia che si guarda l'un l'altro pensando all'amore nelle persone con autismo.

L’amore nelle persone con autismo: capiscimi e io capirò te

L’amore nelle persone con autismo non è facile. Sono capaci di innamorarsi e profondamente. Tuttavia, se una relazione è già di per sé complicata, per la persona con ASD lo è ancora di più. Il partner dovrà dunque prestare attenzione ai seguenti aspetti:

  • La persona con autismo non capirà molti codici relazionali che emergono ogni giorno. È possibile che il partner abbia bisogno di un abbraccio dopo una brutta giornata, che si aspetti un “ti amo” prima di uscire di casa per andare al lavoro, di ricevere un complimento, una parola di sostegno… Molti di questi aspetti possono sfuggire alla persona con ASD.
  • La comunicazione risulta essenziale. Il partner deve essere il rifugio della persona con ASD  e il traduttore di tutti quei codici che le sfuggono e che non sempre comprende.
  • Conviene cosa si vuole e cosa ci si aspetta in determinati momenti. “Vorrei che mi chiedessi quando torni a casa dal lavoro come è andata la mia giornata”, “se mi vedi triste, abbracciami forte”, “quando camminiamo per strada, ricordati di tenermi la mano”, ecc.
Coppia che si tiene per mano e amore nelle coppie con autismo.

Conclusioni

L’amore nelle persone con autismo è possibile, seppur con le sue difficoltà, le sue sfumature e le sue enormi sfide. Anche in questo ambito i professionisti possono offrire strategie, sostenere e accompagnare la coppia in quella crescita grazie alla quale molti raggiungono la felicità.


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