Aree di Brodmann: caratteristiche e funzioni

Le aree di Brodmann, che sono delle divisioni della corteccia cerebrale, formano una mappa che ci aiuta a comprendere le strutture e le funzioni del cervello.
Aree di Brodmann: caratteristiche e funzioni
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Studiare il cervello è molto complesso. Ciò nonostante, non possiamo negare che ci siano stati grandi ricercatori che ci hanno aiutato a conoscerlo in modo più semplice. Uno di loro è stato il neurologo tedesco Korbinian Brodmann, che ha diviso la corteccia cerebrale nelle cosiddette aree di Brodmann.

Brodmann si dedicò soprattutto allo studio dell’anatomia e della psichiatria. Nel 1901 si concentrò sulla neurobiologia e fu in questo periodo che tracciò la famosa mappa della corteccia cerebrale che porta il suo nome.

In questa mappa troviamo una divisione delle aree cerebrali in base alla loro funzione e posizione. Continuate a leggere questo articolo per scoprire di più su queste regioni.

Quali sono le aree di Brodmann?

Broadmann realizzò la mappa della corteccia cerebrale intorno al 1909. In essa distinse fino a 52 diverse aree, ciascuna composta da citoarchitettura, flusso sanguigno, metabolismo e funzioni caratteristiche.

Lo scopo di Broadman era quello di definire un’organizzazione topografica della corteccia cerebrale basata su caratteristiche anatomiche e funzionali. A tale scopo, eseguì delle divisioni spaziali della corteccia che nel tempo sono state associate alle varie funzioni corticali.

Mappa delle aree di Brodmann.

Su queste aree, scoperte grazie alle sue ricerche in neuroanatomia, utilizzò il metodo di colorazione Nissl. Brodmann non condusse i suoi studi solo sugli esseri umani, ma anche sulle scimmie.

Brodmann non fu l’unico scienziato a eseguire una divisione della corteccia cerebrale: lo fecero anche Constantin Von Economo e Georg N. Koskinas, in modo ancora più dettagliato. Tuttavia, la mappa corticale di Brodmann ha goduto della maggiore diffusione a livello mondiale e ancora oggi viene utilizzata come modello di riferimento.

Sebbene non esista davvero un’esatta divisione delle aree corticali e vi siano delle interrelazioni nella corteccia cerebrale e non delle funzioni indipendenti per area, questa mappa risulta ancora molto utile.

Le aree motorie

Si tratta delle aree che, in sintesi, formano la corteccia motoria. Sono dunque responsabili dell’elaborazione delle informazioni relative al movimento muscolare.

Si occupano di generare, coordinare, mantenere e completare i movimenti. All’interno della corteccia motoria possiamo distinguere diverse aree:

  • Primaria di Brodmann 4. È caratterizzata da una bassa soglia di eccitazione. È incaricata di eseguire ordini per iniziare i movimenti volontari, che in generale saranno dei movimenti semplici.
  • Supplementare di Brodmann 6. È caratterizzata da un’elevata soglia di eccitazione. È responsabile del coordinamento dei movimenti coinvolti nella postura. Influenza l’organizzazione delle sequenze dei movimenti dei grandi gruppi muscolari.
  • Secondaria di Brodmann 8. È un’area premotoria ed è incaricata, insieme all’area 6, di memorizzare i modelli di movimento dalle esperienze passate. Si occupa anche del movimento degli occhi.
  • Area di Broca o 44 e 45 di Brodmann. Da esse dipendono i movimenti necessari per produrre il linguaggio. Vale a dire: gesti intonazione ed elaborazione semantica. Svolgono dunque un ruolo cruciale nell’elaborazione e nella generazione del linguaggio parlato e scritto.

Le aree sensibili

Costituiscono l’area somatosensoriale e si occupano dell’elaborazione cerebrale dei fenomeni sensoriali: associazione e coordinamento degli stimoli e confronto degli stimoli precedenti con quelli provenienti dall’esterno.

Elaborano, tra le altre, le informazioni che provengono dal sistema tattile e quelle relative alla posizione del corpo. Possiamo distinguere le seguenti aree sensibili:

  • Somatestesiche primarie, o 1, 2 e 3 di Brodmann. Si trovano tra il giro parietale e la sezione posteriore del lobo parietale centrale. Sono le principali aree responsabili del tatto e della propriocezione.
  • Somatostetica secondaria o 5 e 7 di Brodmann. L’area 5 è responsabile della percezione tattile e all’area 7 si deve l’integrazione e il riconoscimento degli oggetti senza usare la vista.
  • Aree di sensibilità acustica: l’area 41 rileva i cambiamenti nella frequenza e nella posizione del suono. L’Area 42 partecipa alla rilevazione e al riconoscimento del parlato ed elabora le informazioni dalla corteccia uditiva primaria. Inoltre, le aree 20 e 21 riconoscono i suoni e le aree 22 li percepiscono.
  • Sensibilità gustativa. Si tratta principalmente dell’area 43 presente nella regione postcentrale del cervell, adiacente dell’insula. Grazie a essa, elaboriamo il sapore e le informazioni sul gusto.
  • Tenerezza vestibolare. Si trova sul retro dell’insula e dell’area 22. Da essa dipende la percezione delle posizioni del corpo, i movimenti della testa nello spazio e il mantenimento dell’equilibrio.
  • Sensibilità visiva. Questa è l’area 17 di Broadman, intorno alla scissura calcarina e al polo occipitale, che elabora il contenuto visivo con una distribuzione retinotopica delle rappresentazioni visive. Inoltre, le aree 18 e 19 di Brodmann mettono in relazione le informazioni ricevute dall’area 17 con pregresse esperienze visive registrate, consentendoci di riconoscere e apprezzare quello che vediamo.
Illustrazione del cervello.


Le aree di Brodmann associative

Sono aree multisensibili capaci di associare tra loro varie sensazioni e queste, a loro volta, con le aree motorie. Sono legate al comportamento, alla discriminazione percettiva e all’interpretazione di esperienze sensibili. Si dividono in parietale posteriore, temporale anteriore e prefrontale, tra cui dobbiamo distinguere:

  • Prefrontali di Brodmann o 9, 10, 11 e 12. Hanno il compito di associare le esperienze necessarie per produrre idee astratte. Sono inoltre legate alle funzioni esecutive, alla personalità e alle emozioni.
  • Area della piega curva o aree di Brodmann 39 e 40. Associano informazioni visive, propriocettive e tattili per consolidare concetti di forma, dimensione e consistenza. Hanno a che fare con l’apprezzamento e la consapevolezza dell’immagine.
  • Area temporale anteriore. Interviene nell’archiviazione delle esperienze sensibili. La sua stimolazione richiama oggetti o musiche. All’area 38 di questa regione si deve il movimento del piede che eseguiamo quando seguiamo il ritmo di una canzone.
  • Aree associative del linguaggio. L’area di Broca è dedicata alla generazione motoria della lingua parlata. L’area di Wernicke consente la comprensione della lingua scritta e parlata e associa i suoni ai concetti. Il centro di Exner interferisce con la lingua scritta e quello di Dejerine e Luria alla corretta organizzazione della parola.

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  • Garey, L. J. (2006). Broadmann’s ‘Localisation in the Cerebral Cortex’. Springer.

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