Un'applicazione per ridurre l'ansia?

Uno studio pubblicato su Clinical Psychological Science, rivista dell'Association for Psychological Science, presenta un'applicazione per ridurre l'ansia.
Un'applicazione per ridurre l'ansia?
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Uno studio pubblicato su Clinical Psychological Science, rivista dell’Association for Psychological Science, presenta un’applicazione per ridurre l’ansia.

Gli esperti indicano che dedicare 25  minuti al giorno a un gioco per cellulare scientificamente sviluppato può ridurre l’ansia nelle persone stressate.

Lo studio citato suggerisce che i giochi tecnologici scientificamente controllati potrebbero offrire la possibilità di misurare la salute mentale e ottenere benefici comportamentali in persone con livelli di ansia relativamente alti.

Anziana con ansia.

Un’applicazione per ridurre l’ansia

Il gioco si basa su un trattamento cognitivo emergente per l’ansia chiamato Attention Bias Modification Training.

Questo consiste nell’esporre il paziente a uno stimolo valutato come minaccioso e concentrarsi sul passaggio a uno non minaccioso.

La ricercatrice capo Tracy Dennis, dell’Hunter College, afferma che “milioni di persone che soffrono di disturbi psicologici non cercano né ricevono servizi di salute mentale “.

Secondo Dennis, ciò potrebbe dipendere dagli alti costi, il difficile accesso o alla ancora oggi attuale stigmatizzazione degli individui con disturbi mentali.

Alla luce di ciò,  prosegue: “Data questa preoccupante disparità tra necessità e accessibilità dei servizi, è fondamentale che i ricercatori sviluppino sistemi di erogazione di cure alternativi, ovvero più convenienti, accessibili e allettanti”. Ed è qui che entra in gioco l’applicazione per cellulari.

Ragazza che scrive al cellulare.

Lo studio

Nello studio, circa 75 partecipanti con alti livelli di ansia sono stati costretti a seguire due personaggi sullo schermo, tracciando i loro percorsi il più velocemente possibile.

Dopo aver giocato a questo gioco per 25-45 minuti, è stato chiesto loro di fare un breve discorso ai ricercatori mentre venivano filmati, una situazione particolarmente stressante.

I video hanno rivelato che i partecipanti che hanno giocato alla versione del gioco basata su ABTM hanno mostrato un comportamento meno nervoso durante la conversazione; in seguito hanno riportato sentimenti meno negativi.

Anche coloro che hanno dedicato solo 25 minuti al gioco progettato ne hanno dimostrato i potenti effetti sull’ansia e sullo stress.

La dottoressa Tracy Dennis, coautore dello studio con la Dottoressa Laura O’Toole della City University di New York, afferma a tal proposito che “è una buona notizia perché le applicazioni per cellulari tendono a essere facilmente raggiungibili e immediate”.

I ricercatori stanno studiando se anche sessioni di gioco più brevi, simili a quelle tipiche dei giochi su dispositivo mobile, avrebbero lo stesso effetto di riduzione dell’ansia.

“Stiamo esaminando se l’utilizzo dell’applicazione in sessioni di 10 minuti nel corso di un mese riduca con successo lo stress e promuova risultati positivi in donne in gravidanza moderatamente ansiose”, afferma Dennis.

Donna stressata.

Conclusioni

Sebbene non sia ancora chiaro se questa applicazione offra benefici per la salute mentale nelle persone con ansia diagnosticata clinicamente, rappresenta un caso convincente di “vaccino cognitivo” contro ansia e stress.

I ricercatori ritengono che le applicazioni potrebbero essere sviluppate per aiutare a curare anche altri disturbi della salute mentale, come la depressione o la dipendenza.

“Interventi psicologici di successo basati sul gioco potrebbero rivoluzionare il modo in cui trattiamo le malattie mentali e in cui consideriamo la nostra salute mentale.

Speriamo di poter sviluppare strategie di intervento basate su dispositivi mobili altamente accessibili e coinvolgenti che possano essere utilizzate in combinazione con la terapia”.

“Si tratterebbe di strumenti di automedicazione, la cui validità verrebbe scientificamente dimostrata, per promuovere il benessere mentale”, conclude Dennis.


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