Atteggiamenti che separano più della distanza

Atteggiamenti che separano più della distanza
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Scritto María Hoyos

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Essere fisicamente distanti non è l’unico modo per sentirsi lontani dalle persone che si amano. A volte, anche quando soltanto pochi centimetri separano, percepiamo una grande assenza delle persone importanti. Nelle relazioni, la connessione non si alimenta soltanto di vicinanza fisica, bensì anche dello scambio di affetti, gesti e intenzioni. Per questo motivo, è importante fare attenzione agli atteggiamenti che separano, anziché unire.

“La cosa più spaventosa della distanza è che non sai se sentiranno la tua mancanza o se si dimenticheranno di te.”

-Nicholas Sparks-

È bene tenere a mente che gli atteggiamenti che separano psicologicamente possono essere frutto di difficoltà e problemi, propri o altrui. Per questo motivo, è fondamentale assicurarsi di sapere come stiamo con noi stessi, innanzitutto. A prescindere da quale sia il motivo, queste situazioni ci fanno soffrire. Vediamo insieme quali sono gli atteggiamenti che separano anziché unire.

Atteggiamenti che separano: cosa ci allontana dagli altri?

Poiché l’uomo è un essere sociale, il desiderio di allontanarsi dagli altri può essere dovuto soltanto a problemi di natura psicologica. Un individuo che rifiuta categoricamente la compagnia di altri sta probabilmente soffrendo per difficoltà che siamo incapaci di individuare. Sul piano patologico, la depressione può essere una delle cause, e in questi casi sarà necessario ricorrere all’aiuto di uno specialista.

Esistono, però, anche altri atteggiamenti, riflessi dei nostri tratti psicologici, che allontanano le persone. Pur non trattandosi di vere patologie, questi atteggiamenti possono mettere a repentaglio le relazioni interpersonali. Di seguito approfondiremo alcuni atteggiamenti che separano.

Superare una crisi coniugale

Egocentrismo

Secondo i dizionari, l’egocentrismo è “l’esagerata esaltazione della propria personalità, che viene considerata centro dell’attenzione e delle attività generali“. Le persone egocentriche mettono in secondo piano gli interessi e i desideri altrui, considerandoli inferiori ai propri.

Queste persone, dunque, non danno importanza ai problemi degli altri, allontanando da essi l’attenzione. Non è facile dialogare con un egocentrico, poiché negherà l’esistenza di qualsiasi problema la cui radice si trovi nella sua persona. Al contrario, tenderà a identificare il problema in colui che gli esprime le sue preoccupazioni, generando una separazione sia fisica che emotiva.

Maltrattamento

In questo caso l’atteggiamento tossico del maltrattatore si riflette direttamente sulla sua vittima. Il maltrattamento è definito come “trattare male qualcuno con gesti o parole”. La persona maltrattata patirà conseguenze psicologiche negative perché il suo carnefice non risponderà all’immagine idealizzata, inoltre il maltrattatore si allontanerà dalla vittima perché non valorizza i suoi sentimenti, quasi come fosse un oggetto senza importanza.

Si tratta comunque di un caso piuttosto particolare. Sebbene i comportamenti e gli atteggiamenti del maltrattatore distanzino la vittima, si mette in atto un gioco manipolativo che in qualche modo impedisce alla vittima di separarsi davvero. Si tratta senz’altro di uno degli atteggiamenti che allontanano e che impediscono di instaurare un vincolo consapevole, affettivo e sano tra due persone.

Disprezzo

Correlato direttamente all’abuso, il disprezzo si manifesta in diversi modi. Può assumere l’aspetto di un sarcasmo eccessivo, che cela nell’umorismo l’intenzione di ferire l’altro. Tende a essere conseguenza di un sentimento di superiorità (generalmente intellettuale) da parte di chi disprezza.

Secondo i dizionari, il disprezzo può essere definito come “disdegno”, che a sua volta implica distacco – in altre parole, una posizione di distanza dall’altro. Trattasi dunque di uno degli atteggiamenti che separano più della distanza, poiché trattare gli altri dall’alto della propria superiorità è una forma di disprezzo.

Bugie

Ecco uno degli atteggiamenti che separano più della distanza tra i più comuni, primitivi e apparentemente inoffensivi. Mentire implica nascondere e falsificare la realtà. Mettersi una maschera per nascondere ciò che per qualche motivo non si vuole rivelare.

Come ci si può fidare di una persona che mente? Come possiamo trasmettere fiducia se mentiamo? È normale che la bugia ci distanzi dagli altri. È un modo di boicottare la sincerità stroncando qualsiasi tentativo di connessione con gli altri. Mentendo, impediamo agli altri di conoscerci.

Donna con maschere

Vittimizzazione

Questo atteggiamento è incredibilmente dannoso per le relazioni. Non soltanto perché snatura il significato di vittima, facendo sì che le reali vittime perdano di credibilità, ma anche perché sfrutta un sentimento di colpa del tutto inutile.

La vittimizzazione è una forma di autoinganno, la prova del fatto che si possiedono scarse abilità di autoregolazione e di responsabilità emotiva. Queste persone fanno della lamentela e della critica continua un meccanismo di sopravvivenza, incolpando gli altri della propria infelicità o di qualsiasi altro stato d’animo.

Manipolazione

Strettamente legata al disprezzo e al maltrattamento, la manipolazione è la conseguenza della presunta superiorità intellettuale di un individuo. Le persone manipolatrici si aspettano di influenzare gli atteggiamenti altrui a beneficio proprio.

Il loro scopo è quello di annientare gli altri, ma quando le persone intorno se ne accorgono, generano un profondo rifiuto.

Tutti gli atteggiamenti che separano più della distanza sono dannosi per il corretto funzionamento delle relazioni interpersonali. Bisogna saperli riconoscere, così da poter instaurare relazioni sane e positive.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.